Ciclo in ritardo, test negativo e rapporti protetti
Salve, sono una ragazza di 22 anni.
Quando ero bambina il mio ciclo è sempre stato irregolare e doloroso.
Crescendo e dopo una dieta che mi ha portato a perdere 30 kg il mio ciclo si è regolarizzato (28/30 giorni) e i dolori sono diminuiti notevolmente.
Questo mese sono a 9 giorni di ritardo, con un test di gravidanza negativo effettuato al giorno 7 di ritardo.
Ho tutti i dolori tipici del ciclo che sta arrivando da almeno una settimana, ma non arriva mai.
Ho qualche perdita biancastra che spesso riscontro prima del ciclo mestruale.
Cosa posso fare?
Il mio ginecologo non ci sarà per una visita prima di gennaio.
Non ho mai avuto un ritardo così lungo.
Quando ero bambina il mio ciclo è sempre stato irregolare e doloroso.
Crescendo e dopo una dieta che mi ha portato a perdere 30 kg il mio ciclo si è regolarizzato (28/30 giorni) e i dolori sono diminuiti notevolmente.
Questo mese sono a 9 giorni di ritardo, con un test di gravidanza negativo effettuato al giorno 7 di ritardo.
Ho tutti i dolori tipici del ciclo che sta arrivando da almeno una settimana, ma non arriva mai.
Ho qualche perdita biancastra che spesso riscontro prima del ciclo mestruale.
Cosa posso fare?
Il mio ginecologo non ci sarà per una visita prima di gennaio.
Non ho mai avuto un ritardo così lungo.
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Dr. Ivanoe Santoro
Ginecologo, Senologo
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Se i risultati dei controlli precedenti sono stati sempre negativi (con esiti regolari), ilo ritardo può essere imputabile con una buona percentuale di affidabilità, ad una alterazione funzionale di poco conto o alla presenza di una cisti follicolare di dimensioni generalmente piccole, ma attiva per ciò che riguarda la produzione di ormoni.
Quindi, in sostanza, occorre:
1) eseguire una ecografia TV; con questa essenzialmente, oltre alle solite finalità di tipo morfologico dell'apparato genitale interno, si tende ad evidenziare la presenza di cisti funzionali (follicolari o luteiniche) che giustifichino il ritardo. In caso non si ritrovino cisti follicolari o luteiniche producenti ormoni, si può pensare ad un follicolo persistente, l'eventuale riscontro, invece, di una cisti funzionale giustifica l'anomalia mestruale in atto.
2) nel caso di una cisti funzionale, si dovrebbe averne conferma col dosaggio ormonale su plasma di ormoni gonadici
3) per indurre il flusso, si può eseguire una terapia di pochi giorni che, generalmente, sortisce l'effetto in un lasso di tempo compreso fra 1 e 10 giorni.
Alla fine del flusso indotto, nel caso il tutto sia stato dovuto ad una cisti funzionale, sarà bene eseguire una ecografia TV di controllo per accertarsi della scomparsa della formazione cistica, cosa che avviene per cisti di diametro compreso fra 2,5 e 3,5 cm nel 90% dei casi.
Cordialmente.
Quindi, in sostanza, occorre:
1) eseguire una ecografia TV; con questa essenzialmente, oltre alle solite finalità di tipo morfologico dell'apparato genitale interno, si tende ad evidenziare la presenza di cisti funzionali (follicolari o luteiniche) che giustifichino il ritardo. In caso non si ritrovino cisti follicolari o luteiniche producenti ormoni, si può pensare ad un follicolo persistente, l'eventuale riscontro, invece, di una cisti funzionale giustifica l'anomalia mestruale in atto.
2) nel caso di una cisti funzionale, si dovrebbe averne conferma col dosaggio ormonale su plasma di ormoni gonadici
3) per indurre il flusso, si può eseguire una terapia di pochi giorni che, generalmente, sortisce l'effetto in un lasso di tempo compreso fra 1 e 10 giorni.
Alla fine del flusso indotto, nel caso il tutto sia stato dovuto ad una cisti funzionale, sarà bene eseguire una ecografia TV di controllo per accertarsi della scomparsa della formazione cistica, cosa che avviene per cisti di diametro compreso fra 2,5 e 3,5 cm nel 90% dei casi.
Cordialmente.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 714 visite dal 20/12/2023.
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