Diverticolosi e dolori persistenti fianco sx

Buongiorno.A distanza di un mese circa (vd.consulto del 2 Maggio 2012 ) richiedo nuove delucidazioni.
Riassumo:
-Da Settembre 2011 frequenti episodi di colite regrediti nel giro di 3-4 mesi.
-Colonscopia effettuatail 16-12-2011 con esito:"Esame condotto fino al cieco con incanulamento della valvola ileo ciecale e visualizzazone dell'ileo terminale.
La mucosa di tutti i tratti esplorati è indenne.
Al sigma si segnala la presenza di PLURIMI INIZIALI DIVERTICOLI con dolore alla progressione.
Austratura conservata e pareti elastiche.
Conclusioni diagnostiche:DIVERTICOLOSI DEL SIGMA.
Esami sangue, urine e feci ok , nessun rilievo flogistico nè infezioni o sangue occulto
-A metà Gennaio 2012 operazione ernia inguinale con successiva accentuazione di dolore al quadr inferiore addome SX spesso irradiato al fianco e nella parte posteriore E TUTTORA PRESENTE OGNI GIORNO CON ALTI E BASSI.
Metà Marzo 2012 visita proctologica con diagnosi di lieve proctite ed emorroidi di 2 grado curata con topster.
Consigliata cura con pentacol e psyllium per due mesi...i dolori persistono.
Feci:durante la giornata vado in bagno 3-4 volte...feci inizialmente a pallini dure, poi normali e poi molli e "umide" (quando prendo psillyum sono gelatinose ma mi ha detto che in qs caso è normale)..spesso leggera presenza di muco.Noto che tra le feci normali molli compaiono a volte piccoli pallini di feci dure che mi dicono possibili sedimentazioni di feci nei diverticoli...
Bevo molto,mangio fibre e faccio sport, non bevo e non fumo...
Non ho mai avuto episodi di sangue vivo nelle feci e sembra non essercene come "occulto".
Ripetuti esami sangue e urine un mese poco piu fa e sono OK.
Reni ok.
Consigliato da gastroenterologo periodo di anti infiammatori di 10 giorni risultato inefficace...
La Rx addominale non ha evidenziato anomalie, idem gli esami del sangue e urine.
Il gastroenterologo ha cosi refertato:
Addome piano, trattabile, scarsamente dolente al fianco sinistro, peristalsi presente, organi ipocondriaci in sede.
Si consiglia terapia con antispastici all'occorrenza-Eventuale controllo ecografico se persistenza della sintomatologia.
Ma quale ecografia devo fare?Addominale o intestinale e nel caso che differenza c'è?
Sarebbe opportuno rifare una COLONSCOPIA a distanza di 5 mesi e mezzo?Caso mai VIRTUALE?O E' DA PAZZI?
Non so cosa pensare.Le ho provate tutte, la fitta a sx permane seppur mangio, ho appetito,vado in bagno senza avere stitichezza (seppur feci alterate), mai avuto febbre, l'addome appare regolare e senza "flemmone"..pero' il dolore piu' o meno sordo rimane QUOTIDIANAMENTE.
Addirittura il gastroenterologo minimizza tutto, non lo associa ai diverticoli in sè ma probabilmente a un po' di restringimento della zona diverticolare (sigma) o a dolore post operaz d'ernia.(come una trazione).possibile che influisca in una zona molto piu' su dell'addome?
Che devo fare a questo punto?Rifaccio tutto o altro?GRAZIE
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Gentile utente,

non vedo necessità di ripetere la colonscopia convenzionale o virtuale. Non saprei dirle l'indicazione dell'ecografia. Per quanto concerne i sintomi, probabilmente alla diverticolosi si associa anche una forma di colon irritabile nella sua forma spastica che potrebbe trarre dei benefici dagli antispastici. Ridurrei la frutta e la verdura in quanto potrebbero accentuare la produzione di gas intestinale, mentre troverei utile continuare con lo psyllium per ammorbidire le feci ed eventualmente da aggiungere del simeticone dopo i pasti per ridurre l'eventuale meteorismo associato.

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile signore,
riassumo la sua domanda finale:
<<Addirittura il gastroenterologo minimizza tutto, non lo associa ai diverticoli in sè ma probabilmente a un po' di restringimento della zona diverticolare (sigma) o a dolore post operaz d'ernia.(come una trazione).possibile che influisca in una zona molto piu' su dell'addome?>>

Pur con i limiti della distanza, personalmente penso che sia proprio il sigma diverticolare a crearle dolore al fianco sinistro.
Le chiedo:
quale il sospetto alla base della richiesta di ecografia?

