Acufeni e forti dolori alla mandibola

Buongiorno,
sono Ida (F) e ho 71 anni. Da circa 2 anni soffro di acufeni bilaterali (più a sx), con i quali ormai convivo. Inoltre da circa 1 anno masticando ho iniziato a sentire dei clic alla mandibola sx (indolori). Ora mi ritrovo ad avere acufeni bilaterali e forte dolore alla mandibola sx durante la masticazione, limitazione nell'aprire la bocca con dolore su tutto il lato sx del volto e cranio parte superiore.
Mi sono recata al pronto soccorso e la diagnosi, dopo OPT arcata dentaria e rx mandibola, è stata: sospetta problematica muscolare e articolare dell'articolazione Temporo Mandibolare, sospetta patologia degenerativo-artrosica dell'articolazione TM, lieve dismorfismo dei condili della mandibola.
Mi hanno consigliato una visita gnatologica che ho fatto alla Dental School di Torino; lo gnatologo, molto sbrigativamente e superficialmente, mi ha mandata a fare una visita odontostomatologica (sempre nella stessa struttura) e il medico ha scritto che necessito di terapia gnatologica e protesica riabilitativa.Sono ritornata dallo gnatologo, che nel frattempo non c'era più, e una dottoressa mi ha presentato un foglio illustrativo con le caratteristiche di uno strumento elettrostimolatore consigliandomi di acquistarlo per fare un ciclo di T.E.N.S. Aggiungo in ultimo che da circa 20 giorni sto utilizzando un bite per la notte (fattomi dal mio dentista) in quanto soffro di bruxismo e mi mancano alcuni denti lateralmente sulle arcate superiore e inferiore dx e sx (credo 6 o 8 denti mancanti in totale).
Ora sono un pò confusa e chiedo a voi qualche consiglio:
1) la tens può essere utile per allieviare il mio dolore?
2) i denti mancanti possono peggiorare questa situazione?
3) gli acufeni possono essere causati dai problemi mandibolari che ho?
4) mi consiglia di fare altri esami? Risonanza, tac, ecc?
5) cosa è la terapia gnatologica e protesica riabilitativa?
Accetto ogni vostro consiglio e indicazione ulteriore per risolvere questi grossi problemi.
Grazie
Ida .
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, l'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM, che , anche nel suo caso va trattata con attenzione ai primi sintomi , e non un anno dopo.
Comunque , nel suo caso, la presenza di un problema all'ATM é certo, per cui c'è adesso da decidere il giusto trattamento, nella speranza che possa migliorare anche l'acufene, il che purtroppo non è detto. Del resto è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi.
La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza: alcune di queste caratteristiche potrebbero far pensare possibile una regressione dell'acufene con la terapia dell'ATM.
Dal suo racconto, però, emerge un comportamento confuso dei curanti, che pure si fregiano di una targa che vorrebbe essere prestigiosa.
L'aspetto che più mi preoccupa é la " limitazione nell'aprire la bocca", che farebbe pensare ad un blocco articolare (locking): la prima cosa che lei deve chiedere al suo curante è: sono in locking o non sono in locking? Questo , infatti , individua una necessità urgente di sblocco , e renderebbe del tutto inutili trattamenti incongrui come il bite notturno: consideri che , se le mancano dei denti (il che non può non sovraccaricare le Articolazioni) questi le mancano anche di giorno!
I colleghi si orientano per un problema muscolare, e spero abbiano ragione, ma la gestione superficiale del caso non me ne fa fidare: la prescrizione di una RX anzichè di una Risonanza Magnetica non depone per professionalità gnatologica specifica.
. Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo). In questi casi è importante valutare il risultato della terapia sugli altri sintomi eventualmente riferiti.
La cosa che più conta, comunque , é che il dentista sia gnatologo sul serio, cioè veramente esperto in problemi dell'ATM .
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzi tutto grazie per la celere risposta e per le sue preziose indicazioni.
Quindi, se ho capito bene, devo chiedere se sono in locking o no, dovrei fare una risonanza magnetica e affidarmi ad uno specialista gnatologo competente. A tale proposito ha qualche nominativo da darmi di gnatologi bravi, competenti, nella provincia di Torino o Imperia? Oppure mi sa dare indicazioni di strutture convenzionate specilizzate in questo tipo di problematiche?
Grazie ancora
Ida
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Il locking si diagnostica quasi sempre con il solo esame clinico, ma se c'é un dubbio é necessaria la RM, perchè la Rx e la TAC non evidenziano la posizione del menisco.
Purtroppo sul sito non le posso dare nominativi di colleghi privati, posto che del pubblico in questo campo mi fido poco, e il suo racconto mi conferma che faccio bene.
Cordiali saluti ed auguri
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Il collega ha spiegato bene la sua problematica, se vuole aiutarsi con figure legga
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1968-disordine-temporomandibolare-e-dolore-facciale.html ed anche
http://www.danieletonlorenzi.it/?s=click+blocco&x=0&y=0 quando vede "stai per abbandonare il sito" lo faccia. Vedrà che ci sono disegni che possono aiutarLa nella comprensione.
Saluti

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info

[#5]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
vi ricontatto perchè sono riuscita a fare la Risonanza Magnetica massiccio facciale senza contrasto e A.T.M. bilaterale senza contrasto.
motivo dell'esame: algie articolazione A.T.M. bilaterale, limitazione funzionale ed acufeni
abbiamo eseguito l'esame per lo studio delle A.T.M.
dovesse essere utile un secondo esame per l'approfondimento della diagnosi degli acufeni si consiglia esame RM-encefalo e rocca-petrosa.

Ecco l'esito:
all'esame odierno deformazione degenerativa del condilo mandibolare bilateralmente, prevalentemente a sinistra, dov'è possibile anche esito di vecchia frattura del capo condilare.
segni di patologia infiammatoria della spongiosa del condilo mandibolare sinistro.
degenerazione del disco articolare bilateralmente, prevalentemente a sinistra con sublussazione del suddetto disco e limitazione della motilità del condilo.

Mi sapete tradurre in termini semplici la mia diagnosi?E' grave?
Chiedo il vostro aiuto per capire come procedere e cosa poter fare adesso per risolvere il problema.
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
La spiegazione è qui, secondo me Lei non l'ha letta http://www.danieletonlorenzi.it/?s=click+blocco&x=0&y=0
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. ho letto ciò che mi ha inviato. Ora quindi cosa devo fare? andare da uno gnatologo? perchè mi hanno consigliato di andare da un chirurgo maxillo facciale ma io vorrei evitare.
Posso fare l'esercizio che ho visto nell'articolo oppure devo prima farmi vedere da uno specialista gnatologo?
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Assolutamente visita gnatologica. Gli esercizi sono adiuvanti non sostitutivi. Ci vuole un bite ben fatto,
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per la celere risposta. un'ultima richiesta: conosce uno gnatologo bravo nella provincia di Imperia? anche a pagamento. ho cercato su internet, ho chiesto ma non sono riuscita ad avere nessun nominativo. Io mi trovo a San Bartolomeo al Mare. Cordiali saluti
Acufeni

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