Interruzione precoce terapia eradicante helicobacter pylori

Buongiorno Egregi Dottori,
ho33anni e da circa un anno ho cominciato ad avvertire difficoltà digestive e occasionali dolori allo stomaco(tipo sensazione di stomaco vuoto)in vari momenti della giornata. Circa 6 mesi fa questi sintomi sono peggiorati e per 1 mese ho avuto frequente senso di pesantezza e gonfiore addominale (a volte lo avvertivo anche ai fianchi, quasi fin dietro la schiena), eruttazioni piu' frequenti e a volte simili ad un singhiozzo (questo mi capita a volte anche la mattina a digiuno o quando mi metto in posizione eretta), dolori allo stomaco e maggiore meteorismo.
(La mia alimentazione è sempre stata abbastanza varia e controllata, bevo in genere un caffè al giorno e nn consumo alcolici.)
Ho fatto una visita dal gastroenterologo che inizialmente mi ha prescritto test per intolleranze alimentari insieme ad altri parametri attraverso prelievo di sangue(risultati negativi, solo positività lieve al nichel, che però mi ha detto non essere molto attendibile)e ricerca anticorpi Anti H.Pilori, il cui valore è risultato positivo (189,6 U/ml). Intanto ho seguito una cura con Omeprazolo 20 mg per venti giorni, in seguito alla quale sono stata meglio.Era come se il mio stomaco fosse tornato ad essere quasi normale, e nei mesi successivi sono stata bene, a parte a volte un senso di pesantezza dopo i pasti ed eruttazioni e meteorismo che sono comunque continuate. Nella visita,il gastroenterologo mi aveva comunque indicato di confermare la positività con il 13C Urea Breath Test, e di effettuare, se positivo, la terapia eradicante contro l'H.Pilori e in seguito di prenotare a distanza una gastroscopia. Un mese fa ho effettuato il breath test che è risultato anch'esso positivo con un valore di DOB di 77,78 e quindi ho cominciato la terapia antibiotica due giorni fa con Esomeprazolo 40 mg, Amoxicillina 1g, Levofloxacina 500mg e Hepilor sospensione (tutti due volte al giorno).
Premetto che, nonostante la mia perplessità nel cominciare la terapia eradicante senza aver effettuato almeno una volta la gastroscopia,l'ho cominciata lo stesso data la precedente prescrizione dello specialista. Ma visto che gia' dal secondo giorno di terapia ho cominciato ad avvertire un sapore acido in bocca e crampi allo stomaco, ho decido di sospenderla, anche perché ho letto su un vostro articolo che la terapia eradicante è da farsi nel caso ci sia una diagnosi accertata di patologia gastrica o duodenale. Ho fatto solo due giorni, oggi sarebbe il terzo ma non ho preso nulla. Se avessi letto prima il vostro articolo sinceramente non l'avrei per nulla iniziata. Ora la mia domanda è: sbaglio a volerla sospendere?E' più "pesante" rischiare la resistenza batterica causata dalla sospensione brusca degli antibiotici oppure fare una terapia antibiotica che è cmq "pesante" per l' organismo e forse non necessaria? Che cosa mi consigliate?
Vi ringrazio anticipatamente per l' aiuto che vorrete donarmi e Vi porgo cordiali saluti.
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
In caso di positività per H.P. la terapia eradicante è necessaria.
Non capisco sulla base di quale ragionamento l'abbia interrotta: poteva almeno prima chiedere!
A questo punto ne parli con il Collega che la segue: dovrà iniziare nuova terapia con antibiotici differenti.
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dott. Bacosi per la Sua risposta. La decisione di sospendere la terapia l'ho presa dopo aver letto della necessità di eradicare il batterio solo in caso di malattia gastrica accertata. Io non ho mai fatto una gastroscopia e la diagnosi di gastrite da parte del gastroenterologo deriva da una supposizione. Questa è parte di un articolo che ho letto che conferma ciò: "Poiché nella grande maggioranza dei casi l’H. Pylori non determina alcun quadro clinico non c’è assoluta indicazione ad effettuare in modo indiscriminato il test se non in situazioni che sono state ormai ben definite. [...] L’eradicazione del batterio viene quindi indicata in presenza di ulcere gastriche e/o duodenali, linfoma gastrico, nei familiari di I grado dei pazienti con cancro gastrico e nei pazienti operati di cancro gastrico superficiale."
Se ad oggi avverto solo un po' di pesantezza gestibile ma non i sintomi aggressivi di qualche tempo fa, la permanenza del batterio può essere nociva?
Grazie
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Nei pazienti con dispepsia come lei la terapia si fa.
La permanenza del batterio dopo il tentativo terapeutico abortito ha le stesse conseguenze che avrebbe potuto avere prima.
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dopo
Utente
Utente
Grazie.
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