Disturbo memoria.

Disturbi della memoria e problemi all'erezione

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Disturbi dell’erezione, ridotta soddisfazione sessuale e caduta della memoria.

Un problema di perdita di memoria correlato ad una pregresso disturbo dell’erezione e dell’attività sessuale è stato segnalato in un recente lavoro, condotto da diversi ricercatori nordamericani, su una popolazione di 818 uomini di età compresa tra i 56 e i 68 anni; lo studio è stato ora pubblicato sulla rivista “Gerontologist”.

I ricercatori hanno condotto una complessa ricerca valutando la relazione tra soddisfazione sessuale, disturbi dell’erezione ed eventuali futuri disturbi della memoria.

Sono state esaminate tutte le correlazioni esistenti tra le alterazioni fisiche, come ad esempio le modifiche di natura micro-vascolare che possono essere la causa di una non normale risposta erettile, e le variazioni di natura psicologica, come una soddisfazione sessuale non adeguata, e l’eventuale impatto sulle capacità cognitive come la perdita o le alterazioni della funzioni mnemoniche.

I ricercatori hanno così condotto un sondaggio in cui tutti gli uomini interessati dallo studio venivano sottoposti a diversi test psicologici, valutazioni di memoria ed esami che calcolavano la velocità di elaborazione del pensiero. Sono stati poi valutati anche tutti i loro cambiamenti cognitivi su un lasso di tempo lungo 12 anni e nello stesso periodo anche la loro risposta erettile e la loro eventuale soddisfazione sessuale utilizzando, come questionario, l’International Index of Erectile Function (IIEF).

Lo studio ha così scoperto, che la presenza di un eventuale problema a livello dell’erezione e il calo della soddisfazione sessuale erano associati a un significativo declino futuro della memoria, e questo sicuramente sembrerebbe indicare ancora una volta, se fosse necessario, sempre una forte relazione tra salute fisica e salute psicologica.

In estrema sintesi una non soddisfacente attività sessuale, lamentata nell’età di mezzo, potrebbe essere un segnale non positivo sul futuro potenziale cognitivo di un uomo.

Data pubblicazione: 16 giugno 2023

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

Iscriviti alla newsletter

2 commenti

#1
Dr. Vito Di Cosmo
Dr. Vito Di Cosmo

È una condizione che ho messo meglio a fuoco da quando mi occupo di disturbi respiratori del sonno: determinano disturbi sessuali a qualsiasi età e problemi cognitivi nell'immediato ma soprattutto con l'avanzare dell'età. La causa principale in questo caso è la ridotta ossigenazione cerebrale nonché le alterazioni del sonno, degli ormoni, della pressione con alterazioni anche della microcircolazione. Non escluderei affatto una situazione psicologica, una sorta di depressione che peggiora sia i disturbi sessuali che i cognitivi con ripercussioni inevitabili negli uni sugli altri. Una sorta di circolo vizioso positivo, anche TIM qualche modo pericoloso.

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!

Disfunzione erettile

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

Leggi tutto

Guarda anche erezione 

Contenuti correlati