Chiudere una relazione o no

Buongiorno,
vi scrivo perché sono in crisi in merito a una relazione che porto avanti da tre anni. Ho 38 anni e il mio ragazzo ne ha 34. E' stata sin dall'inizio una relazione complicata, che però nell'ultimo anno sembrava essersi stabilizzata.
Il primo periodo è stato difficile perché lui diceva di avere paura a impegnarsi, che aveva paura del futuro. Inoltre in un periodo in cui ci siamo allontanati ha avuto una relazione con una donna e io l'ho vissuto come un tradimento.
In realtà ho avuto spesso l'impressione che lui mi nascondesse delle cose, soprattutto in relazione a presenze femminili (ex, amiche); l'ho sempre scoperto e lui si è sempre giusticato dicendo che ometteva perché sono gelosa.
L'altro giorno ho scoperto che ha rivisto la sua ex (in realtà lui era stato il suo amante, poco prima che ci mettessimo insieme... e non so se anche dopo). Dice che l'ha ricercato si sono rivisti per alcune settimane (mi ha chiesto scusa, mi ha detto di avere sbagliato, che l'ha vista per debolezza perché era stata lei a chiudere la realzione e dice di avere in un certo senso giocato per prendersi una rivincita, che vuole stare con me, che non la rivedrà più...).
Appena l'ho saputo volevo lasciarlo ma non ci sono riuscita e non capisco se è perché lo amo e voglio dare una possibilità a questo rapporto o perché ho paura della separazione, paura di non trovare un'altra persona. Per me è davvero difficile capire se si tratta dei sentimenti che mi legano a lui o se paura di stare sola.
Lui è una persona molto complicata, ha una disabilità fisica che gli porta anche problemi di ansia. Ci sono tante limitazioni per noi ma io quando sto con lui sto bene, ci capiamo, ci divertiamo, c'è un livello intimo molto profondo tra noi. E' molto presente, affettuoso (anche se negli ultimi mesi a livello sessuale c'è stato un calo del desiderio da parte sua, ne abbiamo parlato e secondo lui dipende da un problema che lui sente di avere: se si affezione tanto la tenerezza prende il posto della passionalità).
Sono stata io a cercare di scoprire se mi nascondeva qualcosa (come se sentissi di non avere fiducia) e sono io che dopo aver scoperto che a rifrequantato la sua ex non riesce a lasciarlo.
Mi ha pregato di dargli un'opportunità, che ci tiene tanto a me, che provare a risolvere i nostri problemi.
Sono combuttuta, da un lato vorrei stare con lui, desidero progettare una convivenza, un figlio.
Dall'altro vorrei chiudere nella speranza che passata la sofferenza io trovi una persona di cui mi fido veramente (e forse, mi vergogno a dirlo, fisicamente sana con cui fare cose che con lui non posso fare).
Ho bisogno di auto, perchè sto davvero male.
grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Dall'altro vorrei chiudere nella speranza che passata la sofferenza io trovi una persona di cui mi fido veramente (e forse, mi vergogno a dirlo, fisicamente sana con cui fare cose che con lui non posso fare).
>>>

Mettendo questa frase per ultima sembra quasi che senta, più o meno consapevolmente, il bisogno di metterla in evidenza.

Non è possibile aiutarla in modo fattivo da qui, è solo di persona che potrà trovare l'aiuto di cui ha bisogno. E anche di persona, lo psicologo potrà solo aiutarla a prendere una decisione, nessun altro potrà prenderla al suo posto. Le scelte come quella che si sta trovando a fare possono essere laceranti, ma se ne può uscire.

Anche quando in una coppia viene a mancare la fiducia, l'esito non è scontato: a volte tutto finisce, a volte si trova la forza e la motivazione per ripartire e ricostruire un seguito, su un terreno nuovo. Ma sembra che nel suo caso non si tratti solo di fiducia...

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 503 41
Gentile Utente, ovviamente non possiamo essere noi da qui a dirLe che cosa sia opportuno fare, ma possiamo provare a capire insieme alcune questioni importanti: che cosa cerca in una relazione? quest'uomo soddisfa queste sue aspettative?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la celere risposta,
sto prendendo contatti con una psicologa perché ho bisogno di qualcuno che, visto che non può decidere per me, almeno mi guidi e mi aiuti a guardarmi dentro. La mia paura più grande è rimanere bloccata e non riuscire a decidere, per questo avrò bisogno di un sostegno.

Volevo solo dirle che sono stata tradita altre volte in relazioni precedenti, non ho mai perdonato e sempre lasciato. Al mio ragazzo ho sempre perdonato le sue "omissioni" forse perché ho cercato di giustificarlo o forse perché il nostro rapporto mi ha aperto a un modo di amare meno egoistico.

Spero che il percorso teraupetico che inizierò a fare mi aiuterà a capire se davvero non si tratta solo di fiducia (perché la mia paura più grande è che lui possa essere una persona che avrà sempre bisogno di coferme da parte di altre donne oltre me) o se dietro ci sono altre cose su cui non riesco a ingare.

