Il mio spermiogramma

Spett.le dottore,
da oltre 4 anni io e mie moglie cerchiamo, senza successo, un bambino. Ho consultato diversi specialisti circa il mio spermiogramma, ripetuto tre volte. I pareri sono discordanti e mi piacerebbe poter avere un suo feedback in merito.

Ecco i dati:

SPERMIOGRAMMA 1 (febbraio 2015)
n° spermatozoi/ml 45 x 10^6
mobilità totale % 62
mobilità progressiva % 54
forme normali% 5


SPERMIOGRAMMA 2 (luglio 2015)
n° spermatozoi/ml 100x 10^6
mobilità totale % 85
mobilità progressiva % 75
forme normali% 6


SPERMIOGRAMMA 3 (ottobre 2016)
n° spermatozoi/ml 44x 10^6
mobilità totale % 66
mobilità progressiva % 51
forme normali% 3

In attesa di un gentile riscontro, porgo cordiali saluti
[#1]
Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Per tutti e tre gli spermiogrammi manca la sede di raccolta (deve essere il laboratorio) e il tempo in ore di astinenza (devono essere 48-72 ore); nonché manca il volume spermatico, il pH, la fluidificazione, la presenza o meno di cellule infiammatorie.... tutti dati fondamentali per esprimere un parere adeguato, anche sulla concentrazione che sembrerebbe essere stabilmente buona.
I dati molto essenziali riportati non sembrano essere molto coerenti in quanto è impossibile avere una percentuale di mobilità progressiva del 50%-70% a fronte di una percentuale di spermatozoi integri media del 5%, anche impiegando in modo molto rigido i criteri restrittivi WHO 2010: in altre parole o la mobilità progressiva è stata sopravvalutata o i criteri restrittivi di integrità sono stati troppo rigidi.
In ogni caso è evidente che la importante difficoltà ad ottenere un gravidanza dipenda comunque dalla qualità di dello sperma analizzato che è certamente bassa anche qualora si svolga una analisi meno "rigida".
Dopodiché lo stato spermatico va valutato su altri importanti parametri quali la percentuale di spermatozoi con DNA integro (test DFI), la capacità di aggancio all'ovocito (test HBA), la valutazione della qualità del liquido spermatico (tets s-ORP di recente introduzione, dosaggio di estradiolo/testosterone, ed altri parametri biochimici). Inoltre andranno cercate le ragioni dei problemi che producono uno sperma di bassa qualità.
In sintesi l'andrologo sarà utile che svolga il necessario pacchetto di esami con contestualità per poter ottenere le dovute risposte terapeutiche anche in vista di una eventuale fecondazione assistita.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
grazie per la cortese risposta.
Ho inserito solo i dati che un urologo mi ha indicato come fondamentali.
Sede di raccolta: laboratorio
Astinenza osservata di 3-5 gg
SPERMIOGRAMMA 1
volume spermatico: 2,5 ml
fluidificazione entro 60': completa
ph 8,1

SPERMIOGRAMMA 2
volume spermatico: 2,8 ml
fluidificazione entro 60': completa
ph 8,3

SPERMIOGRAMMA 3
volume spermatico: 3,5 ml
liquefazione dopo 20'
ph 7,8

Nel terzo spermiogramma le forme anormali sono così ripartite: anomalie testa 82%; anomalie tratto intermedio 13%, coda 2%, forse questo chiarisce il fatto che siano molto mobili seppure anormali?
Quindi questi spermiogrammi illustrano un quadro di bassa qualità/fertilità dello sperma? L'ultimo urologo consultato per scartare come possibile causa un varicocele sosteneva che il quadro derivato dagli spermiogrammi sia assolutamente nella norma e come conclusione: fertilità conservata.

Grazie per l'attenzione e cordiali saluti


[#3]
Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Purtroppo non è conservato assolutamente nulla. Probabilmente il Collega faceva riferimento ai valori minimi utili per una fecondazione presenti nel 5% della popolazione, come riportato dal manuale WHO 2010. Tali valori sono tuttavia solo accettabili per una fecondazione assistita e non per una fecondazione spontanea, anche se poi al mondo tutto può accadere.... anche di appartenere a quel 5%.
Infatti se si osserva la tabella WHO 2010 e si prendono i valori per il 60% della popolazione con capacità fertile in un anno di prove, questi sono, sempre come minimo: motilità progressiva 60%, normalità 20% e concentrazione 80 mil/ml..... e sottolineaiamo al minimo dove il peso maggiore di inefficacia è qul il 20% minimo di normalità che è meglio sia decisamente maggiore per avere una efficacia buona nel concepimento spontaneo.
Peraltro poi occorre che almeno il 70% degli spermatozoi abbia il DNA integro (test DFI <30%).
Tre o cinque giorni non sono la stessa cosa e l'importanza la si vede nel seguente breve calcolo..
I tre spermiogrammi, valutando la produzione oraria, che è l'unico dato reale di confronto in quanto omogeneo, su 96 ore, ovvero 4 giorni come valore medio di astinenza tra 3 e 5 giorni (ma la sua astinenza in ciascuno dei tre casi quale fu?), danno luogo a 1.17, 2.91 e 1.60 milioni/ora (media 1.89 mil/ora). Tuttavia se le ore fossero state differenti i tre dati avrebbero potuto essere maggiori (72 ore) o minori (120 ore) come è facile comprendere.
In sintesi, fatto salva la alta produzione di luglio, compatibile con la migliore stagionalità produttiva o con una sua condizione fisica migliore, gli altri dimostrano (2 su 3) una produzione oraria modesta su cui grava una bassissima integrità (media 4.6%, come indicata nei risultati e, ripeto, forse per una troppo rigida applicazione dei criteri restrittivi) che anche unita alla molto alta e incongruente mobilità progressiva (60% in media) dà luogo a non più del 2% di spermatozoi efficaci (mobili progressivi e integri contemporaneamente).
Questo è un valore che indica una forte sofferenza in sede maturativa degli spermatozoi (tipicamente gli epididimi) e giustifica ampiamente la grave difficoltà che avete nel concepimento, ma che rischia di pregiudicare anche una fecondazione assistita.
Detto tutto ciò a spiegazione dei dati esposti, l'andrologo dovrà definire il quadro strutturale e funzionale genitale e alcuni parametri generali per verificare le ragioni di questo problema e poter attivare la adeguata terapia ricostitutiva che sarà in ogni caso di medio termine, ovvero non inferiore ai 12 mesi. Si deve poi tenere presente che qualunque terapia ha bisogno di 6-8 mesi per essere verificata nella sua efficacia.