Fastidio generalizzato post-erezione

Buongiorno, ho 26 anni. Da 2/3 settimane avverto una sensazione di fastidio generalizzata dopo un'erezione prolungata e un rapporto con orgasmo, che permane almeno per un giorno intero.

Inizialmente avvertivo anche un persistente dolore perianale, che negli ultimi giorni si è ridotto notevolmente. Queste sensazioni di fastidio/dolore si concentrano prevalentemente nella zona inguinale e tra il basso ventre e la base del pene. In qualche misura interessano anche il pene stesso che però, più che dolorante, risulta "intorpidito" e poco sensibile, specialmente sul glande.

Non ho particolari problemi a raggiungere una piena erezione, ma la poca sensibilità influisce negativamebte sulla capacità di mantenerla e sulla libido.

Non ho sensazioni di bruciore.

Aggiungo che ho una relazione stabile da 7 anni e non ho mai avuto di questi problemi.

Nel mese di settembre ho sofferto un
Paio di settimane di pressione bassa (98-60) e questo in due occasioni mi ha condizionato nell'avere un rapporto completo.

Ne ho parlato al medico di famiglia che mi ha suggerito un po' di riposo e qualche giorno di Oki.

Mi consigliereste di visitare uno specialista? Cosa pensate potrebbe essere?

Il problema mi preme particolarmente perché ho sempre vissuto la sfera sessuale come una valvola di sfogo per una vita particolarmente ansiosa, anche a causa di un piccolo disturbo del metabolismo (produzione eccessiva di insulina post prandiale), comunque non debilitante che però é costante fonte di stress.

Grazie in anticipo,
Saluti.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent.mo utente

certamente la visita permetterebbe di valutare in diretta la situazione per verificare se esistono aree fibrotiche e quindi per decidere se proseguire le indagini con ulteriori accertamenti diagnostici quali ad esempio un'ecografia dinamica peniena per una valutazione più specifica delle strutture peniene, quindi se poi servisse ci faccia sapere.

Un cordiale saluto

Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore,

grazie per la sua risposta. Mi pare di capire che con aree fibrotiche intenda conseguenze di processi infiammatori pregressi (o in corso?). Sbaglio? Eventualmente si tratterebbe, con tutte le riserve del caso, di una problematica seria o recuperabile?

A quanto scritto in precedenza, aggiungo che il fastidio che avverto cresce stando seduto (lavoro in ufficio e passo seduto gran parte della giornata): in particolare aumentano di intensità il disagio inguinale e perianale.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Esatto processi infiammatori in corso che sarebbero recuperabili con una diagnosi corretta e dove anche un'ecografia pelvica darebbe un quadro più completo.

Un cordiale saluto
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore, grazie ancora.

Ho parlato nuovamente con il medico di base che sospetta una prostatite, dal momento che Il dolore/fastidio perianale si ripresenta ogni volta che passo molte ore seduto, specialmente la sera.

Lunedì pertanto vedrò un urologo/andrologo.

Posso intanto chiederle se la prostatite é compatibile con un senso di fastidio, poca sensibilità (con conseguente minor desiderio) e "intorpidimento" del pene dopo una erezione, specialmente se prolungata?

Grazie.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
direi che la sua sintomatologia ha poco a che fare con la sua sintomatologia, aspettiamo la visita dello specialista.

Ancora cordialità
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

Lunedì sono stato dallo specialista. La visita ecografica non ha evidenziato anomalie, se non una prostata leggermente ingrossata e con alcune piccole calcificazioni.

L'esplorazione rettale ha dato come esito una prostata "gonfia e calda". L'esame è stato inoltre piuttosto doloroso in quanto avvertivo una marcata sensazione di bruciore. Non sono state riscontrate emorroidi.

Mi è stato spiegato che la sintomatologia avvertita (dolore perineale e fastidi inguinali e alla base del pene dopo una prolungata erezione) sono rinconducibili alla prostata ingrossata.

Mi è stata dunque riscontrata una prostatite e consigliato di assumere sin da subito una pastiglia di antibiotico per 10g e una supposta di topster per 5/7 giorni (per non prolungare oltre il disturbo). Dopo venti giorni dal termine, fare urinocultura e spermicultura.

Dopo 4gg di cura il dolore perineale si è attenuato e la libido é migliorata. Rimangono però dei fastidi inguinali e alla base del pene dopo una erezione prolungata.

Consigliereste altri esami più specifici?

Grazie.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent.mo utente

se la sintomatologia si è attenuata dopo soli 4 giorni di terapia aspetti di finire il suo percorso terapeutico e poi se servisse ci faccia sapere.

Ancora cordialità
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dopo
Utente
Utente
Egregi dottori,

Questo primo miglioramento mi ha indotto ad avere un rapporto. Non ho avuto problemi a raggiungere l'erezione, ma il pene risultava poco sensibile (sintomo che ho ormai da diversi giorni); nonostante questa "insensibilità" ho avuto un'eiaculazione decisamente precoce, disturbo di cui non ho mai sofferto prima. Ho Avvertito anche una sensazione di leggero bruciore.

Per frustrazione, consapevole di sbagliare, ho avuto un altro rapporto la sera dove non ho avuto problemi di eiaculazione, ma il pene eretto era comunque poco sensibile.

