Dubbi su terapia riabilitativa del pavimento pelvico

Salve gentili Dottori,
chiedo nuovamente un consulto in quanto continuano i miei problemi.

Tutto ebbe inizio in un periodo di fortissimo stress con una ostinata ragade anale anteriore nel 2021, protratta per 5 mesi e che sono riuscito a curare alla fine con Dilatan Levorag e Antrolin (e tantissima pazienza...).
Dopo numerose visite proctologiche, il medico ha riscontrato la guarigione della ragade e nessuna altra patologia degna di nota se non delle emorroidi non patologiche di I/II grado.

Nonostante questo nel corso del 2022 fino ad oggi, continuo ad avere fastidi e problemi: evacuazioni che portano spesso a fissurazioni anali simil ragade con piccole presenze di sangue e annessi fastidi, nel senso che molto frequentemente anche con feci di consistenza normale, mi procuro piccoli tagliettini visibili appena all'interno dell'ano allargando bene le natiche.
Ho cominciato a controllare l'alimentazione (in realtà sono arrivato a perdere 12 kg per paura di mangiare qualcosa che mi potesse creare problemi...) sperando di far guarire la zona e liberarmi del problema, in quanto soffro di Colon irritabile e alternare diarrea a stipsi non giovava alla mucosa anale, ottenendo qualche piccolo miglioramento.

Persistono inoltre dolori di tipo trafittivo in momenti anche lontani dalle evacuazioni, come punture di un attimo all'interno dell'ano ma molto fastidiose e frequenti, che peggiorano da seduto e migliorano in piedi o da steso.

A questo punto rivolgendomi ad un altro proctologo, mi viene confermato il colon irritabile e a livello ano rettale una iperemia e disepitelizzazione della mucosa anale.
Faccio ennesima terapia con applicazione di pasta all'ossido di zinco per 2 mesi e consigli alimentari, e la mucosa anale ne ottiene beneficio facendo sparire per un po di tempo le fissurazioni, ma NON le fitte durante la giornata.

Mi viene prescritta una manometria anorettale:
"tono sfinteriale nella norma in relazione all'età con spike di contrattura isolato, contrazione nella norma per intensità diminuito per durata, rilasciamento del complesso sfinteriale e del pubo rettale diminuito con iniziale contrazione paradossa come nella sindrome del pubo rettale.
Utile riabilitazione del pavimento pelvico.
"

A questo punto due proctologi differenti propendono per la riabilitazione del pavimento pelvico, in assenza di altre patologie visibili, se non i taglietti che mi procuro frequentemente e le fitte (queste ultime presenti anche in periodi in cui non avevo le fissurazioni)
Per cui vi chiedo:
- E' plausibile che una disfunzione al pubo rettale possa essere la causa di frequenti fissurazioni della mucosa anale?

- E' plausibile che sempre la disfunzione, possa anche essere causa dei dolori trafittivi intermittenti (magari perchè irrita qualche nervo?
)
- La riabilitazione è appropriata per la mia situazione e potrebbe essere finalmente la strada giusta?


Aggiungo: faccio fatica da un annetto e mezzo circa (mi pare) a trattenere lo stimolo dell'urina.
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Ha eseguito una colonscopia ed escluso un morbo di Crohn?

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottor Favara, la ringrazio molto per il suo commento e le rispondo :
non ho mai eseguito una colonscopia in quanto i diversi proctologi che mi hanno visitato nel corso di due anni non lo hanno ritenuto mai necessario, anzi, non me l'hanno mai neanche nominato.
Comunque il proctologo che mi segue attualmente è anche gastroenterologo, e ha rilevato Colon irritabile a livello intestinale ma non altro (eseguendo anche videoproctoscopia in tre visite che si sono intervallate a distanza di circa 2 mesi una dall'altra, per quanto questa non riguardi l'intestino "alto" ma il retto/ano).

Se può essere utile, credo che i Dottori lo abbiano escluso per mancanza di dolori addominali, diarree frequenti o febbre , sintomi che non ho mai avuto. Invece ho sempre indicato di fare spesso fatica durante le evacuazioni, anche con feci morbide, come se durante la defecazione aumentasse la pressione anale allo stimolo, con la conseguenza di avvertire l'ano come se non si rilasciasse come dovrebbe durante l'evacuazione.

Questi taglietti si presentano sempre nel versante anteriore dell'ano, spesso proprio a ore 12 al centro ( dove tra l'altro ebbi la prima ragade "seria"). Al momento ho un piccolo taglietto visibile se allargo bene l'ano anche dall'esterno, situato in mezzo alle pieghe anteriori della mucosa dell'orifizio anale, giusto 2-3 mm internamente forse anche meno. Non mi provoca dolore durante il movimento intestinale, solo qualche piccola traccia di sangue e fastidio, il problema è che persiste gia da 4 giorni ed è l'ennesima volta che questo accade... ho perso il conto delle volte da due anni a questa parte .
La prima ragade realmente dolorosa e notevolmente sanguinante per 5 mesi, era a ore 12, qualche mm più interna di questi taglietti attuali, ma più estesa... ma ciò che ne rimane ora è solo la sua cicatrice che mi è stata fatta notare durante le visite, con annessa piccola marisca.

