Eiaculazione precoce e intervento di exeresi con esito cicatriziale

Buongiorno Dottori,
Avevo già scritto mesi fa.
Sono ragazzo di 30 anni.
Poche esperienze sessuali pregresse e attualmente in una relazione stabile da 1 anno e mezzo.
Problemi di EP fin dall'inizio.
Fatti esami e tutto.
Sono in salute e nessun problema.
Sono anche uno sportivo ex nuotatore.
Un andrologo molto bravo che mi ha fatto esami del sangue, ecodoppler penieno e visite mi ha prescritto percorso psicosessuologico.
Negli ultimi mesi i risultati sono stati fantastici.
Controllo sull'eiaculazione pressoché totale fino a quando i ritmi del sesso rimangono sotto certi limiti.
Ho ancora difficoltà a gestirla quando aumentiamo il ritmo.
Preciso che attualmente SIAMO in grado di goderci il sesso, e molti pensieri negativi me li sono lasciati alle spalle.
Tuttavia Un primo andrologo a cui mi ero rivolto mi aveva consigliato una piccola operazione di ambulatorio.
Exeresi con esito cicatriziale di un "cordone sclerotico".
Io sono circonciso dall'età di 3 anni.
Mi è rimasta una protuberanza allungata e dura nella posizione del frenulo.
Nessun dolore ma sento, anche con la masturbazione che è una zona molto sensibile.
La mia domanda: è possibile che io possa progredire fino a una certa e successivamente sarò sempre limitato da questa zona sensibile?
Vorrei solo avere un parere da un punto di vista clinico e fisiologico.
Non sento particolarmente il bisogno di volermi operare.
Sento invece che vorrei fare ulteriori progressi per un maggior piacere mio e della mia ragazza a cui so che piace quando alziamo il ritmo...
Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

quello che ci racconta non sembra nulla di drammatico ma si ricordi che, in queste situazioni post-chirurgiche molto particolari, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta mirata e corretta da questa postazione.


Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione clinica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.


Giovanni Beretta M.D.
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