Non è risultato nulla di preoccupante se non tachicardia sinusale con brusco cambiamento del

Buongiorno,
mi chiamo Simona, ho 25 anni e da circa 3 anni soffro di problemi di stomaco legati alla cattiva digestione e ad un senso di gonfiore. Nonostante stia molto attenta all'alimentazione (mangio poco e spesso e peso 47 kg) alla fine di un pasto anche leggero avverto questo problema allo stomaco, soffro inoltre di aerofagia; la cosa più fastidiosa però è la tachicardia. Sia alla fine dei pasti (soprattutto a pranzo) e anche dopo la colazione ma anche quando sono un po' agitata e devo affrontare una nuova situazione, il cuore comincia a battere e avverto questo senso di gonfiore e pesantezza allo stomaco che dura parecchie ore. Mi sono recata da un cardiologo e in tutti gli esami effettuati (holter, ecg, prove sottosforzo) non è risultato nulla di preoccupante se non tachicardia sinusale con brusco cambiamento del ritmo cardiaco. Il dottore non mi ha dato nessuna terapia a riguardo e mi ha consigliato la gastroscopia.
Il risultato di quest'ultima è: Esofagite di grado A e gatropatia iperemica. Ho preso per 15 gg omeprazolo. Il problema non si è risolto ed io continuo ad avere problemi di digesione, aerofagia e tachicardia.
Ho letto su internet che per questo tipo di problema si potrebbe ricorrere a dei procinetici ed in particolare a Levopraid che è indicato anche per i disturbi allo stomaco dovuti all'emotività che spesso è cio' di cui soffro io.
Attendo un Vostro gentile riscontro più che altro un consiglio.
Grazie
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Il reflusso è patologia cronica e come tale va trattata,
con farmaci e norme dietetiche, il resto dei problemi è legato ad un marcato disturbo d'ansia.
Lo specialista che dovrà seguirla è il gastroenterologo.

Cordialità

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it