Duplicità pielo-ureterale completa

Buongiorno, sono una ragazza di 30 anni che da circa un anno soffre di frequenti infezioni urinarie con febbre alta (5 in un anno).
Prima di questo periodo ho una avuto una pielonefrite 6 anni fa e qualche episodio di cistite da bimba, ma molto sporadico.

Dopo tantissimi esami e cure, attualmente sono seguita da un'urologa che mi ha prescritto una TAC con liquido di contrasto che riporta quanto segue.


"Reni in sede, nei limiti per dimensioni, morfologia e spessore parenchimale; appena percettibile cisti corticale semplice di circa 3 millimetri evidente al terzo medio del rene di sinistra.

Regolare e simmetrica la concentrazione e l'eliminazione renale del mezzo di contrasto, d'ambo i lati.

A destra evidente duplicità pielo - ureterale completa.

Normoconformate le vie escretrici urinarie di sinistra.

Non dilatazione delle vie escretrici urinarie, per il resto, né calcificazioni litiasiche nel contesto.

Vena porta ed aorta addominale regolari.

Esiste vena renale sn retroaortica accessoria.

Strutture del piccolo bacino regolari.

Non versamento endoperitoneale né linfoadenomegalie.
"

Dovrò anche eseguire una cistografia per valutare la presenza di reflusso e poi ovviamente tornerò dal medico che mi sta seguendo.

Nel frattempo volevo chiedere se la duplicità pielo-ureterale possa crearmi dei problemi con il tempo e quali potrebbero essere le strategie di intervento.

Inoltre se dovessi avere figli potrei trasmettergli questa malformazione?

Le analisi del sangue di creatinina, uricemia e azotemia sono dentro ai valori di riferimento.


Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
È abbastanza tipico che nella duplicità pielo uretrale completa (cosiddetto doppio distretto ) con due ureteri che sboccano separatamente in vescica, l’uretere che sbocca più in alto dreni l’urina prodotta dalla parte inferiore del rene ed è più soggetto a manifestare un reflusso di urina, in particolare durante la minzione, dalla vescica verso il rene. Questa alterazione congenita anatomica e funzionale è talmente caratteristica che in urologia porta anche la definizione precisa di Legge di Weigert-Meyers . Il reflusso dalla vescica verso l’uretere ed il rene, in particolare nella donna, predispone al manifestarsi di pielonefriti febbrili. La cistografia retrograda in programma serve proprio a definire meglio questa condizione. Se venisse confermata, potrebbero sussistere le indicazioni a correggere questo reflusso, almeno in prima battuta per via endoscopica con la parziale occlusione dello sbocco ureterale beante per mezzo di infiltazione sottomucosa di apposite sostanze volumizzanati.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. L'intervento è invasivo? È risolutivo nel tempo o sono possibili recidive?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
L'intervento endoscopico, qualora fosse ritenuto necessario, è minimamente invasivo e dovrebbe essere risolutivo per un lungo periodo (molti anni).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it