Cordialmente

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
Grazie a entrambi per la cortese risposta.
Ho avuto la fortuna di conferire nel precedente post con il Dott.Quatraro che si è rivelato gentile e puntuale.Come su indicazione mi sono fatto risentire e,purtroppo, per un ulteriore consiglio in quanto i sintomi non regrediscono.
Visto che rifare la colonscopia sarebbe quindi inutile allo stato attuale vorrei precisare che in merito all'ecografia non mi è stato specificato quale tipo di ecografia...percio' non saprei dire.
Di conseguenza chiedo proprio a voi esperti in materia una eventuale delucidazione in merito visto che gli esami sangue ,urine ecc sono negativi, non sono stati evidenziati segni clinici "strani"da palpazione addome, non ho febbre....ovvio che la cosa non puo' essere psicosomatica perchè comunque una diagnosi è stata fatta dopo colonscopia.
Percio' dovrei solo capire se non è utile ripetere l'esame di colonscopia, dovrei approfondire tramite qualche altro esame?.
In merito alla risposta del Dott.Quatraro se si tratta proprio il sigma diverticolare a creare il problema, che terapia consiglierebbe allora in qs caso?
Cosa rivelerebbe un' ecografia addominale eventualmente di ulteriore e sarebbe veramente utile per il mio problema??
Esiste qualche altro tipo di ecografia nel caso??o TAC o altro??Citavo l'ecografia intestinale perchè ho letto qualcosa in merito ma non mi sono molto chiare le idee in tal senso...
Grazie ancora e attendo eventualia ltri chiarimenti
[#4]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile signore,
i diverticoli purtroppo sono fonte di svariati problemi per l'alvo.

La terapia si avvale di antisettici come la Rifaximina, oltre che fermenti lattici, simeticone (per ridurre la distensione gassosa) ed altri presidi frutto di terapie "personalizzate" (ad es. macrogol in occasione di stipsi, etc.).
Di questo presidi non trovo traccia nel suo consulto: li ha presi?

La Mesalazina che lei ha utilizzato è utile in caso di flogosi diverticolare, ma non nel mantenimento.

Cordialmente
[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
No, non ho assunto nulla di quanto indicatomi se non la mesalazina (pentacol) ma senza risultati a riprova, penso da profano in materia, che probabilmente (si evince anche dagli esami sangue ecc) che non dovrei avere un problema di infiammazione quanto di indolenzimento piu' o meno forte (la colonscopia parla di "dolore al transito") dovuto a un fatto di pressione o dilatazione o restringimento della zona diverticolare..questo io non lo so...ascolto i sintomi, riferisco e sento quello che mi si dice da chi ne capisce ovviamente.
Per il meteorismo uso il carbone vegetale, per rendere soffici le feci il psyllium in bustine e ho assunto in due mesi 3 confezioni di enterolactis plus 9 (60 compresse ora ho smesso da qualche giorno e non so se devo proseguire o se posso creare danni per sovradosaggio)..ho assunto anche del lexil che mi ha piu' che altro stordito..di positivo posso dire che si' le feci sono inizialmente un po' dure a palline (piccole palline che compaiono anche sporadicamente anche nelle successive feci piu' normali diciamo..e chemi diceva in precedenza che potrebbero essere quelle provenienti e ristagnate nei diverticoli..) ma che tuttavia non soffro di stitichezza (stipsi) e vado in bagno senza sforzo..
Dovrei assumere RIFAXIMINA e simeticone??
Di cosa si tratta?
In ogni caso desumo che altri esami clinici o diagnostici sono superflui, cioè che la diagnosi è stata fatta e occorre solo trovare una combinazione giusta..
Potreste proporne una eventualmente?Grazie .
[#6]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Credo che cicli di Rifaximina siano un caposaldo della terapia,
oltre a tutto quello che le ho riferito in replica #4
e che è nel bagaglio di ogni gastroenterologo.

Cordialmente
[#7]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Gentile utente, le devo una risposta.


Ha già eseguito una colonscopia recente che ha rilevato una diverticolosi del sigma per cui non ha necessità di ulteriori accertamenti. In particolar modo non c'è alcun razionale eseguire una nuova colonscopia (che nella diverticolosi potrebbe anche essere rischiosa !).

Al di fuori degli episodi di diverticolite acuta non ci sono schemi terapeutici che siano stati oggetti di studio a lungo termine per cui non può essere fornirta con certezza alcuna terapia risolutiva per la sintomatologia o per prevenire gli episodi di diverticolite. Vengono comunque utilizzati antibiotici non assorbibili (rifaximina), farmaci antiiinfiammatori (mesalazina), probiotici e fibre solubili (psyllogel). Dosi e durata dovranno essere stabiliti di volta in volta dal gastroenterologo.

