Post operatorio complesso

Gentili Dottori, vi espongo il mio problema.
Ho subito un mese fa un intervento chirurgico con asportazione di tre polipi, emorroidi di II grado, alcuni noduli e mucosa rettale prolassata nel retto. L’intervento è stato chiaramente delicato ed il decorso post operatorio piuttosto disagevole. Questa la terapia farmacologica: da subito e sino al 15° giorno ho assunto Dicloreum in capsule e praticato iniezioni di Dicloreum in fiale in presenza di dolore acuto e persistente; fino al primo controllo (che si terrà a Dicembre) Echiven cps.; sino al 22° giorno Erbe Veravis light alla sera.
Da subito e fino al 15° giorno ho avvertito fortissimi dolori alla defecazione e persistenti sino alla sera.

Solo dall’11° giorno dall’intervento sino ad oggi (35°giorno) ho iniziato ad evacuare a più riprese, prevalentemente nella prima parte della giornata, con forte urgenza defecatoria ed emettendo feci di consistenza lievemente differente. Accuso ancora del dolore, ma solo alla defecazione, ed emetto discrete quantità di liquido giallastro, presumibilmente muco, e piccolissime quantità di sangue. A volte, avverto soltanto uno stimolo “finto defecatorio” con deiezione di semplice muco. Un po’ preoccupata ho informato il chirurgo che, allarmato per la presenza a distanza di un mese dall’operazione dei sintomi descritti, specie di dolore, secrezioni mucose ed ematiche, mi ha visitato, temendo un’infezione. Alla visita (quattro giorni fa) non ha ravvisato alcuna infezione ma semmai un’anomalia: le tre ferite interne lasciate aperte non si erano ancora cicatrizzate e apparivano piuttosto maltrattate. Queste, secondo il chirurgo, sono la causa del dolore e del muco e forse la conseguenza delle ripetute defecazioni giornaliere. A detta del chirurgo il mio è stato ed è un decorso post operatorio complicato ed eccezionale. Mi ha prescritto una terapia farmacologica per una settimana che dovrebbe agevolare la cicatrizzazione: Pentacol 500 gel; Diprosone unguento; Desmomycin crema.
Da adesso attenderò una settimana perché la terapia faccia effetto e poi richiamerò il chirurgo aggiornandolo; confesso di non aver molto chiare le spiegazioni del chirurgo e nell’attesa, sono in pensiero, vorrei essere rassicurata.

Vi chiedo: dalle informazioni date riscontrate anomalie? Ed in particolare il bisogno impellente di evacuare, l’emissione di feci a più riprese, le emissioni di muco, il dolore e non ultima la non cicatrizzazione delle ferite sono segni di anomalia? In che modo sono correlati fra loro, cosa ha causato cosa, intendo? E inoltre possono le Erbe Veravis light (prese sino a dieci giorni fa) od un regime alimentare particolarmente ricco di fibre aver condizionato la funzione intestinale a tal punto da rallentare una piena guarigione?


Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
E' possibile, è un quadro raro ma possibile. Seguirei le indicazioni del suo proctologo. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dr. Favara la ringrazio ancora per aver risposto. Mi faccia capire, per favore. Ciò che per lei è "raro ma possibile" è che le ferite siano, a distanza di un mese, ancora aperte, o cos'altro? Ed ancora mi chiedo quale sia stata la causa di un decorso post operatorio di questo tipo. Sono disorientata perché ho seguito alla lettera tutte le indicazioni datemi dal chirurgo ed ho assunto condotte ragionevoli per tutto il periodo.
Ammetto di essere preoccupata.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Esatto, sia i sintomi e sia la causa, ovvero le ferite aperte. Non tutti i pazienti sono uguali, puo' essere.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottor Favara, mi è ormai chiaro che, pur essendo raro, il mio caso non le suggerisce alcun sospetto o preoccupazione proprio perché possibile ("può essere" lei dice). Ma il fatto che sia possibile, ma raro, non mi rincuora.
Pensa davvero che non dovrei temere per una completa guarigione, indipendentemente da questo decorso un po' tortuoso?

Grazie.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ribadendo le preoccupazioni precedenti, mi auguro che qualcuno vi presti attenzione.

Vorrei, inoltre, avere un parere su un fatto. Due giorni fa ho manifestato dolori alla vagina, forti dolori addominali (in particolare nel quadrante inferiore destro) che si irradiavano nella regione lombare e intensa nausea. Corsa al Pronto Soccorso e dopo le analisi del sangue e delle urine (nelle quali hanno riscontrato tracce di sangue ed un tappeto di cristalli di ossalato di calcio) i medici hanno sospettato una cistite od una colica renale da renella (così l’hanno chiamata).

-Vi chiedo: possono queste patologie, se corretta è la diagnosi, avere a che fare con l’intervento chirurgico?

-È probabile che i sintomi (forte dolore addominali, dolore alla vagina e forte nausea) interessino eventuali infezioni della regione rettale, considerate le ferite aperte?


Grazie a chi di voi vorrà rispondere alle mie richieste.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.7k 361 4
Gentile Utente
La sintomatologia riferita, che l' ha condotta in PS, è quella della colica renale, tale sintomatologia non è da collegare con il pregresso intervento chirurgico e con il ritardo della cicatrizzazione delle ferite anali e prianali.
Cordiali saluti

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottor D'Oriano la ringrazio per la sua rapida risposta.
Riguardo al mio ultimo quesito terrò presente il suo parere e mi indirizzerò verso uno specialista e provvederò alle indagini opportune.
Non volendo troppo approfittare del suo tempo, vorrei un suo giudizio sul quadro clinico da me descritto nelle precedenti repliche.

Grazie.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.7k 361 4
Come le scriveva il collega Favara: non sempre i tempi di guarigione, anche avendo rispettato tutti le indicazioni, sono identici nei pazienti.
Le ferite nella regione anale e perianale possono andare incontro, per la particolare sede, a ritardi di cicatrizzazione.
In merito alla defecazione(il bisogno impellente di evacuare, l’emissione di feci a più riprese, le emissioni di muco, il dolore) questi sono sintomi che spesso accompagnano il decorso operatorio di interventi della zona rettoanale.
[#9]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dottor D'Oriano le sono grata per la chiarezza.

Vorrà dire che sopporterò questi disagi conseguenti all'intervento, per il tempo necessario. Rivolgo a lei la stessa domanda che feci al Dottor Favara, rimasta senza risposta. Devo sperare in una piena guarigione, nonostante il decorso operatorio sia stato ed è tortuoso e sarà, come è evidente, più lento? In altre parole, la mancata cicatrizzazione delle ferite potrebbe condizionare la buona riuscita dell'intervento, comprensiva di tutte le incognite?

Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Certo, no non credo proprio. Prego.
[#11]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dottor Favara grazie delle rassicurazioni.
Ringrazio il Dottor Favara ed il Dottor D'Oriano per il loro tempo dedicatomi, riservandomi la possibilità di ricorrere ancora a voi, in caso di dubbi.

Cordiali Saluti
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