Grazie infinite
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 503 41
"Volevo solo dirle che sono stata tradita altre volte in relazioni precedenti, non ho mai perdonato e sempre lasciato"

Potrebbe essere interessante comprendere, con l'aiuto del Suo psicologo, perchè accade una cosa del genere che sembra una costante nelle sue relazioni.

Saluti,
[#5]
dopo
Utente
Utente
Spero che questo percorso mi aiuti a capire tante cose di me, su cui forse non ho mai indagato.

In merito a quelle due domande, proverò a dare delle risposte anche se per me è una cosa davvero difficile.

"Cosa cerca in una relazione?"
Comprensione, sostegno, affetto, passione, rispetto, complicità, progetti comuni, lealtà, stima reciproca, fedeltà (ma non sono ancora in grado di metterle in ordine di importanza).

"Quest'uomo soddisfa queste sue aspettative?"
Tutte naturalmente no. Ne soddisfa alcune altre no.
Comprensione SI (tanta)
Sostegno Si (tanto)
Affetto Si (tanto)
Passione (all'inizio tanta, adesso molto meno da parte sua)
Rispetto (non so dire, le sue omissioni, i suoi "tradimenti" mi farebbero dire di NO)
Complicità Si
Progetti comuni NO (lui non me ne ha mai parlato e io, visto le sue paure soprattutto iniziali di guardare al futuro non ho mai avuto il coraggio di esprimermi)
Lealtà (Sì per alcune cose, no per altre).
Stima reciproca (non riesco a dire un SI netto perchè ha tante difficoltà, paure, ansie, e spesso oltre al limiti dovuti al suo limite fisico si aggiungono anche altre paure, paura di volare, paura di andare in luoghi affollati, paura di dormire da solo... tante paure che ha difficoltà ad affrontare, naturalemte lui è tanti anni che fa un percorso terapeutico).

Proverò a fare questa lista più volte, magari mi aiuterà
grazie
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> la mia paura più grande è che lui possa essere una persona che avrà sempre bisogno di coferme da parte di altre donne oltre me
>>>

Questo potrebbe spiegare perché, a differenza di tutte le sue relazioni precedenti, dove non ha mai perdonato e sempre lasciato, con lui le cose stanno andando diversamente. Molti uomini hanno bisogno di "conferme" da parte di altre donne, ma forse lui riesce a "scusarlo" per compassione, perché è un portatore di handicap. Potrebbe essere il sentimento che le sta impedendo di allontanarsene.

Cordiali saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
Ovvio che indagherò anche su questo.
In effetti tendo a giustificarlo per la sua disabilità che ha dalla nascita, ma non credo si tratti di compassione se la intediamo come sinonimo di pena.
Il fattore handicap esiste, ma dal punto di vista delle limitazioni che oltre che fisiche diventano psichiche. E naturalmente non so dirmi se riuscirò a fare a meno di tante cose come ho fatto in questi anni.
Inoltre lui non ha mai avuto problemi a trovarsi delle donne, se lo lasciassi se ne troverebbe di sicuro un'altra.
Piuttosto sono io che provo compassione per me perché non so cosa fare. Rischiare di andare avanti in una relazione con una persona su cui ho poca fiducia o rischiare di perdere una persona da cui mi sento capito come mai nessun altro ha fatto.
[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
"Giustificare" è un termine asettico, che non rende conto della reale sensazione che ci sta dietro e che prova, mentre si rende conto che le è impossibile lasciarlo.

Se dobbiamo stare ai fatti, i fatti sono questi:

- lei ha sempre lasciato quand'è stata tradita;
- questa volta non ci riesce;
- quest'uomo è disabile;

Se si tratta dell'unico uomo con disabilità con cui ha avuto una relazione, l'unica variazione rispetto al passato è la disabilità. La costante, invece, è lei stessa.

Perciò questi sono i punti su cui riflettere.

Cordiali saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Anche se le sue parole sono molto dure, mi fanno capire quanto sia importante il punto sulla disabilità. Il punto di vista su cui spesso ho riflettuto è sempre stato un altro. Non è che invece ho cercato e indagato per trovare un motivo per lasciarlo (per paura di vivere una vita di limitazioni) e quando ho trovato dei motivi non l'ho lasciato perché ora che ho 38 anni ho paura di rimanere sola?
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Il punto che dice potrebbe effettivamente contare. La paura di rimanere sola, ma più ancora la paura del nuovo e di staccarsi da una persona che bene o male conosciamo (la cosiddetta affezione) è una forza potente.

Tale paura potrebbe dipendere da quanto si sente sicura di se stessa, dalla sua autostima. Alcuni non hanno problemi a lasciare quando sentono venir meno le necessarie premesse, di fiducia ecc. Altri invece continuano a trascinarsi per anni in relazioni disfunzionali, rendendosi conto che non è quello che vogliono, ma non riescono a sopportare l'idea di un periodo di solitudine fra la rottura e l'inizio di una storia successiva.

