Ragadi ed escrescenze
Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 25 anni, omosessuale.
Da qualche anno soffro di ragadi anali, anche se non mi hanno mai creato grandi disturbi: niente dolori durante la defecazione, la pulizia e la penetrazione. Solo a volte prurito e le "classiche" macchioline di sangue vivo sulla carta igenica.
Da quando ho le ragadi uso detergenti intimi topici (Anonet), creme con zinco e lubrificanti (durante la penetrazione).
Ultimamente però ho notato, mentre mi lavavo, delle piccole escrescenze nella zona anale, dove vi sono le ragadi e dove in precedenza ho sofferto di herpes genitale (io sapevo che non lasciava segni dopo la guarigione).
Tali escrescenze non rusultano "piene" al tatto, o dure: sembra della pelle "appesa". Non mi creano nessun dolore o fastidio, ne toccandole, ne defecando o durante la fase di pulizia, ne infine durante la penetrazione.
Le piccole perdite di sangue continuano sempre con la frequenza di un tempo (1-2 volte a settimana).
Cosa potrebbero essere tali escrescenze?
Quando ebbi per la prima volta l'herpes mi feci visitare da un venerologo (più di un anno fa), che mi disse solo che avevo la pelle della zona perianale molto secca e, ovviamente cosa fare per l'herpes e visitandomi non notò nient'altro. Ai tempi non avevo le escrescenze su descritte.
Potrebbero essere segni lasciati dall'herpes? O le ragadi "ingrossate"?
Sono una persona ansiosa e spero non si tratti di altro....
Durante la penetrazione, a lungo andare, potrei avere problemi?
Concludo dicendovi che ho già prenotato una visita specialistica presso il mio medico curante, il quale però mi ha prescritto al posto di una visita proctologica, una di chirurgia generale (non sò perchè).
Cosa ne pensate? Dovrei rivolgermi direttamente ad un proctologo?
Grazie fin da subito a chiunque mi rispondera!
Da qualche anno soffro di ragadi anali, anche se non mi hanno mai creato grandi disturbi: niente dolori durante la defecazione, la pulizia e la penetrazione. Solo a volte prurito e le "classiche" macchioline di sangue vivo sulla carta igenica.
Da quando ho le ragadi uso detergenti intimi topici (Anonet), creme con zinco e lubrificanti (durante la penetrazione).
Ultimamente però ho notato, mentre mi lavavo, delle piccole escrescenze nella zona anale, dove vi sono le ragadi e dove in precedenza ho sofferto di herpes genitale (io sapevo che non lasciava segni dopo la guarigione).
Tali escrescenze non rusultano "piene" al tatto, o dure: sembra della pelle "appesa". Non mi creano nessun dolore o fastidio, ne toccandole, ne defecando o durante la fase di pulizia, ne infine durante la penetrazione.
Le piccole perdite di sangue continuano sempre con la frequenza di un tempo (1-2 volte a settimana).
Cosa potrebbero essere tali escrescenze?
Quando ebbi per la prima volta l'herpes mi feci visitare da un venerologo (più di un anno fa), che mi disse solo che avevo la pelle della zona perianale molto secca e, ovviamente cosa fare per l'herpes e visitandomi non notò nient'altro. Ai tempi non avevo le escrescenze su descritte.
Potrebbero essere segni lasciati dall'herpes? O le ragadi "ingrossate"?
Sono una persona ansiosa e spero non si tratti di altro....
Durante la penetrazione, a lungo andare, potrei avere problemi?
Concludo dicendovi che ho già prenotato una visita specialistica presso il mio medico curante, il quale però mi ha prescritto al posto di una visita proctologica, una di chirurgia generale (non sò perchè).
Cosa ne pensate? Dovrei rivolgermi direttamente ad un proctologo?
Grazie fin da subito a chiunque mi rispondera!
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Il suo Medico non ha sbagliato: infatti non esiste la Specializzazione in proctologia. Generalmente si definisce proctologo un Medico (per lo piu' proprio Specialista in Chirurgia) che ha dedicato parte della propria attivita' a corsi, studi ed esperienze in questo particolare settore della Chirurgia stessa.
Per quanto concerne il suo problema penso che le ipotesi realistiche siano prevalentemente due: vecchie marische emorroidarie oppure, visto anche l'anamnesi che lei racconta, condilomi anali. Ovviamente non posso escludere altre patologie senza averla visitata personalmente, ma e' chiaro che soltanto la visita diretta, che del resto ha gia' programmato, potra' risolverle il dubbio.
Cordiali saluti
Per quanto concerne il suo problema penso che le ipotesi realistiche siano prevalentemente due: vecchie marische emorroidarie oppure, visto anche l'anamnesi che lei racconta, condilomi anali. Ovviamente non posso escludere altre patologie senza averla visitata personalmente, ma e' chiaro che soltanto la visita diretta, che del resto ha gia' programmato, potra' risolverle il dubbio.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Utente
Gentile Dott. Spina, grazie per la risposta e la precisazione riguardo la figura del proctologo.
Vorrei chiederle alcune cose circa i condilomi anali. Ho letto che sono delle lesioni tumorali benigne, trasmesse principalmente per via sessuale, causate da virus del tipo Papillomavirus. Non le nascondo la mia preoccupazione.
