Differenza tra prolasso mucoso del retto e tra prolasso muco emorroidario
Salve, vorrei chiedere qual è la differenza tra un prolasso mucoso del retto e tra prolasso muco emorroidario.
Illustrola mia situazione proctologica:
(età 30 anni) Da circa 5 anni soffro di emorroidi talvolta sanguinolente, aggravatasi con comparsa di prolasso al momento della defecazione che facevo rientrare manualmente (non con il dito ma "introflettendo" i glutei).
Non avevo dolori o fastidi di alcun tipo.
Per sistemare la situazione mi sottopongo nell'anno 2018 e successivamente nel 2019 a 2 trattamenti sclerosanti che hanno dato delle migliorie nelle fasi iniziali ma ricomparsa sistematica del prolasso a circa 1 mese e mezzo dalle sclerosanti in entrambi i casi.
Rassegnata a convivere con il problema non ho più fatto nulla fino a che nell'ottobre 2021 avverto pesantezza anale e bruciore durante la defecazione.
Utilizzo daflon 500 e pentacol 500 gel rettale per 1 settimana e riscontro leggera miglioria.
A novembre comparsa di febbre a causa di una sospetta influenza gastrointestinale con episodi di dissentieria.
Ho preso tachipirina e prolife 10.
Passata l'influenza ho avuto episodi di stipsi e in una di queste circostanze ho fatto un forte sforzo tale da non riuscire più a far rientrare il mio prolasso.
Dopo qualche ora riesco con le dita a farlo rientrare.
Opto subito per una visita proctologica con specialista che effettua videoproctoscopia fino a 15 cm, diagnosi: sindrome del colon irritabile, prolasso mucoso del retto, patologia emorroidaria di II grado.
Dilatazione dei plessi emorroidari che tendono ad occupare il canale anale, orifizio esterno con piccole marische.
Terapia: dieta, due cps colis mezz'ora prima di pranzo e cena, una pasticca di idracol 100 e nostip complex con mezzo litro d'acqua.
Il dottore mi ha parlato di prolassectomia ma non mi ha spiegato con che tecnica.
Dato che sono contrariata dal sottopormi ad interventi che prevedono l'utilizzo di suturatrici meccaniche provo a sentire un altro consulto da un chirurgo generale che individua anche una ragade e mi consiglia prima di fare altri accertamenti in quanto a lui dopo ispezione rettale sembra vi sia solo un prolasso muco emorroidario.
Mi consiglia di effettuare colonscopia per la presenza di muco nelle feci e mi prescrive (oltre alla terapia di fitofarmaci già indicata dall'altro specialista) THD fleben 1000 e levorag metà mattina e metà la sera.
Essendo una persona ansiosa e preoccupata dall'eventualità di cistocele, prolasso uterino, ecc.
, effettuo una visita ginecologica dalla quale però non si evince nulla di preoccupante.
Ho avuto in questo tempo trascorso delle leggerissime migliorie per quanto concerne l'aspetto delle feci e la quantità, visto che prima il timore di andare in bagno mi bloccava del tutto ed il bruciore della ragade.
Vado di corpo una volta al giorno la mattina, non prendo più NoStip se non saltuariamente, seguo dieta.
Mi chiedo la differenza tra questi due tipi di prolasso ed eventuali interventi consigliati senza suturatrice meccanica
Illustrola mia situazione proctologica:
(età 30 anni) Da circa 5 anni soffro di emorroidi talvolta sanguinolente, aggravatasi con comparsa di prolasso al momento della defecazione che facevo rientrare manualmente (non con il dito ma "introflettendo" i glutei).
Non avevo dolori o fastidi di alcun tipo.
Per sistemare la situazione mi sottopongo nell'anno 2018 e successivamente nel 2019 a 2 trattamenti sclerosanti che hanno dato delle migliorie nelle fasi iniziali ma ricomparsa sistematica del prolasso a circa 1 mese e mezzo dalle sclerosanti in entrambi i casi.
Rassegnata a convivere con il problema non ho più fatto nulla fino a che nell'ottobre 2021 avverto pesantezza anale e bruciore durante la defecazione.
Utilizzo daflon 500 e pentacol 500 gel rettale per 1 settimana e riscontro leggera miglioria.
A novembre comparsa di febbre a causa di una sospetta influenza gastrointestinale con episodi di dissentieria.
Ho preso tachipirina e prolife 10.
Passata l'influenza ho avuto episodi di stipsi e in una di queste circostanze ho fatto un forte sforzo tale da non riuscire più a far rientrare il mio prolasso.
Dopo qualche ora riesco con le dita a farlo rientrare.
Opto subito per una visita proctologica con specialista che effettua videoproctoscopia fino a 15 cm, diagnosi: sindrome del colon irritabile, prolasso mucoso del retto, patologia emorroidaria di II grado.
Dilatazione dei plessi emorroidari che tendono ad occupare il canale anale, orifizio esterno con piccole marische.
