Rischio infezioni: come comportarsi e di cosa avere paura ?
Egregi medici,
richiedo un consulto per sottoporre alla vostra attenzione alcune mie particolari preoccupazioni, nonché per avere informazioni generali (anche se forse ridondanti o giá scritte in altri consulti: vi prego di scusarmi per questo) riguardo al rischio di infezioni virali o batteriche.
IL FATTO:
per un colloquio di assunzione ho deciso di provare, per la prima volta in vita mia, la rasatura dal barbiere. Ho cercato in Internet un barbiere che ancora fa la barba ai clienti (cosa ormai rara) e ho fissato un appuntamento.
Il negozio del barbiere era "vecchio stile" ed i prezzi contenuti.
Ovviamente ho domandato subito riguardo a questioni di igiene e se il barbiere usasse lamette intercambiabili per la rasatura.
Mi é stato risposto di si e ho visto alcune di queste lamette (comunque non in busta chiusa).
Ad un certo punto al barbiere é caduta a terra la lametta: si é girato e mi é sembrato che o cambiasse la lametta o pulisse il rasoio, ma non sono sicuro.
Inoltre mi é sembrato che dopo una prima rasatura passasse un altro rasoio con lama piú "dolce" (da dove viene questo altro eventuale rasoio ed era pulito ?)
La rasatura é stata molto approfondita e dopo ho visto che in piú punti ero pieno di "punti rossi", pelle irritata e sangue in misura non trascurabilissima... !
Ed ho subito provato un certo malessere pensando di avere fatto una cosa imprudente ad andare da un barbiere che non conosco (anche perché sono fuori dal mio paese di origine, appunto per lavoro). Prima di ora mi sono sempre raso da solo ed ho voluto provare la mano del "professionista".
Peraltro la lamapda che dovrebbe sterilizzare le forbici per i clienti era spenta, come ho avuto modo di vedere.
Ho pensato che sarebbe stato inutile chiedere al barbiere se avesse rispettato tutte le norme di igiene e se davvero usa solo lamette nuove per ogni cliente: se era disonoesto avrebbe comunque risposto di si e che dovevo stare tranquillo.
Sono andato nella prima farmacia e dopo pochi minuti mi sono pulito il volto con un disinfettante.
Tornato a casa ho fatto una ricerca ed ho scoperto che anche in Italia il barbiere é un veicolo serio (!) di infezioni (epatite) ed ora sono preoccupato...
Ho letto anche che si puó avere epatite per anni senza sintomi.
Domando allora:
- devo preoccuparmi di epatiti A B C..., infezioni batteriche, virali, HIV, ecc ? Probabilitá di infezioni ? Quale é il rischio piú concreto ?
- sono stato vaccinato da bambino contro l´epatite B: é consigliabile rifare tale vaccino ?
- ho fatto una imprudenza o sono ipocondriaco ?
- se tra sei mesi staró ancora bene e senza sintomi posso stare tranqullo ?
- con quali test é possibile vedere se ci sono infezioni e come si fanno questi test e cosa si riesce a sapere e con quale attendibilitá ?
(e se andassi a donare il sangue in cambio di uno screening completo e gratuito).
Alcune di queste domande valgono anche per il sesso, ma con le mie ragazze credo di poter stare tranquillo ed uso il preservativo.
richiedo un consulto per sottoporre alla vostra attenzione alcune mie particolari preoccupazioni, nonché per avere informazioni generali (anche se forse ridondanti o giá scritte in altri consulti: vi prego di scusarmi per questo) riguardo al rischio di infezioni virali o batteriche.
IL FATTO:
per un colloquio di assunzione ho deciso di provare, per la prima volta in vita mia, la rasatura dal barbiere. Ho cercato in Internet un barbiere che ancora fa la barba ai clienti (cosa ormai rara) e ho fissato un appuntamento.
Il negozio del barbiere era "vecchio stile" ed i prezzi contenuti.
