Reflusso gastroesofageo: sintomi extraesofagei e disturbi faringo-laringei

Sono un ragazzo di 21 anni, soffro di reflusso gastro-esofageo dalla nascita, ma me lo hanno diagnosticato tramite ph-metria solo nel 2004. Avevo questi sintomi: tosse abbaiante durante tutto l’arco della giornata, anche di notte; mal di gola ricorrente soprattutto bruciore al mattino appena alzato, dolori di stomaco e dolore bruciore retrosternale.
Mi hanno prescritto Mepral 20 mg al mattino e Ranidil 150 mg la sera, staccando la terapia nei 3 mesi estivi. La situazione è migliorata e i sintomi sono gradualmente scomparsi, ad eccezione della difficoltà nel digerire.
Nel 2011 mi si è presentata un eccessiva salivazione, allora hanno provato a sostituire il Ranidil con il Gaviscon Advance, senza nessun risultato.
Negli ultimi due anni la situazione è peggiorata: l’eccessiva salivazione è notevolmente aumentata, a tal punto da non riuscire tutte le volte a deglutirla e quindi l’unica soluzione è sputarla. Oltre alla saliva sono comparsi altri sintomi come un senso di eccessivo muco in gola e gocciolamento retronasale con conseguente difficoltà nel deglutire. Durante il giorno per liberarsi della saliva e del muco sputo e raschio la gola frequentemente, anche di notte. In seguito la situazione è peggiorata ulteriormente e ho cominciato a presentare abbassamenti di voce mentre parlavo (non ad alta voce e anche per brevi periodi) e voce rauca. Infine la disfagia è peggiorata fino a ingozzarsi durante i pasti, mangiando qualsiasi cosa e facendo anche pezzi piccoli. Il bolo si ferma a livello della gola e anche bevendo non scende, l’unica soluzione è raschiare la gola e sputarlo.
Durante il giorno dopo ogni volta che sputo e raschio la gola bevo acqua, portandomi durante il giorno a bere molto.
Mi hanno provato a dare magaldrati, alginati e procinetici.
Attualmente sto assumendo Pariet 20 mg al mattino e Plasil 5 ml a pranzo e a cena.
Con la seguente terapia dopo circa due settimane di assunzione ci sono stati dei miglioramenti:
bevo meno, di notte riposo meglio, sputo e raschio meno la gola, mi ingozzo meno e la voce è migliorata. Anche la digestione è migliorata.
Continuando la terapia la situazione è migliorata ulteriormente.
La mia domanda è questa: avendo visto diversi specialisti e avendomi tutti dato una cura per un ciclo di 4 mesi, posso assumere questa terapia come facevo con mepral e ranidil, soprattutto per quanto riguarda plasil? Anche perché avendo provato a sospendere dopo una settimana i sintomi si sono ripresentati subito.
Alcune sere verso le 23 avverto il reflusso risalirmi lungo lo sterno, è possibile che la terapia che sto assumendo non contrasta completamente il mio reflusso?
Sostituendo il Pariet da 20 mg con il Pantoprazolo da 30 mg o l’ Esomeprazolo da 40 mg posso avere ulteriori miglioramenti, e se si queste dosi possono essere assunte come terapia continua (come facevo con mepral-ranidil) o solo a cicli di tot mesi? Oppure per i miei problemi la combinazione Pariet 20 mg – Plasil 5ml – Ranidil 150 mg, può darmi giovamento?
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Certo,
è possibile che lei non sia un completo "responder" alla terapia.

Non è possibile assecondare,senza visita per di più, autogestioni terapeutiche.

Attualmente è seguito da uno specialista?
Ha eseguito una gastroscopia?

Responsabile U.O. di Endoscopia Digestiva Osp. MIULLI
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Riporto l’esito di ph-metria, rx apparato digerente e gastroscopia.
PH-METRIA:
PUNTEGGIO DEMEESTER – JOHNSON:
TOTALE: 160.4
PH PROSSIMALE 16.5 [14.7]
PH DISTALE 143.9 [14.7]
REFERTO: reflusso gastroesofageo dell’esofago prossimale: lievemente patologico, reflusso gastroesofageo dell’esofago distale: patologico. 117 episodi di reflusso. 9 ore e 37 minuti di esposizione totale all’acido.

RX APPARATO DIGERENTE CON BARIO:
Cardias pervio. Stomaco a lungo uncino verticale, fondo rivolto indietro. (Pareti nette con più muco). Peristalsi gastrica lenta nella comparsa e poi torbida.
Piloro pervio (su compressione).
Reflusso Gastroesofageo fino quasi all’esofago cervicale.
Ipocinesi in stomaco a lungo uncino e Ptosi del colo traverso.

GASTROSCOPIA:
Principio di ernia iatale, helycobatter negativo.

Preciso che sono seguito da uno specialista anche perchè non potrei autogestirmi, in quanto non posso prescrivermi da solo i farmaci. La mia era più una richiesta per avere un altro parere sui miei sintomi.

[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Assodato che è seguito da uno specialista,
le confermo che le indagini riportate
esitano tutte coerentemente
nel diagnosticare una malattia da reflusso.

Le prescrizioni

<<terapia continua (come facevo con mepral-ranidil)>>
<<la combinazione Pariet 20 mg – Plasil 5ml – Ranidil 150 mg>>

non sono invece coerenti,

visto che i PPI sono potenti antisecretivi e non vi è ragione di associarli agli antiH2,

nè la metoclopramide è il farmaco di scelta per terapie a lungo termine.
Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto