Associabili a reflusso

Gentili dottori,
avrei gentilmente bisogno di un vostro parere.
Tutto è iniziato con una nausea fortissima dovuto a un pranzo fuori abbondante, ma senza vomito.
Da quel giorno ho incominciato ad avvertire un fastidio allo stomaco come una sensazione di disordine e mal di testa post pranzo. Il mio dottore mi ha prescritto peridon prima dei pasti per due settimane senza risultato.
Da ciò lo stomaco è migliorato ( grazie anche a una dieta regolare che seguo tutt’oggi), ma ho incominciato ad avvertire un senso di irritazione in gola, muco retro nasale e fastidio a deglutire come se la gola fosse gonfia e non andasse giù la saliva. Sensazioni che si presentano dal primo pomeriggio, difficilmente la mattina e mai la notte. Ho spesso rigurgiti, ma mai acidi e nemmeno alcun tipo di bruciore allo stomaco.
Il mio medico mi ha detto di continuare con il peridon e visto il periodo stressante per il lavoro ha aggiunto Xanax al mattino e alla sera ( che mi aiuta effettivamente a stare un po’ meglio) prescrivendomi una visita dall’otorino.
L’otorino ha riscontrato con un’endoscopia nasale segni evidenti di laringite posteriore (no presenza catarro) associabili a reflusso.
Questa la cura per due mesi: peptazol 40 al mattino, peridon 10mg prima dei pasti e gaviscon advance 1 cucc dopo + xanax 0.125 mattino e sera.
Ho iniziato la cura da qualche giorno. La gola è un po’ migliorata, ma ho sempre la sensazione di stomaco vuoto ( come se avessi una fame tremenda).

E’ possibile che la combinazione dei farmaci acceleri troppo lo svuotamento gastrico o pensa possa trattarsi di gastrite o altro ( sono sotto ciclo mestruale)?
Dovrei chiedere una visita dal gastroenterologo? Inoltre ho letto che il nexium, come inibitore, si è rivelato più efficace rispetto al peptazol, dovrei sostituirlo o sono uguali?
Grazie mille per un riscontro
[#1]
Dr. Giovanni Brondi Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale 152 12
Credo che sia corretto, visto che riferisce un miglioramento sintomatologico, continuare la terapia iniziata così come suggerito da suo medico curante.
Per quanto riguarda le informazioni richieste sui due farmaci ricordo che il Nexium ( esomeprazolo) è l'ultima molecola appartenente alla famiglia dei P.P.I.s ( inibitori di pompa protonica) e che studi di evidenza ne sottolineano una maggiore potenza antisecretiva a parità di dose.

Dr. Giovanni Brondi

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gent.mo Dott. Brondi,
grazie per il riscontro.
Anche il mio medico curante ha preferito il nexium al peptazol per cui avendo iniziato la cura con il secondo solo da due giorni me lo ha sostituito.
La sensazione di fame è passata e non ho alcun sintomo riferibile allo stomaco, se non eruttazioni ma non frequentissime e mai acide.
L'unico fastidio è la sensazione di muco tra naso e gola che sembra poi depositarsi al fondo.
Dopo quanto tempo è ragionevole pensare che il nexium (associato a gaviscon e peridon) faccia effetto?

Grazie anticipatamente
Cordiali saluti

[#3]
Dr. Giovanni Brondi Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale 152 12
Gentile utente è giusto che sia informata sulle possibilità terapeutiche dei farmaci che le sono stati somministrati.
Sicuramente i farmaci più attivi nella terapia del reflusso gastro-esofageo sono i P.P.I.s ( Nexium), tuttavia tali farmaci non curano l'eziologia del reflusso, essi modificano ciò che refluisce, in acidità e volume, quindi non tenderanno a modificare, se non in minima parte, fenomeni quali l'eruttazione, secondaria al rilassamento della giunzione cardio-esofagea, e modificheranno poco ed eventualmente dopo lunga terapia ( mesi) i cosiddetti sintomi extraesofagei del reflusso.
La valutazione come e per quanto tempo somministrare la terapia anti reflusso va quindi concordata nel tempo con l'aiuto del suo medico curante.
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentilissimo Dr. Brondi,
intanto la ringrazio per la disponibilità.
In realtà non vedendo alcun segno di miglioramento dopo due settimane di cura e di due mesi di alimentazione correttissima (la sensazione di muco nel naso e nella gola, con senso di costrizione, permane tutto il giorno) incomincio ad essere un pò sconfortata...
Mi sono inoltre imbattuta in questo articolo: http://www.pillole.org/public/aspnuke/pdf.asp?print=news&pID=2753 sulla non efficacia degli inibitori sul reflusso laringo faringeo.
Lei cosa ne pensa?
[#5]
Dr. Giovanni Brondi Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale 152 12
Il mio pensiero si adegua alla studio della letteratura internazionale che si dimostra piuttosto pessimista sulle possibilità di risoluzione dei sintomi faringo-laringei secondari a reflusso con terapia con inibitori di pompa.
Le allego per maggiore completezza uno degli studi più significativi sull'argomento.
Aliment Pharmacol Ther. 2007 Feb 15;25(4):385-92. Links
Meta-analysis: the efficacy of proton pump inhibitors for laryngeal symptoms attributed to gastro-oesophageal reflux disease.
Gatta L, Vaira D, Sorrenti G, Zucchini S, Sama C, Vakil N.
Department of Internal Medicine and Gastroenterology, S.Orsola-Malpighi Hospital, University of Bologna, Bologna, Italy.
CONCLUSIONS: Therapy with a high-dose proton pump inhibitor is no more effective than placebo in producing symptomatic improvement or resolution of laryngo-pharyngeal symptoms. Further studies are necessary to identify the characteristics of patients that may respond to proton pump inhibitor therapy.
[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Se i risultati di un inibitore sono simili a quelli di un placebo non esiste quindi una terapia farmacologica? Su cosa si basa la cura in base a questi studi o alla sua esperienza?

La ringrazio ancora

[#7]
Dr. Giovanni Brondi Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale 152 12
Come sempre gli studi metanalitici, come quello che ho citato, rappresentano una conoscenza importante ma non obbligatoriamente vanno applicati in tutti i casi.
Ogni paziente ha una storia propria e il contatto diretto con il medico di fiducia può permettere la personalizzazione della terapia anche, talvolta, al di là di quanto si evince dalla letteratura.
Vengono infatti riferiti anche miglioramenti sintomatologici con terapia long term ( sei mesi).
In genere mi aspetto possibilità di miglioramento quando i sintomi secondari a reflusso ( pirosi,dolore e/o rigurgito) sono netti e rispondono rapidamente alla terapia.
In questo caso mantengo la terapia per diversi mesi.
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