Anestesia generale

Gent.
mi medici,
A ottobre dello scorso anno a seguito svariate visite ginecologiche tramite le quali non mi veniva riscontrato nulla, su mia insistenza sono stata sottoposta ad un'isteroscopia in quanto soffrendo di Spotting da mesi sospettavo di avere un polipo endometriale (già avuto da mia mamma e mia zia).
Nel caso di mia mamma e di mia zia (parliamo di circa 20 anni fa) i polipi furono rimossi durante l'esame stesso ed in un caso ambulatorialmente con blocco endo-cervicale.
Mi venne così diagnosticato un polipo di 1, 5 cm come mi aspettavo accadesse.
Mi venne detto che per rimuoverlo era necessaria anestesia generale.
Al colloquio con l'anestesista, mi venne negata l'esistenza del blocco endo-cervicale.
Ma andai premunita, dunque feci visionare al medico la documentazione medica di mia madre che si era sottoposta alla procedura appunto molti anni fa, e il medico cambiò completamente concordando questo tipo di anestesia.
Firmai dunque il consenso a questo tipo di anestesia con la riserva che "se fosse stato impossibile procedere senza anestesia generale mi sarebbe stato chiesto il consenso ad effettuarla e mi sarebbe stata somministrata solo in caso avessi espresso la mia volontà".
Firmai questo con l'anestesista e anche col ginecologo.
Il giorno dell'intervento, in sala operatoria feci presente appunto che avevo scelto questo tipo di procedura.
Ricordo poi solo di essermi svegliata legata al letto, mi avevano operata in anestesia generale con l'inganno di applicarmi una flebo per idratarmi.
Da quel giorno, non riesco ad accettare ciò che mi è successo.
Sono rimasta scioccata e ho cominciato a soffrire di ipocondria e il problema è che lavoro pure in ospedale e ogni giorno quando ci entro ho attacchi d'ansia e anche nei confronti di qualsiasi problema io abbia in quanto ho il terrore di dovermi sottoporre ancora a cose del genere e non lo accetto.
Ho 30 anni.

Queste sono le normali modalità di eseguire l'anestesia?
Al momento, appena svegliata, non aspettandomi di addormentarmi ho pensato di aver avuto un arresto cardiaco o qualcosa di simile.
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
Gentile utente, l'isteroscopia operativa al fine di asportare una lesione uterina interna è un routinario intervento che viene eseguito generalmente in sala operatoria e in anestesia generale. Non richiede intubazione della paziente ma il posizionamento di maschera laringea o se l'operatore è veloce anche la semplice assistenza in maschera facciale con ossigeno da parte dell'Anestesista. Vi sono casi (rari) in cui potrebbe essere eseguito in anestesia subaracnoidea (spinale), ma la velocità dell'intervento e la rapida dimissibilità della paziente che torna a casa in giornata non rendono questa anestesia particolarmente "pratica". L'iter quindi da lei descritto è coerente e corretto con quello della moderna e attuale gestione di questo tipo di intervento. La flebo che è stata posizionata in vena è obbligatoria per qualsiasi paziente che esegua anche banali manovre o esami diagnostici invasivi in sala operatoria perché rappresenta una sicurezza per la vita nel caso si debba intervenire rapidamente e farmacologicamente per l'insorgenza di eventi avversi e ovviamente per somministrare i farmaci necessari per la sedazione/anestesia. È quindi improprio parlare di "inganno". Il blocco di cui parlava lei non viene più utilizzato da anni e comunque sarebbe stato di pertinenza del Ginecologo, non certo dell'Anestesista. È poco più di una anestesia locale. Non è utilizzato soprattutto perché poco efficace considerando che l'intervento isteroscopico prevede, oltre l'asportazione della lesione localizzata anche un'osservazione di tutta la cavità uterina, il posizionamento di strumentazioni anche abbastanza invasive che obbligano assolutamente la paziente a essere ferma (per cui sedazione) e a non rischiare bruschi movimenti legati a inaspettato dolore nel caso si tocchino parti non coperte dalla anestesia locale. Il rischio in questo caso potrebbe essere quello di una perforazione accidentale. Siccome ci segnala un suo disagio psicologico importante, da subito, al risveglio, certamente avrà chiesto prima di essere dimessa, al Ginecologo o all'Anestesista, il perché di quel "cambio di programma" nonostante il consenso preferenziale. Le chiedo quindi di conoscere quella che è stata la loro risposta in merito. Ribadisco ancora una volta che la tecnica anestesiologica utilizzata è quella corretta e prevista per questo tipo di intervento e non appare che vi sia stato imprevisto alcuno che possa aver nociuto alla sua salute.
Cordiali saluti.

