Infezione vie urinarie e spermatiche

Buongiorno, sono un ragazzo di 30 anni.

Circa 2 mesi fa, durante l'urinazione, ho iniziato ad avvertire forte bruciore in corrispondenza meato uretrale, patologia inizialmente curata con terapia antibiotica (levoxacina, 5 gg).
Successivamente, al persistere dei fastidi (seppure molto meno intensi), ho eseguito un'urinocoltura, dalla quale è emersa la presenza di enterococcus faecalis ed escherichia coli, poi curati con terapia antibiotica a base rispettivamente di amoxicillina e tobramicina (5 gg, 10 dosi), scelti in base all'antibiogramma.

Ad una successiva urinocoltura è risultata ancora la presenza dell'escherichia coli, mentre non vi era più traccia dell'altro batterio.
A questo punto il mio medico di base mi ha prescritto l'esecuzione di un tampone uretrale e di una spermiocoltura: da entrambi gli esami è emersa la presenza di un altro batterio, la klebsiella species.
Dopodichè ho ricominciato un'altra terapia antibiotica, comune per i 2 batteri e scelta sempre in base ai 2 antibiogrammi, con CIPROXIN (10 giorni, 20 dosi), che termino proprio oggi.

Mentre la frequenza di urinazione è tornata regolare e senza acun fastidio, persiste un problema di irritazione del glande in seguito all'eiaculazione, che si manifesta, in genere 24 ore circa dopo il rapporto, con sintomi quali glande "appiccicoso" e arrossato, difficoltà di abbassamento della pelle del prepuzio, meato uretrale come "ritratto".

Inoltre avverto un leggero fastidio in un punto non ben identificato posto sulla sinistra della base del pene.

Preciso che, nei rapporti sessuali, utilizzo sempre il preservativo e non manifesto problemi di erezione, ed inoltre la mia ragazza, anche lei sottopostasi ad esami simili, non risulta avere infezioni.

Volevo sapere:
1) L'irritazione può essere dovuta ad una persistenza dell'infezione o secondo voi si tratta di una patologia più complessa (balanopostite, prostatite, ecc...)?
2) Un'infezione come la mia può dare sintomi simili a quelli della pubalgia?
3) La scarsa motilità degli spermatozoi, evidenziata dallo spermiogramma, può essere attribuibile all'infezione?

Grazie per il consulto.
Saluti
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
premesso che visto il persistere delle infezioni nonostante la terapia benn fatta consiglierei una ecografia renovescicale ed una uroflussometria, per valutare al meglio le vie urinarie, nonchè la visita di specialista rispondo alle sue domende.

1) L'irritazione può essere dovuta ad una persistenza dell'infezione o secondo voi si tratta di una patologia più complessa (balanopostite, prostatite, ecc...)? SI
2) Un'infezione come la mia può dare sintomi simili a quelli della pubalgia? SI
3) La scarsa motilità degli spermatozoi, evidenziata dallo spermiogramma, può essere attribuibile all'infezione? SI.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per il consulto.
Nel frattempo ho effettuato una visita urologica: il dottore ha constatato una irritazione del glande, nello specifico una "disepitalizzazione del glande, con depositi anche nel solco balano-prepuziale", secondo lui attribuibili all'antibiotico stesso piuttosto che all'infezione, e mi ha detto di fare impacchi con acido borico e di prendere per due mesi "acidif", per creare nelle vie urinarie un ambiente ostile alla proliferazione di batteri; inoltre di eseguire una nuova spermiocoltura tra un paio di settimane per verificare se effettivamente l'infezione è passata.

Su una cosa sono rimasto scettico, e vorrei una conferma da parte vostra: lui mi ha detto che, in presenza di infezioni, l'utilizzo del preservativo durante i rapporti è deleterio, in quanto funge da "tappo", da confinamento per l'infezione stessa, e comunque anche senza il preservativo non si rischia di contagiare il partner poichè il batterio klebsiella morirebbe subito nell'ambiente acido della vagina (ma non vale il discorso delle infezioni "ping-pong"?).

Volevo sapere:
1) Credete che la soluzione proposta sia valida?
2) E' vera la questione del preservativo e il fatto che non c'è rischio di contagio del partner? Ed è vero per qualsiasi batterio o solo per la klebsiella?

Grazie ancora.

Saluti
[#3]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
paese che vai usanza che trovi. Comunque in caso di infezione la letteratura è d' accordo di utilizzare profilattico, per evitare trasmissione reciproca e continua (ping-pong) di qualsiasi batterio.