Il problema è che queste defecazioni un po difficoltose capitano frequentemente anche con feci morbide, e mi ritrovo a curare ciclicamente queste fissurazioni superficiali della mucosa. Inoltre , a questo problema si aggiungono fitte intermittenti durante la giornata, anali, anche in periodi in cui non ho fissurazioni e quando la mucosa è ok.

La diagnosi che mi è stata fatta è derivante dall'esito della manometria alla quale siamo giunti dopo tante visite, di disfunzione pelvica in merito al pubo-rettale e sfinteri, che da quel che ho capito porterebbe a questa costipazione funzionale ( e fissurazioni ) , e che le fitte intermittenti quotidiane derivino da questa tensione e disfunzione, che si è generata come "pregresso stress della regione " come viene riportato in un altra riga del referto della manometria che ho omesso in precedenza. Assumo anche Nevridol (acido lipoico) in quanto il medico dice che a causa della situazione "cronica" , potrebbe esserci una irritazione del pudendo , che potrebbe essere la causa delle fitte intermittenti.
Insomma una situazione "complessa" che sto cercando di risolvere davvero in tutti i modi.

Vorrei capire se questa diagnosi ha senso e capire se sono finalmente sulla strada giusta, perchè non riesco ad uscire da questo loop
[#3]
dopo
Utente
Utente
Riporto gli esiti delle ultime tre visite in sequenza :

10.02.2023:
Ispezione anale : dermatite perianale e anite

E.R: Facile introduzione del dito che non evoca dolore. Non si palpano masse alla GAR e in ampolla dove la mucosa è liscia e scorrevole. La digitopressione del TP evoca dolore a sinistra. buono il tono di chiusura. Il dito fuoriesce pulito

Videoproctoscopia:

L'esame è stato condotto con la visione fino a 15 cm senza incontrare ostacoli. Presenza in ampolla di feci e muco; la mucosa è rosea e ben distensibile ma fragile al contatto. A livello della giunzione anorettale si osserva una lieve dilatazione dei plessi emorroidari. Il canale anale si presenta iperemico e con numerose disepitelizzazioni. L'orifizio esterno appare normale ma con una cute iperemica.

Conlusioni :

Colon irritabile, anite e dermatite perianale, lesioni ragadiformi.

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A questo punto faccio 2 mesi di pasta all'ossido di zinco tre volte al giorno, e seguo consigli alimentari, notando benefici evidenti man mano che continuavo l'applicazione. Per alcuni mesi nessuna fissurazione, solo fitte anali che peggiorano da seduto e migliorano in piedi fino a sparire da steso.
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20.04.2023:

Persistono dolori trafittivi del canale anale che non hanno avuto un sostanziale miglioramento.
E.O. Addome: piano trattabile, dolorabilità fossa iliaca sinistra. Organi in ordine, Blumberg, Mcburneym Murphy negativi. Timpanismo enterocolico regolare. Peristalsi presente e valida.
E.d.R.: Facile introduzione del dito che non evoca dolore. Non si palpano masse alla GAR e in ampolla dove la mucosa è liscia e scorrevole. LA digitopressione dei TP del pudendo evoca dolore a sinistra. Buono il tono di chiusura. Il dito fuoriesce pulito
Videoproctoscopia: Presenza in ampolla di feci; la mucosa è rosea e ben distensibile . Normale il canale anale, L'orifizio esterno appare normale

A questo punto continua con ossido di zinco, consigli alimentari, e si aggiunge Nevridol


16.6.2023

riferisce persistenza di sintomi anche se si sono ridotti di frequenza e intensità.
E.O Addome :
piano, trattabile, assenza di dolorabilità. Organi interni in ordine, Blumberg, Mcburney, Murphy negativi. Timpanismo regolare. Peristalsi presente e valida.
E.d.R:
Facile introduzione del dito. Non si presentano masse alla GAR, mucosa liscia e scorrevole. La digitropressione dei tp evoca lieve dolore a sinistra, buono tono di chiusra , il dito fuoriesce puilito
VIdeoproctoscopia:
presenza in ampolla di feci; la mucosa è rosea e ben distensibile. Normale la giunzione anorettale. Normale il canale anale , Normale L'orifizio esterno.
Conlusioni :
esame normale

A questo punto, faccio manometria con l'esito che ho riportato nel primo messaggio, e mi viene indicata la riabilitazione come terapia. Purtroppo non ho potuto ancora iniziare il percorso per motivi personali e vorrei farlo a breve, il problema è che dopo qualche mese di pace a livello di fissurazioni ( dopo l'utilizzo di ossido di zinco per alcuni mesi) sono diventate nuovamente frequenti queste fissurazioni, che vorrei far guarire prima di intraprendere la riabilitazione.

Vorrei un vostro cortese parare sulla mia situazione e la diagnosi e l'indicazione per la riabilitazione, sperando di essere sulla giusta strada.
Inoltre, per la cicatrizzazione della fissurazione c'è di meglio dell'ossido di zinco ? Non mi pare di avvertire ipertono sfinteriale ( del quale ho presente la sensazione avendola avuta per diversi mesi)
[#4]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Ho capito
Si ha senso
Farei la colonscopia
Prego

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottor Favara, farò presente al Dottore l'opzione della colonscopia per capire se possa essere utile da eseguire nel mio caso
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