E' utile mantenere un alvo regolare e ridurre il meteorismo ( i suggerimenti le sono stati già dati nei precedenti consulti).

Utili, in presenza di sintomatologia dolorosa, dei farmaci antispastici.

In una discreta percentuale di casi alla diverticolosi si associa un colon irritabile e ciò rende più variegata la sintomatologia.

Da quanto detto potrà arguire che non è facile curare definitivamente una diverticolosi (trattandosi di un'alterazione anatomica a cui si aggiungono disturbi funzionali ), ma è possibile con l'aiuto di un gastroenterologo controllare almeno i sintomi. Nè è possibile prevenire le complicanze della diverticolosi.

Per completezza della mia risposta le invio il link di un articolo sui diverticoli dove troverà ulteriori chiarimenti ai suoi quesiti:

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/776-i-diverticoli-del-colon.html


Cordialmente













[#8]
dopo
Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
Grazie per la risposta a entrambi, veramente.
A questo punto io continuero' con l'attività sportiva, l'assunzione di alimenti con fibre evitando cio' che possa causare fenomeni di meteorismo, quindi alimentazione corretta (in ogni caso non ho mai "pasticciato" in tal senso), assunzione di molta acqua e psyllium.
Sull'argomento frutta e verdura rimango spiazzato in quanto ne assumo abbastanza e vorrei sapere in che termini vanno ridotte le dosi (per esempio, ipotizzo 2 mele al giorno piu' una banana e un po' di insalata o verdura cotta ogni due o tre giorni tanto per capirci...)
Una domanda:faccio bene a mangiare 4-5 fette biscottate integrali e un panino integrale al giorno?
La pasta e il riso integrale vanno bene?
A proposito del psyllium vorrei sapere se ha controindicazioni a lungo andare o se è innocuo essendo una pianta (io assumo per la precisione bustine PLANTALAX una al giorno da ormai due mesi..).
Per quanto riguarda la RIFAXIMINA ne parlero' con il gastroenterologo...
In tal senso chiedo se debba essere prescritto dal medico curante o meno, di solito per quanto tempo bisogna assumerlo e se ha controindicazioni.
Si diceva che è un antisettico..cioè ANTIBIOTICO?o altro?
In ultimo cosa ne pensate dello SPASMOMEN o del LEXIL nel mio caso?
Ci sono alternative con prodotti omeopatici o naturali?..esempio tisana al finocchio per il meteorismo o carbone vegetale...quale affidabilità hanno?
Grazie di tutto ancora e attendo le vs cortesi risposte, caso mai vi interpellero' nuovamente per ulteriori chiarimenti.
[#9]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Qualche precisazione.

Innanzi tutto una differenza va fatta fra i cibi in base alla loro possibilità di determinare meteorismo:

1 Cibi normoflatogeni
Carne,pesce, pollame; verdure ( esclusi : cavolo e brassicacee ); Cereali ( escluso il pane ); Uova , cioccolato amaro; Noci e nocciole; Melone e acqua;

2 Cibi moderatamente flatogeni
Mele , pere , agrumi; Prodotti di pasticceria; Patate , pane , cereali integrali; Melanzane

3 Cibi altamente flatogeni
Latte e derivati ricchi in lattosio; Cipolle , carote , brassicacee ( cavolo , cavolfiore , rapa , verza ); Frutta ( escluso quella al punto 2 ); Legumi; Uva passa , dolcificanti artificiali: Cibi grassi , creme; Acque e bibite gassate , panna montata.

E' preferibile consumare la frutta lontano dai pasti per non priolungare ulteriormente la digestione. Ovviamente dipende dal tipo di frutta e anche dalla quantità: una mela o dell'ananas a fine pasto favoriscono la digestione.

Le fibre di psyllium non hanno controindicazioni anche se presi per lungo tempo. La rifaximina è l'antibiotico (impropriamente definito come "disinfettante" intestinale) di riferimento.

OK per gli antispastici o antispastici/sedativi che ha menzionato.


A sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento.


Cordialmente



[#10]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Ad ulteriore conforto le fornisco alcune informazioni.

Nella profilassi (= prevenire nuovi episodi) della diverticolite si utilizzano antibiotici non assorbibili => Rifaximina.

Nella fase acuta della malattia, però, si utilizzano antibiotici sistemici che, in quanto assorbiti dall'organismo, hanno tuttavia degli effetti collaterali come la DISBIOSI (alterazione della flora batterica "buona")
.
Le fibre (psillio, crusca... ) prevengono sia la formazione dei diverticoli sia la loro infiammazione, l'assunzione va accompagnata ad un'abbondante assunzione di liquidi (acqua non gassata).
Sono quindi utili sia per prevenire la diverticolosi, sia per evitare che questa si trasformi in diverticolite.

E' importante consumare soprattutto fibre insolubili contenute in alcuni vegetali e nei cereali integrali.
La fibra insolubile assorbe infatti grosse quantità di acqua aumentando il volume delle feci e rendendole poltacee, più morbide ed abbondanti.

Attenzione ad alimenti come kiwi, pomodoro e cocomero che potrebbero dare dei problemi a causa dell'accumularsi dei loro semi nei diverticoli.

Attenzione all'abuso di fermenti che talvolta potenziano ulteriormente la flora batterica del colon favorendo la sua risalita nell'intestino tenue e causando sintomi come meteorismo, flatulenza, diarrea e stitichezza.

Evitare l'uso di lassativi.
Consumare un'abbondante colazione.
Aumentare il movimento fisico (jogging, camminate a passo veloce, cyclette ecc.).

Cordialmente
[#11]
dopo
Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
Buongiorno.
Ho parlato con il mio medico curante sull'eventualità di assumere il normix.Mi ha detto che si fa se c'è infiammazione dei diverticoli e percio' mi ha indicato di fare prima una ECOGRAFIA ADDOMINALE, che in realtà avevo fatto già a fine Novembre 2011.
Ho chiamato due centri diagnostici, ho spiegato la faccenda quando mi hanno detto il motivo e sono rimasti perplessi...parlavano di ECOGRAFIA ANSE INTESTINALI..hanno detto di accertarmi bene prima.
Domando a voi che siete specialisti in materia:
E' giusto fare ECOGRAFIA ADDOMINALE? E' la denominazione giusta?
Effettivamente rileva questo problema oppure è limitante?
Io ho sentito parlare di ECOGRAFIA DELLE ANSE INTESTINALI oppure tramite ECO ADDOMINALE si puo' vedere tutto compreso problematiche inerenti i diverticoli quali processi infiammatori in corso.
Per me è importante saperlo con certezza perchè dovrei prenotare privatamente visti i tempi lunghi di attesa.
Potreste cortesemente spiegarmi cosa rileva un ECO ADDOMINALE?
Nel caso non fosse cosi potreste dirmi con precisione che tipo di richiesta devo fare, cioè la denominazione corretta di questa richiesta di ecografia??
Grazie mille per la gentilezza.
[#12]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Egregio,

l'ecografia può avere significato nella diverticolosi complicata in quanto mette in evidenza l processo infiammatorio come un ispessimento della parete, mentre ha poco valore nella fase non acuta.

L'ecografia delle anse intestinali è richiesta nel sospetto di un processo infiammatorio a carico dell'ileo ( Crohn, ec.). E questo non è il suo caso.



Cordialmente

[#13]
dopo
Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
Grazie per la risposta.
Tuttavia a questo punto sono un po' perplesso nel senso che da palpazione addome da parte del gastroenterologo che mi ha visitato circa un mese fa che non ha riscontrato a suo dire il cosiddetto "flemmone" nè segnali clinici evidenti di anomalie se non ovviamente una leggera dolenzia, che lui non ritiene allarmante...,premendo sul fianco sx (, da conseguente accertamento tramite esame del sangue che non hanno rilevato segni flogistici in corso (VES,PCR ,emocromo..), urine ok,assenza di febbre,nausea,vomito o perdita di peso..,considerando anche che la colonscopia risale a cinque mesi fa e l'ecografia addome a fine novembre 2011, mi domando quale esame di ulteriore approfondimento occorerrebbe fare??
Desumo allo stato attuale nessuno salvo ripetere tra qualche mese a discrezione del gastroenterologo un'eventuale colonscopia virtuale forse??
Sto abbozzando delle supposizioni da profano ovviamente...
Chiedo lumi in merito.
Due domande:
1)Gli antispastici quali spasmomen o lexil curano solo il sintomo o hanno un benefcio anche per la CURA del mio problema, cioè regolarizzano la normale funzionalità e ,quindi, con il tempo "calmano" lo "scombussolamento" funzionale del mio colon?
2)Ho letto nel sito che la dieta per diverticolosi è diversa da quella per la diverticolite, direi l'esatto contrario..
Nel mio caso si puo' parlare di diverticolosi con presenza di dolore o di principio di diverticolite?
E' proprio questo il punto focale, nel senso che nel primo caso continuerei con la dieta ricca di fibre mentre nel secondo dovrei cambiare modalità..
Potrebbe chiarirmi questo?GrAZIE
Fatto sta che questo dolore continuo a al quadrante inferiore sx addome mi sta condizionando non poco la vita pur cercando di non pensarci e attenendomi ai consigli e alle cure..
Spero che la situazione migliori anche perchè penso sia sotto controllo e quindi non peggiorabile (mi auguro..)
La/Vi ringrazio per il supporto e mi scuso se risulto ripetitivo e noioso ma vi rendete bene conto che quando si è in certe situazioni è dura e un chiarimento da parte vostra è sempre di conforto.
Concludo ponendovi un quesito cruciale:
PREMESSO TUTTO CIO' DETTO E FATTO AL MIO POSTO ATTUALMENTE COSA FARESTE??
Grazie per la disponibilità .Continuerò a "tormentarvi" con i miei quesiti all'occorrenza.
Attendo sua cortese risposta
[#14]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Premesso che sull'ecografia convengo con quanto dice il collega Cosentino,
rimango perplesso nel sentire
<<gastroenterologo che mi ha visitato circa un mese fa che non ha riscontrato a suo dire il cosiddetto "flemmone" >>,
flemmone è una parola grossa!

