Disturbo ossessivo

Cari dottori,
vi scrivo per illustrarvi il mio caso e avere un parere in merito. Sono un soggetto ansioso, con diagnosi di DAG, che periodicamente si acutizza con crisi di vario genere. "Normalmente", se di normalità si può parlare, ho un doc verbale che consiste nel ripetere varie volte a mente il mio nome. Tuttavia nei mesi di febbraio/marzo e ottobre/novembre quasi sempre il dag perggiora, dandomi o classici sintomi fisici (dispnea, insonnia, stanchezza ecc,) talvolta sintomi di derealizzazione/depersonalizzazione. Ormai da 4 settimane ho un disturbo molto pecularie con immagini intrusive: quando guardo un oggetto, e poi discorsto lo sguardo, l'immagine mentale di quello che ho visto permane, dandomi una fortissima ansia. So che non è un'immagine reale, e distinguo tra ciò che è reale da ciò che è falso. Solo concentrandomi su altro, riesco a uscirne fuori, ma il fenomeno si ripete ogni volta che guardo qualcosa ponendo l'attenzione su di esso. se sono sovrappensiero, non accade. E' come se temessi che il mondo esterno invadesse la mia mente. Lo stesso sintomo si presentò 6 anni fa in modo indentico, per poi sparire spontaneamente. Poiché non ho mai sentito parlare di un sintomo simile, vi chiedo se è effettivamente collegabile all'ansia. Aggiungo che negli anni addietro ho avuto altre esperienze di immagini intrusive: a 17 anni, per esempio, ogni volta che immaginavo qualcosa, lo vedevo trafitto di spilli o aghi. Per completezza aggiungo che l'attuale sintomo si è presentato dopo un forte periodo di ansia dovuto a un distrurbo fisico reale all'occhio sinistro, che si è poi risolto per il meglio, ma che per settimane mi ha tenuto in uno stato di prostrazione profonda con la paura di diventare cieco. Può esserci nel mio attuale stato una componente post-traumatica? vi ringrazio e mi scuso per essermi dilungato, ma volevo darvi più dettagli possibili per esprimere al meglio il vostro giudizio in merito.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
qualche domanda preliminare:
come sono evoluti i disturbi oculari di anni fa? Da allora ci sono stati altri problemi della vista?
Ho letto un Suo consulto recente nella sezione di Oculistica: che cosa si è riuscito a capire poi di tale situazione?

Ho letto anche un Suo consulto in Dermatologia. Come vanno adesso i sintomi associati ?
Che riscontro ha avuto l''ipotesi della Sindrome di Reiter ?

Visti anche questi fattori in gioco, coi limiti di un consulto a distanza, non mi appresterei di attribuire i sintomi in questione necessariamente o solo al DAG o ai fenomeni ossessivi o post-traumatici.

Ci vogliono informazioni in più.

Assume farmaci? Quali?