Ne ho parlato con lo specialista curante che mi ha rassicurato, dicendomi che possono essere sintomi della prostatite e che i rapporti potrebbero avere aggravato l'infiammazione preesistente senza compromettere il recupero. A finendo cura ci rivedremo per valutare la situazione, una volta ottenuti anche gli esisti di urinocultura e spermicultura.

Chiedo: durante un'amica prostatite é necessario astenersi? É "normale" la sintomatologia che ho accusato? Grazie.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Direi di seguire i giusti consigli dello specialista, mentre astenersi non serve ma occorre usare il profilattico per ridurre il rischio di un nuovo contagio.

Ancora cordiali saluti
[#10]
dopo
Utente
Utente
Ancora grazie per la risposta. Purtroppo il problema dopo 10gg di antibiotico e 7 di supposte mi pare non essere ancora svanito e sta influenzando sempre di più la mia vita sessuale. Dopo e durante l'erezione avverto decisi fastidi (non parlerei di dolore in senso stretto) nell'area pelvica e negli inguini. Talvolta si estende all'interno coscia, bilateralmente, e si ripresenta anche il fastidio perineale.
Il pene ne risulta sempre poco sensibile e quasi indolenzito ai lati dell'asta. Se nell'arco della giornata ho più erezioni la sensazione di fastidio, pelvico e al pene, può durare anche per il giorno successivo.

Ho avuto un altro rapporto in cui non ho avuto problemi di eiaculazione precoce, ma l'erezione non è stata "pienissima" nel corso di tutto l'atto. Devo ammettere che questo senso di fastidio pelvico e del pene, oltre alla poca sensibilità, incide sulla libido. In generale non avverto problemi a raggiungere l'erezione.

Mi riconoscono nei sintomi della sindrome da dolore pelvico cronico, ma non ne ho ancora parlato con lo specialista.

Mi sto astenendo da 5 giorni per poter fare la spermicultura (farò anche l'urinocultura). Un altro volta ottenuto i risultati rivedrò lo specialista.

Mi consigliereste qualche rimedio nell'attesa della visita? I Bagni di acqua calda alleviano queste sensazioni ma non vorrei aggravassero l'infiammazione (se di questa si può parlare).

Ogni commento é gradito. Perdonate il monologo.

Saluti.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
il consiglio è di non fare delle autodiagnosi né di procedere con terapie ma di aspettare che lo specialista valuti in diretta la situazione.

Ancora cordialità
[#12]
dopo
Utente
Utente
A 10 giorni dalla fine della cura antibiotica ho effettuato, come suggeritomi dallo specialista, urinocoltura e spermicoltura.

Entrambi gli esami hanno dato esito NEGATIVO, e questo credo sia un'ottima notizia.

Tuttavia i disturbi non sono completamente scomparsi e si attenuano (fino praticamente a scomparire) soltanto in assenza di prolungate erezioni o rapporti sessuali. Si ripresentano, in modo più o meno marcato, proprio durante e dopo l'atto sessuale.

Brevemente i sintomi consistono principalmente in:
- pene poco sensibile (non incide sull'erezione ma, in parte, sulla libido);
- dolori inguinali e pelvici;
- dolori interno coscia (bilaterale);
- dolori alla bassa schiena (non so se si tratta di un sintomo o di problemi "muscolari" transitori).

Visti gli esiti, lo specialista mi ha consigliato:
- ciclo di un mese di PROFLUSS (ho già fatto un ciclo di 15gg, terminato da un paio di giorni);
- 7 giorni di supposte TOPSTER (già fatto un ciclo di 7gg, terminato da due o tre settimane);
- astensione dall'attività sessuale per 7gg;
- visita di controllo dopo i 7 giorni di supposte.

Mi consigliereste qualche altro accorgimento in termini di dieta e attività fisica (sport) da seguire? In generale la procedura indicata dal mio medico può essere ritenuta valida? Non ho motivo di dubitare delle capacità del mio medico ma essendo la prima volta che mi rivolgo a un urologo penso sia bene sentire anche altri pareri, seppur virtuali.

Purtroppo a 26 anni un disturbo di questo tipo che dura ormai da quasi 2 mesi comincia a essere psicologicamente pesante da sopportare...

Grazie per la disponibilità.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent.mo utente

il nostro compito non è quello di fare una diagnosi o di dare terapie anche perché bisogna sempre visitare il paziente e mi sembra che questo sia stato fatto dallo specialista che ha interpellato e che abbia attenuato in parte i suoi sintomi, quindi continui a seguirlo e non segua criteri personali.

Ancora cordialità
[#14]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

la visita di controllo ha evidenziato il persistere del l'infiammazione. Personalmente ho notato un miglioramento nel dolore perineale e nella qualità dei rapporti, ma persiste una sensazione di "fastidio" generalizzato specialmente dopo un'erezione molto prolungata. Inoltre il pene é meno sensibile rispetto a una condizione di normalità. L'eiaculazione non incide particolarmente sul disturbo.

L'urologo mi ha ha suggerito di continuare PROFLUSS per 2 mesi e di utilizzare una supposta antiinfiammatoria naturale, RIFLOG, per 7 giorni.

A circa due mesi dalla comparsa dei primi sintomi, si può pensare a un decorso "normale" del problema?

Grazie.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
come già detto solo attraverso una visita diretta è possibile stabilire lo stato infiammatorio presente e quindi la terapia più idonea.

Ancora cordialità
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