La consulenza è prestata a titolo puramente
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Dott. Stelio ALVINO

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dopo
Utente
Utente
Gent.mo dottore, grazie per i chiarimenti relativi alla procedura.
Parlo di inganno in merito alla somministrazione dell'anestesia generale per via endovenosa in quanto quando chiesi di che flebo si trattasse mi venne risposto che si trattava di semplice idratazione, invece mi stavano addormentando.
L'anestesia endo cervicale è la l'anestesia per la quale avevo firmato il consenso informato.
Al risveglio, a causa dell'ansia e dello stress ho firmato le dimissioni quasi subito avendo bisogno di uscire da lì per attacco di panico e senso di oppressione e frustrazione. Alle mie domande non sono state date risposte chiare, in seguito.
Confidavo molto nel risolvere la cosa in maniera meno impattante possibile in quanto privatamente mi era stata prospettata la possibilità dell'intervento ambulatoriale in modalità See&Treat, ma non potendo permettermelo credevo si trattasse di una concreta possibilità anche nel pubblico.
Ad ogni modo l'anestesia non mi ha causato effetti fisici avversi anzi dopo 10 minuti mi ero già autonomamente vestita e avevo bevuto acqua per cercare sollievo.
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dopo
Utente
Utente
Oltretutto mi era stata caldamente consigliata sensazione anche per l'isteroscopia diagnostica,prospettata come un esame dolorosissimo.
Rifiutai, e l'esame fu praticamente quasi impercettibile. Forse ho una strana conformità io o una soglia del dolore/fastidio molto alta.
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dopo
Utente
Utente
Gent.mo dott, mi permetto di postare un aggiornamento. Nella mia ricerca di informazioni, la scorsa settimana ho contattato vari ospedali in altre regioni per capire l'iter anestesiologico relativo a questo intervento,trasmettendo anche il referto dell'isteroscopia diagnostica. Due mi hanno risposto che in casi come il mio si propone istroscopia See&Treat che si riesce a fare nel 90% dei casi evitando così di sottoporre il paziente ad anestesia generale non priva di rischi.
Sono molto confusa. Forse ogni regione segue protocolli diversi? A distanza di mesi non ho ricevuto spiegazioni dall'ospedale che mi ha operata che mi liquida e che ha fatto con il mio corpo ciò che ha ritenuto senza il mio consenso e senza informarmi, purtroppo questa cosa mi ha profondamente segnata anche se così non dovrebbe essere e non so come uscirne.
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
Guardi, mi spiace che questa cosa le abbia provocato uno stress cosi forte. Io credo che non avendo subito alcun danno e avendo portato a termine la procedura senza ulteriori problemi ciò dovrebbe esserle di conforto per non avere ulteriori problemi legati all'ansia. Certamente se in futuro dovesse avere altre necessità credo che opterà per altre strutture. Diciamo che più che protocolli regionali sì utilizzano procedure convenzionali secondo linee guida scientifiche. Se avesse fatto una isteroscopia operativa nei miei due ospedali (di regioni diverse) dove io ho lavorato sarebbe stata addormentata. Solo le isteroscopie diagnostiche vengono fatte in ambulatorio e non prevedono la presenza di un Anestesista.
Cordiali saluti.

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Dott. Stelio ALVINO

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