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
La ringrazio. Nessuna sindrome di Reiter, era Lichen Planus, trattato con cortisone e risolto. Riguardo il consulto oculistico, si trattava di distacco del vitreo in fase iniziale e pertanto non diagnosticato alla prima visita. Non prendo attualmente farmaci, e non ho mai assunto psicofarmaci, nonostante la diagnosi di DAG. Approfondendo, posso dirle che sono figlio di madre anch'ella affetta da problemi psichiatrici: quando avevo 13 anni, mia madre ebbe un fortissimo esaurimento nervoso che la costrinse a letto per un anno e le impediva di mangiare. A quell'epoca ebbi anche i miei primi sintomi seri, credo di riflesso alla condizione di mia madre, e per un anno circa sentii di avere difficoltà a ingoiare, e immaginavo di avere un tumore alla gola. comunque, anche nell'infanzia presentavo tratti ossessivi: mi incerottavo le mani convinto che fossero ferite, anche se non vedevo alcun taglio, e per un periodo avevo la compulsione a sputare (avevo circa 9 anni). in seguito si presentò il doc classico, con la compulsione a ripetere parole o frasi di continuo. Per un certo periodo mi ero convinto di lasciare una scia ogni volta che mi muovevo. a 17 anni l'episodio degli aghi già citato. A 23 anni ho iniziato a sentire i sintomi fisici dell'ansia: prima l'extrasistole, che mi portò dal cardiologo, il quale intuì il problema e mi indirizzò da uno psicologo, che rivelò il DAG e il DOC. In seguito, ho avuto un episodio di irrigidimento del corpo durato 2 settimane (sentivo il corpo durissimo, come legno), due mesi di dispnea sospirosa, che occasionalmente si ripresenta, talora depersonalizzazione e derealizzazione, altre volte paura di non capire ciò che gli altri mi dicevano o ciò che leggevo. nel 2006 il primo episodio di questo stesso sintomo che mi ha portato a chiedere questo consulto: non ricordo quanto durò, ma ricordo bene che si trattava dello stesso periodo dell'anno, marzo, a ridosso di Pasqua. Il mio attuale malessere è esordito con depersonalizzazione, ed evolutosi poi in questo strano sintomo. dimenticavo: ovviamente questo sintomo si fa più intrusivo se guardo la tv, poiché il continuo passaggio da un immagine all'altra mi manda "in tilt". Mi sono accordo però che dopo momenti particolarmente belli (per esempio dopo una serata passata con la mia dolce metà) sono stato bene, e non ho avvertito molto il disturbo. Spero di averle dato qualche elemento utile.
[#3]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
è stato uno psicologo e non uno psichiatra a fare le diagnosi ? Le è capitato di essere in visita o di essere seguito da uno psichiatra ?
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
E' stato uno psicologo. no, da uno psichiatra mai. lei di cosa ritiene si possa trattare?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Vai internet non potrei fare la diagnosi. Per farla ci vuole una visita psichiatrica dal vivo. Quello che posso fare è di aiutarLe ad essere meglio orientato nella situazione, e, appunto, consigliare a chi rivolgersi, abbozzare qualche minima ipotesi per discuterla con tale specialista di riferimento dal vivo.

La Sua storia ed i Suoi sintomi non escludono un disturbo psichico abbastanza serio (che può essere anche il DOC, ma non è detto), oppure tali sintomi possono essere indotti dall'uso di sostanze, anche pregresso. Le è mai capitato fare uso di sostanze?

Che cosa intende per "depersonalizzazione e derealizzazione" nel Suo caso ?

"la compulsione a ripetere parole o frasi di continuo": come avviene ? da che cosa, secondo Lei arriva l'impulso a farlo ?
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Non ho mai fatto uso di sostanze, proprio temendo che potessero interferire con i miei problemi. Riguardo la compulsione a ripetere una parola (di solito il mio nome), non so esattamente perché lo faccio. So solo che facendolo sentivo un senso di benessere. Pensandoci bene, talvolta lo facevo per colmare un senso di vuoto nella testa, come per rassicurarmi di riuscire ancora a pensare. Per depersonalizzazione e derealizzazione intendo, di preciso, la sensazione di non essere in grado di controllare il mio corpo, di fare qualcosa di inappropriato, di dire qualcosa di sbagliato, vedere e sentire le parti del mio corpo come staccate da me e muoversi per proprio conto, la sensazione di non riuscire a comprendere ciò che gli altri dicono. la ringrazio moltissimo del tempo che mi sta dedicando: sono molto sfiduciato e depresso per ciò che mi sta accadendo, e parlarne con lei mi dà un minimo di sollievo.
[#7]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
uno psicologo o psicoterapeuta che non è psichiatra purtroppo non può fare le diagnosi di una malattia psichiatrica, né si può fare tali diagnosi via internet.
Il Suo caso merita di occuparsene con serietà, vuol dire rivolgersi ad uno psichiatra dal vivo per essere seguito. Se tale psichiatra è di ampie vedute e sa integrare la psichiatria con la medicina e con la psicologia, tanto è meglio.

Non posso essere sicuro che tutte le Sue problematiche sarebbero ascrivibili all'origine psichica. Ad esempio, conoscendo la Sua storia, i sintomi visivi potrebbero essere la recidiva delle problematiche oculari già note. Però racconta allo psichiatra tutta la storia ed anche dei sintomi attuali, anche di quelli visivi, perché ne sia al corrente. Ovviamente la valutazione non si fa solo in base al racconto, ma è importante l'osservazione e la conoscenza dirette della persona.

un saluto,


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