Artrosi dell'anca

Buongiorno, mi sono appena iscritta perchè ho una domanda da porvi in merito al mio problema di artrosi. Ho quasi 32 anni e circa 3 anni fa ho scoperto di soffrire di artrosi a entrambe le anche. La testa del femore in pratica ha scavato molto dentro l'anca, che si è assottigliata, e cosi anche la cartilagine. Io non voglio fare l'intervento di protesi per ora e il medico mi ha detto che finchè ritengo di poter avere una vita abbastanza normale, non è indispensabile farlo. Ora, sò che probabilmente è una domanda stupida la mia, ma il mio dubbio è: a furia di scavare dentro la cavità dell'anca, il femore non rieschia di "rompere" l'anca stessa forandola??? Come si evolve la cosa? Arriva ad un punto in cui si ferma senza rompere nulla? Oppure l'anca si deforma ma non si fora? Scusate ma ho tante paure e vorrei capire bene.
Inoltre ho un altro dubbio....io amo camminare, mi fa sentire bene, e non voglio rinunciarci. Quando posso faccio delle lunghe camminate (a passo veloce ma non di corsa) di circa un'ora....vorrei sapere se questo può aggravare la situazione o se invece fa bene per il mio problema. Ovviamente faccio anche ciclette e sò che andare in bici sarebbe meglio ma io adoro proprio camminare...è un movimento che mi fa sentire bene sotto tutti i punti di vista.

Spero accoglierete le mie domande,

grazie mille.
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Dr. Federico Dettoni Ortopedico 7
Buongiorno.
Intanto mi lasci dire che i suoi dubbi sull'anca sono più che leciti, spero di riuscire a fugarne qualcuno.
Il suo medico le ha descritto l'artrosi dell'anca come una patologia in cui l'anca viene scavata: in realtà non si tratta tanto di scavare quanto piuttosto di consumare la cartilagine che riveste la testa del femore e l'acetabolo.
Per cui tranne in casi particolari, l'artrosi non determina un affondamento della testa all'interno dell'acetabolo quanto piuttosto un'usura di quest'articolazione.
Il futuro delle sue anche è che purtroppo, probabilmente, prima o poi dovrà ricorrere a un impianto di protesi totale d'anca.
Sono d'accordo con lei che finché le anche le concederanno una vita normale l'intervento non va fatto, ma quando il dolore diventerà insopportabile o non le concederà più di svolgere la sua vita normalmente, l'intervento diventerà necessario.
Per il momento non abbia paura di utilizzare le anche, di camminare, e fare tutte le attività che le piacciono, anzi: l'attività fisica e il movimento aiutano le cartilagini e mantengono le articolazioni in attività, riducendo la degenerazione patologica. L'attività fisica ha quindi un effetto benefico sulle articolazioni e non solo non è controindicata, ma anzi è caldamente consigliata.
Personalmente trovo che la cyclette possa invece avere un effetto non ottimale sulle sue articolazioni perché si tratta di un movimento ciclico sempre sullo stesso punto dell'anca, per cui potrebbe avere un effetto artrogeno puntiforme: gliela sconsiglio.
Le consiglio anche di controllare il suo peso per evitare di gravare con il peso in eccesso sulle sue articolazioni.
Le consiglio controlli periodici, ogni uno o due anni, dal suo ortopedico.
Aggiungo ancora una cosa: l'artrosi dell'anca dell'evento raro a 32 anni per cui le consiglierei un'indagine più approfondita con il suo ortopedico o con un reumatologo.
Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti.

Dr. Federico Dettoni

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente

Buongiorno e grazie molte per la cortese risposta.

La mia paura era nata dal fatto che guardando la radiografia, l'osso dell'anca sembra davvero essersi assottigliato o comunque deformato. La testa del femore è come incastrata dentro la cavità e per questo i movimenti sono molto limitati. Ciò non toglie che ho periodi in cui non sento quasi per niente dolore, e altri in cui invece mi fa malissimo, quindi non riesco mai a capire se possa essere peggiorata oppure no.
Le lastre risalgono a circa un anno e mezzo fa, pensavo di rifarle questa primavera.....
Sono molto contenta per la sua risposta in merito all'attività fisica...il mio medico mi aveva sconsigliato di camminare "troppo" perchè dice che l'articolazione si sovraccarica mentre con la ciclette o il nuoto si effettua un movimento ma senza caricare peso sul punto interessato.
Intanto sto praticando yoga, disciplina che mi piace molto sia per la parte meditativa che per la parte "ginnica" in quanto allunga i muscoli, scioglie le articolazioni e dà maggiore equilibrio e una postura corretta.
Per quanto riguarda le cause...i medici non mi hanno saputo spiegare da cosa può dipendere, hanno parlato di displasia (ma cercando su internet non mi pare sia questo il caso) o forse da uno squilibrio posturale che è andato a gravare di più sulle anche....mi è stato accennato a una causa reumatica ma che esami dovrei fare esattamente per capirne di più? E anche se così fosse, poi cosa dovrei fare?

Grazie e scusi ancora per il disturbo.