Dr. Alessandro Scuotto
Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo
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Chiarito i miei dubbi
Il dottore è stato molto disponibile e chiarissimo rispetto ai miei dubbi. Ancora grazie
La ringrazio molto dottore per la risposta. Effettivamente qualche giorno prima degli esami avevo preso degli antinfiammatori . Comunque seguirò il suo consiglio . Grazie mille ancora
Ha saputo darmi una risposta veloce e precisa che ha saputo calmare la mia enorme ansia.
Grazie molte per la celere e professionale risposta
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Glossario medico
In chimica è espressione della concentrazione di ioni idrogeno di una soluzione. Si esprime con una scala numerica di valori: pH. Il pH di una soluzione acida è inferiore al valore di neutralità 7, dunque va da 0 a 7 in maniera opposta alle soluzioni alcaline con valore da 7 a 14. Il termine acidità nell'ambito dei sintomi viene utilizzato in modo improprio come sinonimo di pirosi (bruciore) allo stomaco ed è correlato con la secrezione acida di quest'organo.
Mancanza di acido cloridrico nel succo gastrico.
Parte inferiore del tronco, occupata per gran parte da organi dell'apparato digerente.
Che si riferisce all'addome.
Deposito di grasso corporeo con funzione di riserva energetica e di protezione meccanica.
Deglutizione di aria.
Composto chimico a reazione basica contenente azoto, di origine vegetale o animale, con proprietà biologiche. Usato per le sue proprietà farmacologiche; tossico ad alte dosi.
In opposizione a omeopatia, metodo di cura che usa rimedi che provocano effetti opposti a quelli causati dalla malattia.
Caratteristiche e/o abitudini dell'evacuazione delle feci.
Enzimi che effettuano la digestione dei carboidrati. Sono prodotti principalmente dalle ghiandole salivari e del pancreas esocrino. Il riscontro di elevate concentrazioni nel sangue (iperamilasemia) e/o nelle urine (iperamilasuria) è utile per la diagnosi di pancreatite.
Che si riferisce all'ano.
Orifizio terminale dell'apparato digerente.
Che si riferisce alla porzione (retto) e all'orificio (ano) terminale dell'apparato digerente.
Farmaco utilizzato per la terapia delle infestazioni da vermi intestinali.
Classe di farmaci utilizzati nella terapia dell'ulcera peptica
Scomparsa (atrofia) delle espansioni (villi)della mucosa intestinale che, di conseguenza, appare appiattita.
Liquido di composizione complessa prodotto dal fegato, raccolto nella cistifellea, condotto attraverso le vie biliari e secreto nel duodeno.
Sostanza che deriva dal catabolismo dell'emoglobina, escreta dal fegato nella bile. E' presente fisiologicamente nel sangue in modica quantità. L'aumento di concentrazione nel sangue determina ittero.
Incremento della concentrazione di bilirubina nel sangue.
La calprotectina è una proteina presente nei granulociti. Il suo rilievo nelle feci è utilizzato come marker di infiammazione della mucosa gastroenterica. È un indice aspecifico, non diagnostico; ma in pazienti con IBD (colite ulcerosa, m. di Crohn) diagnosticata è un marker utilizzato per rilevare l'attività della malattia e la risposta alla terapia nel follow up.
Tumore maligno della mucosa dello stomaco: adenocarcinoma gastrico.
condizione di ristagno biliare: il flusso biliare è impedito da un ostacolo nelle vie biliari intraepatiche o extraepatiche. Si accompagna sovente a ittero.
Grosso intestino o intestino crasso. Ultima porzione dell'intestino distinta in cieco, colon ascendente, flessura epatica, colon trasverso, flessura splenica, colon discendente, sigma e retto.
Indagine strumentale endoscopica che esplora la cavità del grosso intestino.
La dieta dimagrante consiste nella rescrizione qualitativa e quantitativa di alimenti con l'obiettico di ridurre la percentuale di grasso corporeo.
Attività di frammentazione meccanica e chimica degli alimenti tale da ridurli in molecole che possano poi essere assorbite dall'intestino.
Stato in cui il microbiota è alterato per modificazione della composizione e/o dell'attività metabolica e/o della distribuzione locale dei batteri.
Cambiamento ereditabile nell'espressione genica che avviene senza alterazioni della sequenza del DNA.
Acronimo per "Colangio-Pancreatografia Retrograda Endoscopica": indagine radiologica per lo studio delle vie biliari e pancreatiche che prevede l'introduzione di mezzo di contrasto attraverso la papilla di Vater raggiunta in endoscopia.
Protrusione del tratto addominale dell'esofago (e/o parte dello stomaco) nel torace attraverso lo iato (apertura) del diaframma.
Steatosi epatica.
Oligo-, Di-, Mono-Saccaridi Fermentabili e Polioli: Carboidrati a catena corta assorbiti in maniera incompleta nell'intestino e che danno luogo a fenomeni fermentativi.
ormone prodotta dalle cellule G nello stomaco, nel duodeno e nel pancreas che stimola la produzione di acido cloridrico nello stomaco
Tumore a carico delle cellule G che producono gastrina. Responsabile della sindrome di Zollinger-Ellison.
Infiammazione acuta o cronica della mucosa dello stomaco.
