Lucen 40 (esomeprazolo) mattina e sera?

Buonasera
Dopo una diagnosi di gastrite erosiva, pirosi e reflusso, e dopo una terapia con PPI per 2 mesi, il mio reflusso non va via, tant’è che viene definito dal mio gastroenterologo reflusso ribelle, e mi ha segnato LUCEN 40mg 1 cp 1 ora prima di colazione, e 1 cp 1 ora prima di cena per 14 gg per poi passare a 40mg 1 volta al giorno 1 ora prima di colazione per altri 14 gg.
Mi chiedo, non è un po’ troppo 40mg + 40mg al giorno??
[#1]
Dr. Gianni Nicolini Gastroenterologo 646 20
Gent. Mo è il dosaggio massimale ma in genere ben tollerato. Una delle strategie nella non risposta è proprio aumentare il dosaggio poiché alcune persone rispondono a tali livelli elevati. Ovviamente dopo 15 gg se non risposta è necessario invece cambiare strategia.

Dott. Gianni Nicolini
Gastroenterologia, endoscopia & ecografia.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore, gentilissimo. Il mio medico di base mi parlava di una terapia a base di NEUROMODULATORI che in alcuni soggetti sta dando buoni risultati. Ma di cosa si tratta ? Leggendo su internet mi compare ANTIDEPRESSIVI. È possibile che funzionino meglio di un PPI O DI UN PROCINETICO??
[#3]
Dr. Gianni Nicolini Gastroenterologo 646 20
Gent.mo
i neuromodulatori per l'intestino sono diverse categorie di farmaci e non solo ansiolitici e antidepressivi .
Gli ansiolitici e antidepressivi funzionano bene sull'intestino e stomaco a bassi dosaggi per ridurre " lo spasmo" della muscolatura e la sensibilità del sistema nervoso associato allo stomaco e d intestino
Esistono una serie di molecole " spesso integratori" che modulano la sensibilità al sistema nervoso associato allo stomaco e d intestino che agiscono sulla flora batterica facilitando la produzione dei neurotrasmettori e citochine ( "ormoni cellulari") che riducono la sensibilità e migliorano il movimento intestinale. Queste sostanze vanno da alcuni tipi di probioci e prebiotici , all'acido butirrico ecc ecc ma il loro effetto neuromodulatorio è da definire in studi clinici e su larga scala poichè i fattori coinvolti nel movimento e sensibilità dell'apparato digerente sono innumerevoli.

Dott. Gianni Nicolini
Gastroenterologia, endoscopia & ecografia.

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la chiarezza dottore