Fibrillazione atriale

Buongiorno, sono stato operato circa 35 anni fa' di plastica della valvola mitralica.
Ogni anno faccio regolarmente controlli e la situazione è stata sempre ben compensata anche se convivo con extrasistoli benigne verificate tante volte con holter.
Oggi al controllo annuale il mio cardiologo con enorme sorpresa mi diagnostica una fibrillazione atriale praticamente asintomatica e con una frequenza di battiti di 85.
Mi ha prescritto anticoagulante Xarelto da 20 mg.
e solo dopo due settimane dovrò incominciare antiaritmico Almarytm da 100 mg.
Volevo gentilmente chiedere dei chiarimenti che mi ha sollecitato il mio medico curante.
È giusto iniziare la terapia solo tra 15 giorni dopo anticoagulante e non subito?
Lo Xarelto non andrebbe associato a cardioaspirina a dosi più basse?
E poi volevo chiedere se si dovesse regolarizzare il battito con antiaritmico, sono condannato a prendere per sempre anticoagulante?
Esiste uno strumento da tenere a casa per verificare se i battiti fuori posto sono dovuti a extrasistoli o fibrillazione?
Grazie per la pazienza e gentilezza
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.6k 3.6k 3
è corretto tentare una cardioversiome farmacologica od elettricaca dopo almeno due settimane di anticoagulaziine.
Questo serve ad essere certi che all interno non si siano fermati trombi a causa della f.a.

se dovessero riuscire a farle,ritornare un normale,ritmo è possibile che possa sospendere l anticoagulante dopo qualche mese,:ma questo dipende molto dalle dimensioni dell atrio sinistro e del,ventricolo sinistro

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso