Dolore diffuso da mesi

Buonasera, sono una ragazza di 18 anni e mi ritrovo da diversi mesi a convivere con un dolore insistente e diffuso all'addome. Tutto è iniziato nel mese di febbraio, quando improvvisamente ho sentito dei dolori di forte intensità, descrivibili come crampi che non mi facevano dormire la notte. Dopo una settimana di attesa nella speranza che tali dolori scomparissero da soli, mi sono recata al pronto soccorso. Lì mi hanno mandata da una ginecologa poiché tali dolori si manifestarono nella settimana del ciclo mestruale con l'aggiunta che dagli esami del sangue e delle urine non risultasse esserci alcun problema. La ginecologa ha affermato dopo il controllo che tutto fosse nella norma. Nell'attesa della sopracitata visita, sono stata fornita di due compresse di paracetamolo e una di diclofenac per sopportare il dolore, e sorprendentemente il dolore diminuì. Col passare del tempo scoprì che il paracetamolo non avesse nessun effetto positivo su di me, ma al contrario diclofenac aiutava a rendere il tutto più sopportabile. Dopo 2/3 mesi passati con le compresse, decisi di andare da un medico generale che ascoltò la seguente descrizione: dolore addominale esteso su tutta la superficie di grande intensità ma non continuo, nessun problema di nausea, vomito, stitichezza, diarrea o meteorismo. Senza alcun esame ho ricevuto come diagnosi la gastrite e come cura omeprazolo da 20 mg. Dopo la prima settimana di cure, la nausea e vomito causate da tale farmaco mi hanno riportata nuovamente dal mio medico che ha sostituito la cura con gaviscon. Lo scorrere delle settimane ha alleviato il dolore in modo gigantesco, ma molteplici bruciori giornalieri, mi hanno riportata all'omeprazolo. Premetto che non ho seguito con tale medicinale una cura di otto settimane come ho letto dovrebbe essere fatta su Internet. Pochi giorni fa ritorno dal mio medico che ascolta questa seconda descrizione: bruciori di stomaco diffusi come al solito (anche se la zona più colpita è quella a sinistra sopra l'ombelico), aumento della flatulenze, nausea quasi nulla (massimo 2/3 volte in 2 mesi), vomito di frequenza minimale (1/2 volte in diversi mesi), e eventi di stitichezza (mostratisi unicamente questa settimana) alterati da un'unica occasione di diarrea, e prurito intenso all' ano. Ciò è bastato affinché la mia diagnosi fosse sindrome dell'intestino irritabile. Ricordo che importanti esami non siano stati fatti e nonostante la mia proposta di farli, il medico ha detto che non fossero necessari data la mia età. La mia domanda è: potrebbe trattarsi di gastrite che -poiché non sono state seguite le otto settimane di cura con omeprazolo- non sia scomparsa del tutto, ma si sia solo alleviata?
Cordiali saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Credo poco alla semplice gastrite che, ovviamente, ci può anche essere. Senza visita diretta tuttavia non è facile orientarsi. Ad ogni modo, considerando che è stata visitata più volte escluderei problematiche importanti, ma valuterei altre concause di dolore (intolleranze alimentari, ed.).

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Buonasera dottore e grazie per la risposta. Secondo lei sono quindi non necessari degli esami come colonscopia o gastroscopia?
Per quanto riguarda le intolleranze alimentari la mia dottoressa sta procedendo con gli esami del sangue per l'intolleranza al glutine -anche se lei ritiene che l'esame risulterà negativo poiché secondo lei 'sono cresciuta bene,' altrettanto tale è la sua opinione per una possibile intolleranza al lattosio-.
Ciò nonostante mi ha suggerito 4 settimane di digiuno da latte e derivati, con la conseguente reintroduzione di tali prodotti alla fine del suddetto arco di tempo.
Io preferirei rendere il periodo di tempo più breve e pertanto mi chiedevo se fosse possibile fare un breath-test direttamemte senza queste quattro settimane.
Inoltre mi rendo conto che sia difficile dare una risposta concreta senza una visita diretta, ma secondo lei i sintomi elancati da me nella prima comunicazione possono essere associati all'ibs?
Cordiali saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Alla sua età non servono gastroscopia e colonscopia. Per trovare cosa ? Polipi, tumori ?

La sua dottoressa non è ben orientata. Le intolleranze al lattosio e glutine possono intervenire in ogni momento della vita. E poi perché le propone un mese di astensione dal latte e latticini se non crede al l'intolleranza al lattosio ?
Oltre alla celiachia esiste anche la semplice intolleranza al glutine (non celiaca).

L'Ibs è una diagnosi di esclusione e non deve rappresentare una diagnosi di "copertura".

Come vede ha necessità di uno specialista di riferimento.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Buongiorno dottore.
Le scrivo perché ieri sera, mi sono svegliata improvvisamente nel bel mezzo della notte con un prudore sulla zona dell'ano, che in pochi minuti è stato trascurato per via di un' accentuata difficoltá respiratoria (che svaniva in modo esponenziale da seduta o sdraiata, ma che era incontrollabile quando stavo in piedi) con una forte nausea. Sentivo inoltre il cuore battere forte, ma non posso esserne certa dato che non ho fatto nessun esame di verifica. Nonostante la nausea, il vomito non è avvenuto. Tutto ciò potrebbe avvalere ancor di più la tesi di qualche intolleranza o allergia alimentare? Se può essere d'aiuto ieri sera per cena ho mangiato un'insalata di pasta, e durante la serata ho sofferto di mal di testa.
Saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Come dicevo potrebbe essere un'intolleranza al glutine non celiaca.
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