Quello che farei,
è racchiuso nella replica #10,
e penso che possa essere adeguato al suo caso.

Cordialmente
[#15]
dopo
Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
Grazie per la risposta.
Un chiarimento:il gastroenterologo mi ha detto che non ha riscontrato zona molto molle all'addome che in casi di diverticolite acuta diciamo "pesante" è sicuramente riscontrabile e aggravandosi diventa "flemmone"...io ovviamente mi spiego magari un po' male ma penso che il senso è quello, cioè l 'addome è regolare e non da segni clinici sospetti di diverticolite in corso in sostanza, fatto salvo che il dolore internamente lo riscontro e cosi' pure una dolenzia premendo forte nella zona dolente ma che non ritiene "preoccupante" visto il quadro clinico generale.
Per quanto riguarda l'alimentazione deduco che devo continuare con assunzione quotidiana di fibre, evitare cibi che formano molto gas e continuare a bere molta acqua (ne assumo 2/3 l. al giorno escluso frutta e il resto..)
Per l'attività sportiva per me è di norma per cui no problem.

Rimane solo il dubbio se devo o meno assumere o meno allo stato attuale l'antibiotico NORMIX (rifaximina) visto che la mia è DIVERTICOLOSI probabilmente associata a colon irritabile che mi crea disturbi sintomatici di carattere funzionale (spero di non essermi espresso malissimo..) e NON DIVERTICOLITE vera e propria, quindi non essendoci infiammazione dei diverticoli varrà la pena farne uso??
L'uso di Normix quindi è preventivo o va fatto se c'è infiammazione diverticolare riscontrata clinicamente e in corso?
Ripongo inoltre anche la domanda sugli antispastici:hanno solo effetto sulla sintomatologia o se presi quotidianamente per un certo periodo ripristinano l'equilibrio sulla motilità del colon?(fermo restando l'attenersi a tutto il resto riguardante alimentazione,acqua., movimento, ecc.)
Per esempio se prendo una capsula di LEXIL al giorno lo faccio per un certo peridoo o all'occorrenza, cioè al riacutizzarsi del dolore?
In sostanza, meglio assumerne meno possibile di farmaci o in qs momento è meglio non sottovalutare questo aspetto?Grazie mille
[#16]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Guardi,
se dovessimo aspettare un flemmone
[dispersione di pus o essudato purulento non circoscritta, che si forma per un processo di suppurazione (infezione) all'interno di un tessuto o un organo]
non staremmo qui a parlarne perchè sarebbe una grave urgenza chirurgica.
La diverticolite è qualcosa che (per fortuna) avviene prima!
Obiettivamente non è semplicissimo far diagnosi differenziale.

Questo è il motivo per cui non il consulto on-line, ma un gastroenterologo "sul campo" deve gestiire la situazione.
Con lui vanno concordate iniziative terapeutiche del momento, occasionali o croniche e relativa posologia.

Quel che è certo è che è raccomandata la profilassi (= prevenire nuovi episodi) della diverticolite,
pertanto si utilizzano antibiotici non assorbibili => Rifaximina.

Cordialmente
[#17]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Gentile utente,

è difficile per noi andare oltre ai consigli dati e riportati sopra. La decisione finale (profilassi, dieta, ecc.) spetta al medico che ha la possibilità di visitarla, mettere una mano sul suo addome e comprendere realmente lo stato attuale della situazione. Mi auguro, comunque, che i nostri suggerimenti le possano ugualmente essere stati di aiuto.

Un cordiale saluto

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