Eiaculazione precoce primaria - priligy?

Buongiorno Dottori,

vi scrivo perchè soffro di eiaculazione precoce primaria e vorrei un ulteriore parere medico.


Posso dire di aver sempre sofferto di questo disturbo, ma allo stesso tempo non mi ha mai creato grosse criticità nella vita sessuale: ad esempio la masturbazione prima del rapporto o un paio di bicchieri di vino mi hanno sempre aiutato a gestire la situazione e non ho, quasi mai, avuto problematiche nel rapporto, riuscendo a raggiungere l'orgasmo in tempistiche "normali" e permettendo lo stesso alle partner.


Detto questo, sono consapevole di avere un disturbo: infatti ad esempio con la masturbazione mi è capitato di arrivare ad eiaculazione con il pene nemmeno totalmente eretto (e non in particolare stato di eccitazione), oppure lavandomi il glande provo del fastidio, avendo una parte della zona particolarmente sensibile.

Quindi sono estremamente consapevole di avere un problema e so che non sono salutari le metodologie fai da te usate per gestire all'occorrenza il disturbo.


Quindi ho deciso di andare da un andrologo per una visita.
L'esito è stato: pene nella norma, non frenulo breve, didimi ed epididimi nei limiti, genitali normali.
Mi sono stati consigliati degli esami del sangue, che ho già fatto: Tsh - Ormone tireostimolante 1.03; LH - Ormone luteinizzante 3.24; FSH - Ormone follicolo stimolante 1.99; PRL 9.81; Testosterone 967.


Oltre agli esami, mi è stato consigliato di provare per 6 volte il Priligy.
Da quanto mi è stato spiegato è un farmaco che può funzionare bene, ma solo all'occorrenza durante i singoli rapporti.
La mia domanda quindi è questa: "all'occorrenza" mi so già gestire, ha senso quindi un farmaco?
Ci sono terapie farmaceutiche più "definitive" che potrebbero aiutarmi a superare stabilmente il disturbo?
Che altre azioni/visite potrei fare?


Vi ringrazio in anticipo della disponibilità!

Cordiali saluti!