Ovviamente ho domandato subito riguardo a questioni di igiene e se il barbiere usasse lamette intercambiabili per la rasatura.
Mi é stato risposto di si e ho visto alcune di queste lamette (comunque non in busta chiusa).
Ad un certo punto al barbiere é caduta a terra la lametta: si é girato e mi é sembrato che o cambiasse la lametta o pulisse il rasoio, ma non sono sicuro.
Inoltre mi é sembrato che dopo una prima rasatura passasse un altro rasoio con lama piú "dolce" (da dove viene questo altro eventuale rasoio ed era pulito ?)
La rasatura é stata molto approfondita e dopo ho visto che in piú punti ero pieno di "punti rossi", pelle irritata e sangue in misura non trascurabilissima... !
Ed ho subito provato un certo malessere pensando di avere fatto una cosa imprudente ad andare da un barbiere che non conosco (anche perché sono fuori dal mio paese di origine, appunto per lavoro). Prima di ora mi sono sempre raso da solo ed ho voluto provare la mano del "professionista".
Peraltro la lamapda che dovrebbe sterilizzare le forbici per i clienti era spenta, come ho avuto modo di vedere.
Ho pensato che sarebbe stato inutile chiedere al barbiere se avesse rispettato tutte le norme di igiene e se davvero usa solo lamette nuove per ogni cliente: se era disonoesto avrebbe comunque risposto di si e che dovevo stare tranquillo.
Sono andato nella prima farmacia e dopo pochi minuti mi sono pulito il volto con un disinfettante.
Tornato a casa ho fatto una ricerca ed ho scoperto che anche in Italia il barbiere é un veicolo serio (!) di infezioni (epatite) ed ora sono preoccupato...
Ho letto anche che si puó avere epatite per anni senza sintomi.
Domando allora:
- devo preoccuparmi di epatiti A B C..., infezioni batteriche, virali, HIV, ecc ? Probabilitá di infezioni ? Quale é il rischio piú concreto ?
- sono stato vaccinato da bambino contro l´epatite B: é consigliabile rifare tale vaccino ?
- ho fatto una imprudenza o sono ipocondriaco ?
- se tra sei mesi staró ancora bene e senza sintomi posso stare tranqullo ?
- con quali test é possibile vedere se ci sono infezioni e come si fanno questi test e cosa si riesce a sapere e con quale attendibilitá ?
(e se andassi a donare il sangue in cambio di uno screening completo e gratuito).
Alcune di queste domande valgono anche per il sesso, ma con le mie ragazze credo di poter stare tranquillo ed uso il preservativo.
[#1]
E' probabilmente ipocondriaco (^___^)
Il rischio che descrive è più teorico che reale e poichè ci sono tutt'ora i barbieri che eseguono queste manovre "dubbie" e nel recente passato erano diffusissimi ci dovrebbe essere una maggiore diffusione delle malattie che si trasmettono con tali modalità.
E' corretto per il futuro prevenire che ciò si ripeta ma adesso....ci dorma su tranquillo.
Il rischio che descrive è più teorico che reale e poichè ci sono tutt'ora i barbieri che eseguono queste manovre "dubbie" e nel recente passato erano diffusissimi ci dovrebbe essere una maggiore diffusione delle malattie che si trasmettono con tali modalità.
E' corretto per il futuro prevenire che ciò si ripeta ma adesso....ci dorma su tranquillo.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Egregi Medici di Medicitalia,
Egregio Dottor Catania,
grazie per la Sua risposta.
Cercando su google scholar ho trovato la seguente pubblicazione medica:
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/jmv.20182/abstract
Mariano et al., DOI: 10.1002/jmv.20182
in cui si dice come i trattamenti di bellezza siano verosimilmente la prima causa di trasmissione delle epatiti in Italia in persone che non scambiano siringhe o attrezzi per iniettare o sniffare droga e che non siano troppo anziane (gli anziani e soprattutto quelli del sud sono a suo tempo stati rovinati - tra l´altro - dalle siringhe riutilizzabili che allegramente si usavano nel sistema sanitario italiano - in quanto in altri paesi sviluppati la prevalenza di epatite C tra gli ultrasessantenni é molto minore che in Italia) !
