Zoladex

Buongiorno,
vorrei chiedere un'informazione su un farmaco che mi è stato sottoposto. Ho una malattia autoimmune che si chiama Granulomatosi di Wegener e per la quale mi stanno curando con cortisone e ciclofosfamide. Proprio per quest'ultimo farmaco che, dicono, assunto per diverso tempo, può portare a sterilità mi hanno proposto, i medici che mi hanno in cura, di assumere lo Zoladex 3.6mg o anche la leuprorelina acetato 3.75mg (ci sono differenze?)
Quello che non ho chiesto però è se ci vogliono altre precauzioni contraccetive, tipo il preservativo, o se questo farmaco funge da contraccettivo. Forse ho capito male ma io pensavo che non servissero altre precauzioni. E se così fosse, allora perchè dovrei prenderlo? Ho letto su internet che di solito viene somministrato per chi ha fibromi o tumori, ma non è il mio caso. Vorrei sapere quindi se, secondo voi, è corretto assumerlo solo per diminuire il rischio di sterilità che può portare il ciclofosfamide.
Grazie.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.3k 1.4k 190
Questo farmaco induce una "menopausa farmacologica reversibile".
Secondo i Colleghi probabilmente non ci deve essere nessuna influenza ormonale di tipo ovarico.
Non trovo altra spiegazione,che in ogni caso le deve essere fornita per valutare il suo futuro procreativo.
SALUTI
(in ATTESA)

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.le dottore,
è passato molto tempo da questo consulto ma avrei bisogno di capire una cosa e sempre in merito alla menopausa indotta cui mi hanno sottoposto i medici che mi hanno in cura.
Ad oggi la mia malattia è in stato di remissione. Ai tempi però, giugno 2011, mi diedero lo zoladex 3.6 per sei mesi (il tempo in cui presi anche il ciclofosfamide).
Prima di assumerlo, dietro sua risposta, andai da un ginecologo il quale mi disse che era una decisione molto giusta quella di preservarmi le ovaie mandandomi in menopausa.
Così feci questa terapia per sei mesi. Finito il ciclofosfamide passai subito all'assunzione di Methotrexate. (che ho fatto da dicembre 2011 a dicembre 2012)
Lo zoladex non lo prendevo più dal dicembre 2011.
A tutt'oggi però non solo il ciclo non mi è tornato ma i miei esami dicono che sono proprio in menopausa: il valore FSH è 111.63
Stamattina sono andata da un'altra ginecologa per un controllo e per parlare di questa situazione e lei è rimasta allibita per il fatto che mi abbiano sospeso la pillola e indotto la menopausa con quel farmaco. Lei, a suo dire, non l'avrebbe mai fatto perchè sostiene che gli ormoni non influivano sulla mia malattia.
Mi ha prescritto una serie di esami tra cui anticorpi antimulleriano.
Ora sono confusa: qualcuno ha sbagliato per caso? Sarebbe importante per me saperlo.
Grazie per una sua cortese risposta.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.3k 1.4k 190
Per valutare la riserva ovarica è importante l' AMH ( ormone anti mulleriano) solo dopo sarà possibile stabilire se è insorta una MENOPAUSA IATROGENA (da farmaci )
SALUTI
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore per la sua gentile risposta.
Sì l'esame AMH mi è stato prescritto dalla ginecologa che mi ha visitato ieri.
La mia confusione deriva dal fatto che in sostanza questa ginecologa ha messo in dubbio l'operato svolto dall'altro ginecologo mandandomi in menopausa forzata sostenendo che così preservavo le ovaie.
Non le chiedo di dirmi chi ha ragione e chi torto però volevo sapere da Lei se il fatto di mandarmi in menopausa a causa dell'assunzione della ciclofosfamide è stato corretto oppure se si poteva evitare.
La ginecologa di ieri mi ha detto che lei non mi avrebbe mai e poi mai mandato in menopausa forzata perchè di solito si mandano le donne malate di tumore e basta. Mi avrebbe semplicemente prescritto una pillola anticoncezionale per evitare gravidanze visto che con il ciclofosfamide prima e il metothrexate dopo, il rischio di aborto e malformazioni del feto è praticamente al 100% e basta.
E' una cosa che potevo effettivamente evitare?
Ultima domanda, se può essere così gentile da rispondermi: posso sapere da lei in cosa consistono i trattamenti ormonali sia nel caso volessero farmi riprendere il ciclo (se l'esame AMH andasse bene) oppure nel caso in cui rimanessi in menopausa a 36 anni?
Ci sono in entrambi i casi effetti collaterali?
Grazie. Spero in una sua risposta.

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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.3k 1.4k 190
Preservare la fertilità da chemioterapici (CICLOFOSFAMIDE e METHOTREXATE) è importante e solitamente si effettua con Analoghi (ZOLADEX).
Non è importante la diagnosi in questi casi (neoplasia o granulomatosi) ma l'uso di ANTIBLASTICI.
La menopausa indotta con questi analoghi quasi sempre è REVERSIBILE !
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la sua spiegazione.
Ora sono più tranquilla circa l'operato dei dottori che mi hanno in cura.
Farò gli esami che mi ha prescritto questa seconda ginecologa e poi il 20 di giugno avrò il controllo presso l'Ospedale che mi ha in cura e vedrò con loro cosa fare.
Secondo il suo parere comunque può essere del tutto normale che avendo fatto per così tanto tempo cure chemioterapiche, non mi sia ancora tornato il ciclo? In pratica io non ce l'ho più da luglio 2011. E ho smesso i chemioterapici a dicembre 2012. Ora ho quasi 37 anni. Mia mamma (non se può essere un'informazione rilevante) è andata in menopausa in modo naturale a 30 anni.
Sono tranquilla anche se non mi dovesse più tornare, in fondo sono ancora viva e fisicamente sto bene! Questo credo sia la cosa più importante.
Grazie ancora per le sue gentili risposte.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gent.le dottore,
approfitto della sua gentilezza per chiederle una cosa sul risultato del pap test che ho fatto.
Qualità del campione: adeguato
Si segnala muco che offusca gli epiteli.
Negativo per lesione intraepiteliale e/o malignità.
Cosa vuol dire quel "muco che offusca gli epiteli"? C'è magari qualche infiammazione, infezione? Io non avverto nulla....
Grazie se per favore vorrà rispondermi.


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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.3k 1.4k 190
Il PAPtest è negativo ,per questo non deve preoccuparsi.
Si tratta soltanto di una descrizione del preparato citologico.
Quando il citologo non può dare la certezza della diagnosi ,solitamente riporta la dicitura : PRELIEVO NON ADEGUATO e questo comporta la ripetizione dell'esame citologico (PAPtest)
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