Di pertinenza dell'apparato digerente. Sinonimo: gastrointestinale.
Infiammazione acuta o cronica della mucosa di stomaco e intestino.
Di pertinenza dell'apparato digerente. Sinonimo: gastroenterico.
Stato di alterazione e/o di sofferenza a carico dello stomaco ad eziologia non precisata.
Emorragia a partenza dalla cavità gastrica.
Indagine strumentale endoscopica che esplora la cavità gastrica.
Sostanze che possono essere sciolte in acqua a costituire una soluzione.
Parte dell'intestino situata distalmente allo stomaco e deputata principalmente all'assorbimento delle sostanze nutritive. Suddiviso in duodeno, digiuno e ileo.
Colorazione gialla della cute e delle mucose legata all'aumento della concentrazione di bilirubina nel sangue.
La lattasi è un enzima intestinale responsabile della digestione del lattosio. Idrolizza il lattosio (disaccaride) nei due monosaccaridi che lo costituiscono: glucosio e galattosio.
Il lattosio è il principale zucchero del latte. È composto da due molecole (disaccaride): una di glucosio e una di galattosio.
Cavità interna di un viscere (es. stomaco, trachea, vescica) o di un vaso sanguigno.
Deficit dell'assorbimento dei nutrienti da parte dell'intestino tenue.
Discipline che non fanno parte del sistema sanitario dominante in un paese. In Italia si utilizza in modo più appropriato la denominazione Medicine Non Convenzionali.
Terapie non convenzionali utilizate in associazione alle terapie convenzionali.
Sono riconosciute in Italia dalla FNOMCeO per il loro rilievo sociale nove discipline: AGOPUNTURA, FITOTERAPIA, MEDICINA AYURVEDICA, MEDICINA ANTROPOSOFICA, MEDICINA OMEOPATICA, MEDICINA TRADIZIONALE CINESE, OMOTOSSICOLOGIA, OSTEOPATIA, CHIROPRATICA.
La totalità del patrimonio genetico posseduto dal microbiota.
La composizione numerica della popolazione di microrganismi che colonizza un distretto dell'organismo. L'insieme di tali microrganismi simbiontici può essere considerato, in virtù delle funzioni svolte, un organo microbico posto nell'ambito dell'organismo ospite.
Membrana sierosa che riveste gran parte dei visceri addominali (peritoneo viscerale) e la parete interna addominale (peritoneo parietale) e che delimita uno spazio virtuale contenente una piccolissima falda di liquido che favorisce il movimento degli organi nell'addome.
Sostanza o azione prive di efficacia terapeutica specifica
Condizione, evento o sintomo che avviene dopo il pasto, dopo aver mangiato.
Insieme di microrganismi vivi che, ingeriti in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell'ospite.
Per reflusso gastroesofageo o esofageo si intende la risalita in esofago di materiale per lo più acido proveniente dallo stomaco. Determina sovente sintomi quali pirosi (bruciore) retrosternale e rigurgito.
In anatomia, solco che il parenchima di un organo in porzioni (lobi): ad es. scissure cerebrali, epatiche, polmonari...
Asportazione chirurgica della milza. Si pratica a seguito di traumi, malattie dell'organo o alcune malattie del sangue.
Organo dell'apparato digerente, localizzato in addome superiore (epigastrio), posto tra esofago e duodeno; deputato principalmente alla digestione dei cibi attraverso l'azione della secrezione di acido cloridrico e pepsina.
Sostanze che riducono la tensione superficiale di un liquido facilitandone la miscibilità. Sinonimo: surfattanti.
Organo della cavità toracica o addominale; in particolare il termine si riferisce agli organi cavi (stomaco, intestino, vescica...), distinguendoli così dagli organi pieni (fegato, rene...).
Atto riflesso che provoca l'espulsione del contenuto gastrico attraverso la bocca.
Libri e pubblicazioni
Alessandro Scuotto (La Bussola) - Gastroenterologia e endoscopia digestiva
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Informazioni professionali
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso Università Napoli. Iscritto all'Ordine dei Medici di Como.
Specialista in: Gastroenterologia e endoscopia digestiva
Perfezionato in: Medicine non convenzionali Scienza dell'alimentazione
Verifica dati su FNOMCeO.it »
Note e interessi
Gastroenterologia clinica, Neuroscienze, Psicosomatica, Agopuntura, Auricoloterapia, Omeopatia, Floriterapia di Bach, Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI).
Curriculum vitae
Alessandro Scuotto nato a Napoli il 1 giugno 1958 Esperienza formativa 1976 diploma di maturità classica con il massimo dei voti presso l'Istituto Bianchi di Napoli 1983 laurea con lode in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Napoli Federico II; tesi sperimentale "Ruolo fisiopatologico dell'iperinsulinismo nel metabolismo degli aminoacidi a catena ramificata nella cirrosi epatica" 1987 diploma di specializzazione con lode in Gastroenterologia e Endoscopia...
Sito web
Attività su Medicitalia
Il Dr. Alessandro Scuotto è specialista di medicitalia.it dal 2007.
È referente scientifico di medicitalia.it per le specializzazioni di Gastroenterologia e endoscopia digestiva, Medicine non convenzionali.