Fastidio generale petto e braccia con tachicardia

Gentili Dottori,
Sono una ragazza di 19 anni, da sempre sportiva anche se per motivi scolastici da un anno vivo una vita più sedentaria, non fumo, anche se in passato ho provato qualche sigaretta, e sono normopeso (56kgx1, 69cm).

Non sono mai stata ipocondriaca, anzi, il mondo della medicina mi affascina e proprio da quest’anno sono iscritta alla facoltà di Medicina e Chirurgia.
Tuttavia tendo ad essere apprensiva, precisa in ciò che faccio e tendenzialmente ansiosa.
A giugno ho sostenuto gli esami di maturità e ho passato poi tutta l’estate a studiare per il test di ingresso a medicina, e l’intero mese di settembre coi nervi tesi nell’attesa dei risultati.
Premetto che durante gli anni mi sono sottoposta regolarmente a visite sportive, con ECG a riposo e sotto sforzo, tutte negative, quando ero più piccola ho anche eseguito un ecocardio durante una visita da uno specialista che non ha riscontrato nulla se non un banale (come definito da lui) soffio, che negli anni sarebbe dovuto sparire.

Il tutto è iniziato a metà novembre, dopo aver bevuto l’aperitivo alcolico, feci una rampa di scale ed ebbi la sensazione di tachicardia e palpitazioni, durata per poco più di due minuti, non ci feci caso più di tanto.
La sera seguente ero a casa e ripensai a ciò che mi era successo, in quel momento mi sembró di sentire una fitta al petto e cominciai letteralmente a tremare per la paura, paura irrazionale di avere un infarto o di morire in quel momento, la tachicardia ovviamente ricominció, non riuscivo a pensare lucidamente e le braccia e i piedi erano come informicolati, anche se la fitta al petto era svanita.
La sensazione di ansia e angoscia dura per poco più di mezz’ora e poi svanisce insieme ai tremori.
La sera dopo mi trovavo col mio ragazzo e pensando a ciò che mi era successo, le sensazioni ricominciarono, questa volta più forti, tanto che sentii anche un fastidio al petto e al braccio sinistro, ero in iper ventilazione e tremavo, così il mio ragazzo mi porta in ps, mi fanno ECG ed esami del sangue, tutto assolutamente nella norma, mi dicono che si è trattato di attacco di panico e mi consigliano di ridurre l’ansia.
Da quel momento quando mi alzo dal letto, o mi giro di scatto, sento palpitazioni per qualche minuto, gli attacchi di panico si sono intensificati, sento come se i nervi dei polsi e delle braccia fossero sempre tesi e le dita si informicolano per qualche minuto, avverto intermittenti dolori alla schiena e pungiglioni al torace, ma quasi sempre e solo quando sono agitata, la pressione si mantiene intorno a 120/80 anche se ho spesso battiti accelerati.
Premetto che ho già prenotato visita cardiologica, ma questi sintomi, spesso lievi, a volte meno, vanno e vengono da più di un mese e vivo in uno stato di ansia perenne.

C’è possibilità che si tratti del cuore?
O è semplicemente una condizione da imputare allo stress?

Grazie in anticipo, cordiali saluti
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Sono banali attacchi di panico che a mio avviso vanno curati dato che le riducono la qualità di vita

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta veloce, ha ragione sugli attacchi di panico.
Un’ultima domanda: anche gli episodi di palpitazioni e tachicardia sporadici, soprattutto dopo alcuni sforzi sono da attribuire al periodo ansioso?
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
esattamente

la saluto

cecchini
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la disponibilità, buona serata