Paura ricorrente della morte

Buongiorno,
sono una ragazza di 30 con una vita normale, un compagno ed una famiglia serena.
Da qualche anno ho sviluppato una forte paura di volare ed ho iniziato ad avere pensieri ricorrenti di morte in occasione dei viaggi, che ho comunque sempre cercato di fare.
Man mano che il viaggio si avvicina i pensieri diventano piu precisi e spaventosi, immagini di disastri aerei e delle differenti situazioni in cui posso ritrovarmi e morire.
Da qualche mese a questa parte questa paura si é allargata anche ai viaggi dei miei cari, ogni qual volta il mio compagno o mia madre si spostano ho paura che qualcosa succeda e di non rivederli piu.
Alle volte il pensiero diventa talmente forte che inizio a provare la sensazione di dolre che proverei nel caso succedesse. E questo iniza alcuni giorni prima determinando in me uno stato di ansia, malessere e paura.
Raramente questo pensiero si presenta anche al mattino, quando esco di casa per andare al lavoro e nasce in me la paura di non rivedere piu il mio compagno la sera.
Cerco ogni volta di combattere questi pensieri ma ho la sensazione di non riuscire a superare questa ansia che si ripresenta ad ogni occasione.
é secondo voi necessario un consulto ? o una terapia ? e nel caso di quale genere? oppure é solo un'ansia passeggera che se ne andrà da sola?
Grazie e mille
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Attivo dal 2014 al 2023
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza,

dalla descrizione che fa dei sintomi sembrerebbe che stia attraversando un periodo della sua vita pervaso da ansie specifiche, riferite prima a lei e in contesti specifici (viaggi, volare), poi ai suoi cari, negli stessi contesti, e, ultimamente, anche alla possibilità che qualcosa di più generico accada al suo compagno.
Data la durata di questo problema, che riferisce essere iniziato da alcuni anni, e data la pervasività di esso, per cui ha pensieri ricorrenti, anche quotidiani, e che si estendono a sensazioni corporee ("inizio a provare la sensazione di dolre che proverei nel caso succedesse"), con uno stato generale di malessere e paura, potrebbe trattarsi di un vero e proprio disturbo d'ansia.

Il consiglio che le do è senz'altro quello di rivolgersi ad un professionista che possa fare una diagnosi, approfondendo, in sua presenza, altri suoi sintomi e descrizioni.

In caso di una eventuale diagnosi, potrebbe poi intraprendere un percorso terapeutico che l'aiuti a superare questo problema che, da quello che dice, sembra influenzare negativamente la qualità della sua vita e delle sue relazioni.

Personalmente penso che un approccio di tipo cognitivista potrebbe aiutarla a superare l'eventuale problema di ansia più di altri, focalizzandosi anche proprio sull'analisi dei suoi pensieri, su come nascono e si sviluppano, includendola attivamente nella loro analisi, per poi adottare le tecniche più adeguate per superare le sue difficoltà. Sembra infatti che questo tipo di approccio abbia maggiori evidenze di efficacia a livello clinico-scientifico, nei disturbi d'ansia in modo particolare.

Se può esserle utile, le riporto la pagina web dei centri clinici dell'Associazione di Psicologia Cognitiva, essendo un centro di studio e di cura particolarmente accreditato in Italia.
Può chiamare uno dei centri indicati per avere il nominativo di un terapeuta con questo orientamento nella sua zona.
Anche se la sua città non dovesse essere presente nell'elenco, telefonando ad uno dei centri clinici potrebbero comunque darle il nome di un professionista formatosi presso quella sede e che ha lo studio vicino a dove abita lei.
http://www.apc.it/centri-clinici

Le faccio i migliori auguri.
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Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4 20
Sono perfettamente d'accordo con la collega che mi ha preceduto.
Come si sta rendendo conto la sua ansia si sta generalizzando. A tal fine sarebbe senz'altro utile un consulto psicoterapeutico.
Non per ripetermi, ma gli studi di efficacia raccomandano la psicoterapia cognitivo comportamentale come trattamento di prima scelta nel trattamento dei disturbi d'ansia.
La scuola citata dalla collega è all'avanguardia in Italia nella ricerca e nello studio di tali disturbi.
Ci aggiorni.
Cari saluti.

Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/

[#3]
dopo
Utente
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Grazie mille per la vostra risposta.