Le fornisco alcune informazioni per capire se è possibile escludere (la conferma l'avro sempre durante la visita) tale diagnosi: da oltre 4 anni sono in una coppia stabile e monogoma, ne io ne il mio compagno siamo HIV positivi. Il mio parter non ha mai avuto nessuna malattia venerea e nelle zone genitali non è rintracciabile nulla di anomalo (lesioni o verruche). Per trasmettermi i condilomi immagino li avrebbe dovuti avere anche lui? Li avrei visti?
L'unica malattia venerea che ho preso è stata appunto l'herpes, trasmessami dal mio compagno (che non lo presentava, fra l'altro, nelle zone genitali).
Infine non ho notato diffusione e aumento di queste escrescente, che si presentano di colore roseo e non biancastro.
Vorrei chiederle alcune cose circa i condilomi anali. Ho letto che sono delle lesioni tumorali benigne, trasmesse principalmente per via sessuale, causate da virus del tipo Papillomavirus. Non le nascondo la mia preoccupazione.
Le fornisco alcune informazioni per capire se è possibile escludere (la conferma l'avro sempre durante la visita) tale diagnosi: da oltre 4 anni sono in una coppia stabile e monogoma, ne io ne il mio compagno siamo HIV positivi. Il mio parter non ha mai avuto nessuna malattia venerea e nelle zone genitali non è rintracciabile nulla di anomalo (lesioni o verruche). Per trasmettermi i condilomi immagino li avrebbe dovuti avere anche lui? Li avrei visti?
L'unica malattia venerea che ho preso è stata appunto l'herpes, trasmessami dal mio compagno (che non lo presentava, fra l'altro, nelle zone genitali).
Infine non ho notato diffusione e aumento di queste escrescente, che si presentano di colore roseo e non biancastro.
[#3]
Lei ha gia' letto molte cose sui condilomi, tutte sostanzialmente corrette. Aggiungo soltanto che quello che racconta potrebbe far ben sperare di non aver contratto questa malattia: la certezza pero' ce l'avra' soltanto a seguito della visita medica.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Buongiorno a tutti. Oggi ho effettuato la visita proctologica per i problemi precedentemente descritti. Questa la diagnosi: condilomi acuminati ano-perianali e del canale anale. Si consiglia diatermocoagulazione dei condilomi con laser CO2 in anestesia locale.
Vorrei sapere cosa ne pensate e porvi alcune domande: dovrei fare altri esami per capire quale ceppo di HPV ho? Se si, quali esami sono (ho cercato in giro ma non ci ho capito molto)?
Il proctologo mi ha detto che anche il mio compagno dovrebbe farsi visitare, ma esattamente quali esami dovrebbe effettuare?
Dopo l'intervento so che il virus non è completamente debellato e che i condilomi potrebbero ritornare. Al di la di questo, dato che il mio ragazzo mi ha contaggiato, come si fa per non riprendere il virus? Ho letto che l'uso del preservativo serve a poco ed è discutibile nelle coppie di "lunga data" e monogame come la mia. Cosa fare?
Scusate per le tante domande, sono un pò preoccupato.
Grazie a chiunque vorrà rispondere.
Vorrei sapere cosa ne pensate e porvi alcune domande: dovrei fare altri esami per capire quale ceppo di HPV ho? Se si, quali esami sono (ho cercato in giro ma non ci ho capito molto)?
Il proctologo mi ha detto che anche il mio compagno dovrebbe farsi visitare, ma esattamente quali esami dovrebbe effettuare?
Dopo l'intervento so che il virus non è completamente debellato e che i condilomi potrebbero ritornare. Al di la di questo, dato che il mio ragazzo mi ha contaggiato, come si fa per non riprendere il virus? Ho letto che l'uso del preservativo serve a poco ed è discutibile nelle coppie di "lunga data" e monogame come la mia. Cosa fare?
Scusate per le tante domande, sono un pò preoccupato.
Grazie a chiunque vorrà rispondere.
[#5]
Quello che scrive e' sostanzialmente corretto, anche riguardo la modalita' di contagio. I condilomi infatti possono trasmettersi anche per semplice sfregamento: non e' dunque necessario un rapporto completo; ed e' quindi questo il motivo per cui l'utilizzo del preservativo non mette al riparo dai relativi rischi di trasmissione. Le recidive purtroppo sono sempre possibili, ma intanto e' fondamentale che diagnosi e trattamento vengano eseguiti, se necessario, per entrambi i partner; altrimenti si rischia che l'asportazione fatta soltanto ad uno dei due risulti praticamente inutile.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#7]
Per proteggersi dal contagio bisogna evitare contatti con persone infette o comunque che non si conoscono, e ovviamente avviare all'eventuale bonifica anche il partner abituale.
L'HPV si presenta sotto forma di ceppi diversi: alcuni hanno bassa probabilita' di trasformarsi in un tumore maligno, altri hanno probabilita' piu' alte: questi ultimi sono i cosiddetti ceppi 16 e 18.
Cordiali saluti
L'HPV si presenta sotto forma di ceppi diversi: alcuni hanno bassa probabilita' di trasformarsi in un tumore maligno, altri hanno probabilita' piu' alte: questi ultimi sono i cosiddetti ceppi 16 e 18.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 9.8k visite dal 01/04/2010.
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