Lo studio stima per la rasatura dal barbiere una Odds Ratio di 1.8 per l´HBV, il che vuol dire che tra i frequentatori di barbieri la prevalenza di epatite dovrebbe essere quasi doppia che nella popolazione media.
Con i tatuaggi si arriva a quasi 5 volte tanto per la HCV !
La domanda é ora questa:
- queste percentuali non basse si debbono alle "pecore nere" che se ne fregano di ogni norma igienica alla grande ?
- oppure il rischio é sempre presente anche da un barbiere o un centro estetico "mediamente scrupoloso" (!) ?
Per l´HCV basta davvero una ferita superficiale oppure la probabilitá diventa significativa solo per ferite di una certa profonditá fatte con materiale altamente infettivo ?
Penso in particolare alle lame dal barbiere o alle forbici del parrucchiere o alle pinzette con cui l´estetista depila e rifinisce le sopracciglia...
Per una puntura con siringa infetta si stima la probabilitá di contrarre l´HCV in circa 0.5% o al massimo 1% ma non trovo dati per altri strumenti.
E se una persona sanguina (ferita lieve/media/profonda/da lacerazione, ecc) ed un altra la tocca ed ha sulla pelle un piccolo taglio aperto ancora sanguinante la probabilitá di infettarsi come si potrebbe valutare ?
ALLA FINE TUTTO É SEMPRE E SOLO UNA QUESTIONE DI PROBABILITÁ
saluti
Egregio Dottor Catania,
grazie per la Sua risposta.
Cercando su google scholar ho trovato la seguente pubblicazione medica:
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/jmv.20182/abstract
Mariano et al., DOI: 10.1002/jmv.20182
in cui si dice come i trattamenti di bellezza siano verosimilmente la prima causa di trasmissione delle epatiti in Italia in persone che non scambiano siringhe o attrezzi per iniettare o sniffare droga e che non siano troppo anziane (gli anziani e soprattutto quelli del sud sono a suo tempo stati rovinati - tra l´altro - dalle siringhe riutilizzabili che allegramente si usavano nel sistema sanitario italiano - in quanto in altri paesi sviluppati la prevalenza di epatite C tra gli ultrasessantenni é molto minore che in Italia) !
Lo studio stima per la rasatura dal barbiere una Odds Ratio di 1.8 per l´HBV, il che vuol dire che tra i frequentatori di barbieri la prevalenza di epatite dovrebbe essere quasi doppia che nella popolazione media.
Con i tatuaggi si arriva a quasi 5 volte tanto per la HCV !
La domanda é ora questa:
- queste percentuali non basse si debbono alle "pecore nere" che se ne fregano di ogni norma igienica alla grande ?
- oppure il rischio é sempre presente anche da un barbiere o un centro estetico "mediamente scrupoloso" (!) ?
Per l´HCV basta davvero una ferita superficiale oppure la probabilitá diventa significativa solo per ferite di una certa profonditá fatte con materiale altamente infettivo ?
Penso in particolare alle lame dal barbiere o alle forbici del parrucchiere o alle pinzette con cui l´estetista depila e rifinisce le sopracciglia...
Per una puntura con siringa infetta si stima la probabilitá di contrarre l´HCV in circa 0.5% o al massimo 1% ma non trovo dati per altri strumenti.
E se una persona sanguina (ferita lieve/media/profonda/da lacerazione, ecc) ed un altra la tocca ed ha sulla pelle un piccolo taglio aperto ancora sanguinante la probabilitá di infettarsi come si potrebbe valutare ?
ALLA FINE TUTTO É SEMPRE E SOLO UNA QUESTIONE DI PROBABILITÁ
saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 12.1k visite dal 27/10/2011.
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