Può trattarsi di perdite da impianto?

Buongiorno, ho avuto un rapporto a rischio circa 10 gg fa.
Da ieri ho delle perdite di sangue rosso vivo, delle volte sono poche ma poi aumentano fino a diventare anche abbondanti, specialmente al mattino.
Non capisco se siano perdite da impianto perché se stimolo all'interno della vagina anche inserendo un dito, ho perdite copiosissime, di un rosso vivido identico al ciclo ma che dopo un po' si bloccano.
Questa situazione va avanti da ieri ed il sangue all'interno della vagina non sembra essere diminuito.
Sono apparse in concomitanza con il presunto arrivo del ciclo.
Sto anche attraversando un periodo di forte stress.
Le perdite da impianto possono mantenere il sangue all'interno della vagina o escono direttamente senza accumularsi?
Il sangue non presenta tracce di muco e neanche altre alterazioni, ho trovato un po' di grumi ma minimi.
Vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr.ssa Lucia Vecoli Ginecologo 1.3k 57 78
Gent. Sig., si tranquillizzi, dopo soli 10 giorni dal rapporto a rischio e’ impossibile parlare di perdite da impianto., poiché, se anche fosse rimasta incinta, labgravidanza e’ troppo precoce. Se non dovesse avere le mestruazioni nel giro di una settimana esegua un test di gravidanza. Se negativo, onde evitare di aggiungere stress a stress, si rivolga a un ginecologo e si faccia prescrivere un contraccettivo serio. Cordiali saluti.

Dr. Lucia Vecoli

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Dr.ssa Lucia Vecoli Ginecologo 1.3k 57 78
Gent. Sig., si tranquillizzi, dopo soli 10 giorni dal rapporto a rischio e’ improbabile parlare di perdite da impianto., poiché, se anche fosse rimasta incinta, la gravidanza e’ troppo precoce. Dalla sua descrizione, potrebbe trattarsi invece di un ciclo anovulatorio, probabilmente legato al difficile momento che sta vivendo, tuttavia, se non dovesse avere le mestruazioni nel giro di una settimana, esegua un test di gravidanza. Se negativo, onde evitare di aggiungere stress a stress, le consiglio di rivolgersi al ginecologo di fiducia e di farsi prescrivere un contraccettivo serio. Cordiali saluti.

Dr. Lucia Vecoli