Sibo del tenue e copro cultura negativa

Salve, sono una donna di 34 anni.

Da anni soffro di dolori e gonfiore addominale che il medico di base liquidava come colite.
Sono una persona sicuramente ansiosa.

Ho tenuto a bada i sintomi facendo moltissimo sport.
Negli ultimi due anni i sintomi sono peggiorati (soprattutto in corrispondenza di certe fasi del ciclo mestruale) e ho smesso di fare sport.

I sintomi sono diventati invalidanti e ho perso peso fino all’evidente sottopeso.

Eseguite le analisi è emersa
calprotectina fecale 280.

Grave disbiosi del tenue.

Ferro, b12 e vitamina c carenti.

Linfociti 7%
Celiachia negativo
Intolleranza al lattosio positivo.

Il dottore eseguirà una colonscopia per sospetta mici (mio padre aveva il morbo di chron).

Io comunque non mi spiego la situazione perché non ho diarrea, solo questo fortissimo dolore addominale con difficoltà ad espellere grosse quantità di aria.

Allo stesso tempo la copro cultura è risultata negativa.
Com’è possibile considerata la disbiosi?

Posso avere un vostro parere in merito?
Il dottore mi dice che si tratta di malattia infiammatoria cronica quasi sicuramente, che la disbiosi è effetto e non causa.
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Il dato più rilevante è quello della calprotectina fecale moderatamente elevata, espressione di una situazione infiammatoria gastroenterica.
La calprotectina è un indice aspecifico che non permette la diagnosi di malattia, ci dice soltanto che c'è una infiammazione, pertanto è del tutto prematuro parlare di malattia infiammatoria cronica intestinale: per la diagnosi è necessario procedere con le altre indagini, innanzitutto colonscopia e biopsie della mucosa.
La disbiosi è sempre presente quando c'è un'alterazione delle evacuazioni (in questo caso la stipsi) e non necessariamente è presente la SIBO.
Inoltre la disbiosi non necessariamente presenta una coprocoltura significativa perché p espressione di un disequilibrio fra le popolazioni batteriche, anche di quelle normalmente presenti nell'intestino.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio moltissimo, è stato davvero chiaro e ha risolto i miei dubbi. Ne saprò presto di più, ma di certo attenderò l’esame con più serenità.
Avrebbe qualche consiglio sull’alimentazione per i prossimi 10 giorni, aspettando la colonscopia? Considero la mia priorità quella di evitare gli alimenti irritanti? Considero frutta e verdura cibi positivi o negativi? (Forse evito quelli a foglia larga come consigliatomi nell’ipotesi di sindrome del colon irritabile)
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Lascerei l'alimentazione più varia possibile, sospendendo temporaneamente soltanto ciò che sembra arrecare individualmente fastidi immediati.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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