Tuttavia, a occhio e croce devo dire che lei non mi sembra quel tipo di persona. Ha avuto altre relazioni, è riuscita a interromperle quando ha ritenuto di doverlo fare.

In realtà anche la disabilità è in grado di suscitare reazioni forti nelle persone, che si sia disposti a riconoscerlo o meno. Di repulsione, ma anche di accudimento. Perciò la durezza potrebbe stare non tanto nelle mie parole, ma nel fatto che l'ho indotta a considerare quell'aspetto in modo diverso, ma altrettanto asettico del suo, venendole dietro.

Credo che abbia già capito che giungere a una decisione, in questi casi, è un lavoro che coinvolge molto la comunicazione e le emozioni e poco la razionalità.

Vede però come da qui si rimane sempre nel campo delle ipotesi, senza conoscersi. Da una consulenza psicologica dal vero potrà invece trarre beneficio, approfondendo, chiarendo tutti questi punti e il loro peso relativo. Perciò è questo, che le raccomando.

Cordiali saluti
[#11]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno e sempre grazie per le risposte. Sono riuscita a prendere appuntamento per la prossima settimana con una psicologa. Intanto sto malissimo. È solo da qualche giorno che ho scoperto che il mio ragazzo ha rivisto la sua ex ed è solo da tre giorni che hanno chiuso, almeno a suo dire. Sto talmente male, che non riesco a mettermi in contatto con me stessa. Avevo scoperto la loro relazione leggendo dei messaggi che lui scriveva a un'amica in cui le diceva che questa ragazza lo faceva innervosire perché non gli dava la giusta importanza, che era lui a cercarla di più, che non riusciva a possederla, che era infantile ma c'era qualcosa in lei che a lui piaceva, che aveva deciso di chiudere perché non ne valeva la pena. C'era scritto che mi vuole bene, che non riesce a lasciarmi perché ha paura di perdere una persona come me, che sono molto importante per lui, ma che sessualmente non lo attraggo più. E ora invece mi prega di dargli un'altra opportunità, mi chiede scusa, dice che ha fatto un errore l, che vuole provare con me perché è innamorato e l'unica cosa che non va è la sessualità. Sto tanto male, forse non potrò mai stare serena e avere fiducia in una persona come lui. Come faccio a sapere se ha veramente chiuso? Come faccio a sapere se ha solo paura di perdermi perché oramai io sono un punto di riferimento. I suoi amici sanno tutto e mi sento umiliata, ai miei non posso dirlo. La mia migliore amica all'inizio cercava di dirmi che non era una persona affidale, ora come faccio a dirgli che aveva ragione? Lei e il suo fidanzato sono le persone con cui usciamo di più, se glielo dico non si sentirà di uscire più con noi, la conosco. Allora non riesco a parlarne con nessuno se non con lui e sto male. Non riesco a chiudere n'è ad allontanarmi da lui, lui mi cerca e io lo cerca. Adesso arriverà il fine settimana e ho paura di non riuscire a stare sola, a momenti vorrei stare con lui a momenti vorrei dirgli che è finita. Non dormo e non ho appetito... passerà lo so ma è dura
[#12]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Momenti come quello che sta passando possono essere duri da affrontare, ma alla fine se ne esce. La sofferenza per amore è in un certo senso "normale", dato che tutti, prima o poi, ci siamo passati attraverso.

Ad ogni modo come le dicevo da qui non si può darle aiuto reale, deve avere pazienza e aspettare l'appuntamento che ha già preso, per parlarne con la collega.

Cordiali saluti
[#13]
dopo
Utente
Utente
Sì ho sofferto altre volte per amore ed è sempre dura.
Se lui ti lascia è più facile reagire perché non puoi fare altro che provare ad andare avanti.
Se sei tu a dovere fare una scelta è più difficile (e in questo caso nessuno può dirmi se questa persona è affidabile, se sarà sempre un bugiardo, se cui saranno altre donne... chissà se mi ama davvero).
Tutti se, che credo in questo momento siano normali.
Vorrei correre da lui, dirgli che lo amo e che voglio stare insieme a lui. Poi ti tornano in mente le cose che ha scritto su di me e la sua ex, le bugie, il suo interesse per un'altra... mi sento un'adolescente alla sua prima delusione.
Non so se prendermi un momento di pausa senza sentirlo o vederlo, oppure continuare solo a sentirlo, oppure vederlo. Che confusione.
Aspetterò con ansia questo appuntamento, e nel frattempo boh.

Grazie tanto per le sue risposte, in questo momento è l'unico modo che ho per parlare con qualcuno visto che non riesco a farlo con la mia migliore amica.
[#14]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Prego, però non tralasci di affidarsi a un collega che sappia fornirle l'aiuto di cui ha bisogno, non come un amico, ma come un professionista che vede tutti i giorni di casi come il suo.

Cordiali saluti