Prostatiti, minzione frequente, gocciolamento e calore/bruciore al glande, emorroidi interne

Buongiorno, ho 36 anni e da anni soffro di prostatiti croniche (riscontrabili anche in ecografia).

Ho effettuato qualche mese fa (29/09/2021) uretrocistoscopia con strumento flessibile con il seguente esito:

- uretra anteriore regolare caratterizzata, nel tratto distale da mucosa di aspetto iperemico.
Il tratto prostatico è sede di due piccoli lobi di aspetto non ostruente.
Vescica di normali capacità con osti uretrali in sede e di aspetto regolare.
Collo vescicale minimamente rilevato con mucosa iperemica.
Mucosa vescicale esente da neoformazioni su tutti gli ambiti.
Si esegue ecografia vescicale per stima RPM: 65 ml-Prostata di 16 g - PSA 0, 9 ng/ml

Ho effettuato anche esame urodinamico invasivo (27/10/2021) con il seguente esito:
- Residuo pre-cistomanometrico nullo.
Durante la fase di riempimento non si evidenziano onde di iperattività detrusoriale né funghe di liquido alle manovre da stress.
Si segnala progressivo incremento della pressione detrusoriale fino ad un massimo di 24 cmH2O.
Vescica di normale sensibilità, capacità e compliance lievemente ridotta.

-La fase di svuotamento avviene in modo completo, con RPM nullo e con sviluppo di valori di flusso lievemente inferiori per l'età.
Elevata pressione detrusoriale e scarso utilizzo del torchio addominale".


Fatti questi esami ho già avuto alcuni colloqui con urologi.
Nell'ultima visita, a dicembre 2021, il residuo era addirittura pari a 114cc.
Mi era stato prescritto Dolvedol 600 e Urorec 8 mg.
Devo dire che per entrambe le soluzioni vi è stato un minimo beneficio (con l'effetto, per Urorec di una diminuzione totale di sperma).


Detto tutto questo, ad oggi, non so cosa fare.
Cerco sempre eccellenza per analizzare il mio caso ma ho anche molto terrore di quello che potrei avere o cosa potrebbe avvenire nel tempo perché la sintomatologia si allieva ma resta sempre la stessa:
- gocciolamento post minzione;
- eccessiva frequenza nella minzione (soprattutto dopo aver bevuto al mattino qualche bicchiere in più di acqua) con uno svuotamento mai completo che ne richiede uno successivo vicino nel tempo;
- calore e bruciore al glande in alcuni momenti post minzione.


Ho fatto anche una visita proctologica, visto che in contemporanea era iniziato un fortissimo prurito del perineo (che avviene sempre quando infiammazione/cistite è in corso) e mi sono state riscontrate anche 3 emorroidi interne (trattata - ma non curata del tutto con Rectogesic pomata da quasi 1 mese).

C'è da dire che mentre vengo da qualche anno con una vera alterazione metabolica (abuso di lassativi, diuretici, alcool) nelle ultime settimane ho eliminato tutto proprio per vedere se ci sia un miglioramento ma la sintomatologia resta.
Aggiungo che sono una persona sicuramente ansiosa.


Vi ringrazio per il contributo che sicuramente potrete fornirmi.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
La silodosina (Urorec ed altri) riduce od azzera l'emissione di liquido seminale all'eiaculazione per il noto meccanismo dell'eiaculazione retrograda poiché il collo vescicale rimane aperto o comunque rilassato. Questo è d'altronde l'effeto desiderato per facilitare la minzione. Si tratta ovviamente di un effetto completamete reversibile.
I riflessi sulle basse vie urinarie di problemi dell'ultimo tratto dell'intestino sono frequantissimi e ben noti.
L'ansia è un eccelnte amlificator di tuttte le sensazioni sgradevoli, in particlare quelle provenienti dalla sfera uro-genitale.
Con questi presupposti ed i disturbi che ci riferisce, la sua condizione di prostatite cronica è assai facilmente definibile.
Noi a distanza e nell'impossibiltà di un riscontro diretto non possiamo dire molto sulla sua situazione, ci permettiamo solo di affermare che:
- gli antibiotici sono perlopiù inefficaci e talora controproducenti, andando ad indurre squilibri nella flora batterica intestinale;
- gli integratori alimentari sono perlopiù mirati ai disturbi urinari da ingrossamento prostatico benigno dell'età matura, la loro efficacia nella prostatite giovanile è assolutamente variabile ed imprevedibile;
- talora brevi cicli di veri anti-infiammatori riescono a garantire un certo sollievo;
- assoluta importanza hanno le attenzioni dirette allo stile di vita, nei suoi vari aspetti (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessale) che devono essere tutti indirizzati alla massima regolarità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore.

Cosa intende, se posso, con "cicli di veri anti-infiammatori"? Ce ne sono alcuni specifici che per il mio caso potrebbe suggerire?

Una cosa che non mi è chiara è se un quadro espresso dalle risultanze diagnostiche poteva giustificare una frequenza della minzione così forte e/o se ci siano degli ulteriori esami che dei quali si possa tener conto per avere un quadro ancora più completo.

E, altra, cosa se - eventualmente - l'unica soluzione sarebbe l'intervento nonostante l'età.

Grazie mille anticipatamente.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Noi non possiamo consigliare farmaci specifici, questo è compito dei Colleghi che la seguono diettamente.
Diremmo che dal punto di vista diagnostico non vi sia molto altro da fare.
Non pensiamo che alla sua età lei debba essere candidato ad un intervento.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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