Terapia: dieta, due cps colis mezz'ora prima di pranzo e cena, una pasticca di idracol 100 e nostip complex con mezzo litro d'acqua.
Il dottore mi ha parlato di prolassectomia ma non mi ha spiegato con che tecnica.
Dato che sono contrariata dal sottopormi ad interventi che prevedono l'utilizzo di suturatrici meccaniche provo a sentire un altro consulto da un chirurgo generale che individua anche una ragade e mi consiglia prima di fare altri accertamenti in quanto a lui dopo ispezione rettale sembra vi sia solo un prolasso muco emorroidario.
Mi consiglia di effettuare colonscopia per la presenza di muco nelle feci e mi prescrive (oltre alla terapia di fitofarmaci già indicata dall'altro specialista) THD fleben 1000 e levorag metà mattina e metà la sera.
Essendo una persona ansiosa e preoccupata dall'eventualità di cistocele, prolasso uterino, ecc.
, effettuo una visita ginecologica dalla quale però non si evince nulla di preoccupante.
Ho avuto in questo tempo trascorso delle leggerissime migliorie per quanto concerne l'aspetto delle feci e la quantità, visto che prima il timore di andare in bagno mi bloccava del tutto ed il bruciore della ragade.
Vado di corpo una volta al giorno la mattina, non prendo più NoStip se non saltuariamente, seguo dieta.
Mi chiedo la differenza tra questi due tipi di prolasso ed eventuali interventi consigliati senza suturatrice meccanica
[#1]
Il prolasso mucoso del retto si riferisce alla sola parete mucosa rettale, questo prolasso può essere interno, quando non fuoriesce dall' ano.
Il prolasso muco emorroidario indica anche la fuoriuscita, oltre della mucosa rettale, delle emorroidi. Da quello che descrive lei ha un prolasso muco emorridario di terzo grado( emorroidi che prolassano ed hanno bisogno di essere riposizionate manualmente)
Per il quale, oltre alle prolasectomie che prevedono l' uso di suturatrici meccaniche, possono essere eseguiti interventi di mucopessia senza punti metallici (ThD, ERODE, etc.)
Cordiali saluti.
Il prolasso muco emorroidario indica anche la fuoriuscita, oltre della mucosa rettale, delle emorroidi. Da quello che descrive lei ha un prolasso muco emorridario di terzo grado( emorroidi che prolassano ed hanno bisogno di essere riposizionate manualmente)
Per il quale, oltre alle prolasectomie che prevedono l' uso di suturatrici meccaniche, possono essere eseguiti interventi di mucopessia senza punti metallici (ThD, ERODE, etc.)
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Grazie per le informazioni e per la celerità. Posso chiedere anche se la colonoscopia è l'esame più idoneo per avere una corretta diagnosi? Dato che per me è essenziale curare anche la sindrome del colon irritabile da cui verosimilmente scaturiscono le mie problematiche proctologiche. O sarebbe indicato meglio effettuare altri esami? Tipo defecografia, rettoscopia, anoscopia,ecc
[#3]
Utente
In merito alla mia situazione, nonostante l'utilizzo di questi fitofarmaci e del levorag, ad oltre un mese dall'utilizzo, riscontro ancora bruciore (anche se più lieve) durante la defecazione e a sommariamente anche la pesantezze a livello anale. Si tratta sempre della ragade o dipende sempre dal prolasso? Mi scuso per le numerose domande ma ho molte perplessità leggendo i casi di recidive
[#4]
La colpnscopia servirà ad escludere patologie infiammatorie e neoformazioni del colonretto.
La proctoscopia è più
che sufficiente per lo studio del prolasso rettale e della malattia emorroidaria.
La sintomatologia riferite potrebbe essere legata ad entrambe le patologie.
A distanza non ho elementi per poterle dire altro.
Solo con una visita diretta sarà possibile rispondere con chiarezza ai suoi quesiti e ad indicarle l' idoneo intervento per risolverli.
La possibilità di recidive, come già successo dopo sclerosanti, nasce da una inadeguato trattamento.
Prego.
La proctoscopia è più
che sufficiente per lo studio del prolasso rettale e della malattia emorroidaria.
La sintomatologia riferite potrebbe essere legata ad entrambe le patologie.
A distanza non ho elementi per poterle dire altro.
Solo con una visita diretta sarà possibile rispondere con chiarezza ai suoi quesiti e ad indicarle l' idoneo intervento per risolverli.
La possibilità di recidive, come già successo dopo sclerosanti, nasce da una inadeguato trattamento.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#5]
Utente
La ringrazio Dottore, è stato davvero molto esaustivo. Procederò con questi esami per accertarmi della diagnosi (dato che tutti i medici consultati sono molto straniti dalla diagnosi in assenza di gravidanze o altre patologie). Con la speranza di porre fine a questo calvario con un adeguato trattamento.
Cordiali saluti e ancora grazie
Cordiali saluti e ancora grazie
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.9k visite dal 25/01/2022.
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