Anche lui sospetta che vi sia una ragade

Buongiorno. Tre settimane fa ho iniziato a notare delle perdite di sangue rosso vivo durante la defecazione. Inizialmente ho sottovalutato il fenomeno perché ciò mi capitava cono una discreta frequenza (forse una volta ogni 2-3 mesi) e nel giro di due giorni passava tutto. In passato ho sofferto di emorroidi e attribuivo a esse il problema. Stavolta però il sanguinamento non è cessato subito, anzi, dopo neanche una settimana è comparso un fortissimo dolore (come se la pelle venisse lacerata da un coltello). Anche questo sintomo non mi era nuovo (spesso accompagnava quelle perdite di sangue) e ho assunto delle emortrofine e del proctosil. Dopo tre giorni, non avendo ottenuto alcun beneficio, sono andato dal medico il quale mi ha prescritto Daflon e una pomata a base di lidocaina e Nifedipina (la quale mi bruciava assai). Dopo altri 4 giorni sono andato in Pronto Soccorso e il medico ha appurato la presenza di emorroidi esterne ma ha sospettato che vi fosse una ragade. Non ha potuto procedere con l'ispezione anale per via del forte dolore. Ha incrementato la dose di Daflon, mi ha dato un'altra crema a base di lidocaina e prescritto una visita proctologica che ho eseguito a distanza di quattro giorni, avantieri. In realtà anche stavolta il forte dolore ha impedito al medico di visitarmi. Ho provato a resistere, gli ho chiesto di ripetere la visita ma il dolore è stato ancora più forte e ha rinviato la visita alla settimana prossima. Anche lui sospetta che vi sia una ragade. Inizialmente attribuivo il dolore alle emorroidi (che nel frattempo sono sparite) visto che era localizzato sullo stesso lato delle stesse. Ora che sicuramente non sono loro a causarmi fastidio, continuo ad avvertire un forte dolore sullo stesso lato. Se riesco a non andare di corpo la sera trascorro una notte semitranquilla ma al mattino, dopo la defecazione, inizio a non stare bene e avverto dolore anche fino a otto ore dopo, nonostante prenda un antidolorifico. Nel frattempo sto seguendo una dieta ricchissima di fibre e le feci sono morbide, spesso quasi liquide, ma ciò non diminuisce il dolore. Volevo sapere se:
1) se continuo ad avvertire un fortissimo dolore durante la visita, quale altra strada si può percorrere per valutare il mio problema? I medici dicono che non va fatta alcuna sedazione.
2) Viste le precedenti perdite di sangue ho il sospetto (sulla base di quanto letto in rete, non da letteratura medica) che gli episodi di sanguinamento fossero ascrivibili a ragadi cicatrizzate velocemente ma localizzate nello stesso punto e che ora la lacerazione sia più spinta. In tal caso ho possibilità di guarire seguendo una dieta ricca di fibre e assumendo la pomata a base di Lidocaina e Nifedipina? Oppure sarebbe necessario l'intervento chirurgico? Quest'ultimo comporta dei tempi di recupero lunghi e/o associati a dolore?
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra attenzione.
Cordiali saluti,
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
La sintomatologia riferita è quella della ragade anale acuta o cronica.
In alcuni casi la fissurazione , che raggiunge il margine anocutaneo, è visibile alla sola ispezione divaricando appena le pliche anocutanee.
La terapia della ragade è chirurgica, ma non prima di aver tentato di portarla a guarigione con terapia medica e dilatativa.
Dopo la chirurgia si assiste ad un rapido miglioramento della sintomatologia dolorosa, che scomparirà del tutto a cicatrizzazione completata(3/4 settimane).
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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