Possibile che mi provochi dolore anzichè aiutarmi

Buongiorno, ho 41 anni e da anni soffro periodicamente di mal di stomaco e bruciori. Ho fatto una gastroscopia 4 anni fa che ha portato come esito"mucosa con segni di flogosi cronica e quadro di gastrite antrale superficiale" (ricerca HB negativa). Allora feci una cura con Pantoprazolo che mi fece stare bene per circa un anno (la cura durò due mesi). Due anni fa mi fecero fare la ricerca dell'HB tramite le feci per episodi di dolori gastrici durati circa una settimana e poi risoltisi spontaneamente: anche in quel caso l'esito fu negativo, come negativa fu l'ecografia all'addome. Due settimane fa sono stata visitata da un gastroenterologo perchè di tanto in tanto mi si ripresentano dolori allo stomaco, a volte è proprio sensazione di bruciore, a volte è dolore vero e proprio che si propaga anche verticalmente più in alto (fra i due seni per intenderci, chiedo scusa per i termini molto semplici). Dopo la visita e gli esami del sangue (tutti regolari) mi ha consigliato una cura di pantoprazolo 40 mg. Ho iniziato la cura da tre giorni (una pastiglia al mattino un'ora prima di colazione). Ho notato da subito sparire quasi completamente la tosse secca che accusavo (e che il medico ha attribuito ai problemi di stomaco) ma oggi ho un dolore fortissimo al pezzettino di esofago fra lo stomaco e i due seni.... è causato dalla pastiglia? Possibile che mi provochi dolore anzichè aiutarmi? Devo smettere la cura? il mio gastroenterologo purtroppo è in ferie e non posso contattarlo.
Grazie mille in anticipo per la risposta.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Deve continuare la terapia eventualmente aggiungendo degli antiacidi lontano dai pasti. Saluti

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Buonasera dottore,
scusi se approfitto di nuovo della sua consulenza, volevo dirle che come dolori sto migliorando giorno dopo giorno, ma oggi mi è comparso un sintomo fastidiosissimo che ho letto (sul foglietto illustrativo del pantoprazolo) essere uno di quelli per cui dovrei sospendere la cura. Ho sentito senza preavviso un dolore in gola, nel deglutire, come se avessi un gonfiore in fondo alla gola, più sulla parte sinistra. Sono ormai quattro ore che lo avverto, ho mangiato e sono riuscita a mandare giù il cibo ma ogni volta che deglutisco avverto questo dolore. Aggiungo che nel frattempo ho fatto una ecografia all'addome con questi esiti: fegato normoriflettente, di volume nei limiti, ad ecostruttura omogenea: non si riconoscono lesioni nodulari focali sospette. La colecisti ha pareti regolari ed è alitiasica.Vie biliari non dilatate. Coledoco di 3 mm. Non si apprezzano lesioni alla milza che ha volume nei limiti, nè al pancreas. Reni in sede di normale morfologia e volume nella norma. Non calcoli strutturati. Conservato il rapporto cortico-midollare. Non espansi solidi.Piccola cisti corticale 0,8 cm rene dx. Aorta addominale di calibro nei limiti. Non evidenti espansi retroperitoneali. Vescica bene ripiena a pareti regolari senza evidenti espansi endoluminali. Volume dell'utero nei limiti della norma. Non espansi in sede ovarica bilateralmente. Libero il Douglas.
Dottore cos'è questo fastidio in gola? è normale? Devo proseguire la cura? Grazie infinite.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Direi di continuare la terapia che non dovrebbe avere responsabilità sul fastidio in gola.


Cordialità
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Buonasera Dottore, approfitto di nuovo della Sua cortesia per chiedere alcune spiegazioni. nel frattempo ho fatto una esofagogastroduodenoscopia che ha dato il seguente esito:
ANTRO: gastrite cronica con focale metaplasia intestinale. Ricerca HP negativa
CORPO FONDO: gastrite cronica lieve. Ricerca HP negativa
ESOFAGO: esofagite cronica lieve. Non evidenza di infiltrato infiammatorio granulocitario eosinofilo

Mi può spiegare se la metaplasia intestinale è una forma tumorale o può degenerare in una forma tumorale? Cos'è l'infiltrato granulocitario eosinofilo?Ho ricevuto oggi l'esito di questo istologico e naturalmente sia il medico di base che il gastroenterologo non sono disponibili fino alla prossima settimana.
La ringrazio in anticipo per la Sua disponibilità.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
La metaplasia intestinale NON è una forma tumorale. Assolutamente. E' una trasformazione della normale mucosa in epitelio intestinale e rientra nelll'evoluzione della gastrite cronica atrofica. I controlli endoscopici sono indicati a 5 anni o eventualmente prima qualora avesse una familiarità per tumore gastrico.

La mancanza dell'infiltrato linfocitario eosinifilo nelle biopsie esofagee escludono un particolare tipo di esofagite (esofagite eosinofila).

Non ci sono comunque elementi di preoccupazione.

Cordiali saluti