Disfunzione erettile da prostatite con conseguenze su nervo pudendo

Buongiorno, ho 33 anni e da 5 anni soffro di prostatite.
Non mai preso farmaci perchè nessun medico ha voluto fornirmene.
I primi sintomi son stati prostatorrea defecatoria e eiaculazione precoce e, dopo manco due anni, disfunzione erettile con perdita di sensibilità al glande.
Ho eseguito tutti gli esami del caso: ematici, ormonali, eco color doppler penieno, risonanza della pelvi con mezzo di contrasto e ho assunto tadalafil con risultati nulli.
Ho da subito notato che il problema non riguarda il riempimento dei corpi cavernosi, bensì del corpo spongioso con conseguente glande sgonfio.
Inoltre non ho più sentito la "tensione" dei muscoli perineali, con conseguenti difficoltà defecatorie.
La risonanza ha evidenziato la presenza della prostatite, già trovata in precedenza da una ecografia, ma nulla di più.
Ho eseguito pure l'uroflussometria che ha evidenziato un leggero problema nell'urinare.
Ho subito ipotizzato una causa neurologica, o comunque un interessamento del nervo pudendo, ma per anni mi hanno scoraggiato dal percorrere questa strada dicendomi che a livello fisico non c'erano cause.
Intestardito, dopo diverso tempo (ben 5 anni) son riuscito a farmi prescrivere i potenziali sacrali evocati dopo visita neurologica.
Il risultato del referto è questo:

PESS ARTI INFERIORI
Bilateralmente normale la componente corticale del PES registrata per stimolazione agli arti inferiori (P40).
Normale la componente spinale dorsale (N22) e il potenziale di nervo al poplite (N9).


PESS SACRALI
Non evocabile la componente corticale del PES (P40) per stimolazione a livello penieno.
L'esame evidenzia alterazione della trasmissione lungo le vie somatosensitive di pertinenza del nervo pudendo.


In sostanza hanno confermato i miei sospetti, a quanto intuisco.
Ora però non so come procedere, anche perchè il neurologo (scelto tramite cup) è non rintracciabile e quindi devo attendere di vederne un altro.
Ma non so bene a chi rivolgermi... un andrologo?
un neurologo?
Qualcun altro?
Son abbastanza saturo di queste cose, sebbene sia riuscito a trovare un equilibrio sessuale (privo di piacere fisico) e ad ottenere erezioni sufficienti per la penetrazione il più delle volte (e senza farmaci).
Questo mi ha aiutato ad eliminare la componente psicologica e a mandare avanti una relazione per molti mesi, ma potete ben capire l'impatto sulla qualità di vita alla mia età... vorrei sapere anche se esistono delle soluzioni mediche, per quanto tema che la risposta sia un secco "no".
Ma nel caso, vi sarei molto grato se mi poteste citare qualche possibile soluzione.
Non chiedo certezze, ovviamente, ma validi consigli.
Vi ringrazio in anticipo
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 468 2
caro lettore
anche la sua situazione i sembra molto "complessa e di difficile definizione
credo che le abbaiano creato tanta confusione
spesso dopo una prostatite si manifesta una disfunzione veno occlusiva cavernosa che impedisce una ottimale rigidità e mantenimento della stessa tanto da avere un rapporto penetrativo accettabile
un esame Rigiscan, un ecocolordoppler penieno dinamico dovrebbero definire il suo problema, lasci perdere i nervi pudendi !!!!
cordiali saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la sua risposta. L'ecocolordoppler penieno dinamico è stato già fatto e non rileva anomalie di sorta, flusso nei limiti della norma. Inoltre i potenziali evocati evidenziano segnali alterati in capo al nervo pudendo, quindi questo indica che un problema al nervo è presente (d'altronde tra le cause di una disfunzione erettile, seppur parziale, e di una mancanza di piacere mi risulta siano presenti anche quelle neurologiche). Aggiungo che i corpi cavernosi si riempiono benissimo, il problema è presente solo nel corpo spongioso (fondamentale per la rigidità) e nel glande, che rimangono sgonfi. Prima dell'esecuzione dei potenziali evocati l'urologo, che aveva tutto i restanti esami in mano mi ha detto che non esistevano cause fisiche, ipotizzando cause psicologiche. Però come si spiega questo esito dei potenziali evocati?
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