I risultati sperati, finché dopo l'ultima nottata insonne il mio medico mi ha segnato lo stilnox
Salve,
Sono una ragazza di 22 anni e scrivo per un problema che mi si presenta da gennaio scorso, ovvero difficoltà ad addormentarmi con annessa tachicardia, sudorazione ed aumento della minzione. Inizialmente sia io che la mia famiglia avevamo associato questo disturbo ad uno stato d'ansia, dal momento che sono un soggetto ansioso (anche se non ho MAI avuto problemi a dormire) ed ero nel pieno della sessione d'esame invernale. Prendo melatonina e valeriana e lascio passare, alternando nottate in bianco e notti tranquille, e questo periodo sembra passare così come è venuto. Il problema si ripresenta a luglio, in concomitanza con l'ultimo esame della sessione estiva, sebbene sporadicamente, poi iniziano le vacanze e scompare ogni traccia di insonnia. Il disturbo ricompare esattamente a metà agosto sotto forma di insonnia precoce, in cui non prendevo sonno prima delle due di notte, ed inizia a diventare frequente verso l'inizio di settembre, in cui dopo cinque nottate in cui ho dormito all'incirca tre ore per notte, il mio medico curante mi ha prescritto il Lexotan. Prendendone 15 gocce prima di andare a dormire il problema sembrava scomparso, dormivo otto ore filate senza sentire alcun rumore, in quanto ci tengo a sottolineare come il mio sonno, da pesantissimo che è sempre stato, è diventato leggerissimo, a livello che anche chiudendo porte e finestre qualsiasi rumore mi sveglia e non riesco più ad addormentarmi. Faccio l'esame e passo dieci giorni di totale relax, quindi imputando il mio disturbo all'ansia, inizio a scalare le dosi, ma senza riuscirvi, dal momento che già con dieci gocce il mio sonno era leggero e tendevo a svegliarmi verso le cinque di mattina con la tachicardia, senza riuscire a prendere di nuovo sonno. Continuo con dieci gocce ma noto che il mio sonno è sempre più disturbato e mi sveglio la mattina completamente assente, rimanendo stanca tutto il giorno, quindi riaumento la dose a quindici, ma senza ottenere i risultati sperati, finché dopo l'ultima nottata insonne il mio medico mi ha segnato lo Stilnox. Sono davvero disperata, perché ho letto che il trattamento non può superare le quattro settimane, e io senza questi farmaci non riesco più a dormire, ed ho paura di avere crisi di astinenza ed esserne diventata dipendente. Chiedo un consulto per capire a chi rivolgermi, come curare questo mio disturbo, qualsiasi informazione che mi possa aiutare ad uscire da questo tunnel infernale.
Mi scuso per la lunghezza, in attesa di una risposta,
Cordiali saluti.
Sono una ragazza di 22 anni e scrivo per un problema che mi si presenta da gennaio scorso, ovvero difficoltà ad addormentarmi con annessa tachicardia, sudorazione ed aumento della minzione. Inizialmente sia io che la mia famiglia avevamo associato questo disturbo ad uno stato d'ansia, dal momento che sono un soggetto ansioso (anche se non ho MAI avuto problemi a dormire) ed ero nel pieno della sessione d'esame invernale. Prendo melatonina e valeriana e lascio passare, alternando nottate in bianco e notti tranquille, e questo periodo sembra passare così come è venuto. Il problema si ripresenta a luglio, in concomitanza con l'ultimo esame della sessione estiva, sebbene sporadicamente, poi iniziano le vacanze e scompare ogni traccia di insonnia. Il disturbo ricompare esattamente a metà agosto sotto forma di insonnia precoce, in cui non prendevo sonno prima delle due di notte, ed inizia a diventare frequente verso l'inizio di settembre, in cui dopo cinque nottate in cui ho dormito all'incirca tre ore per notte, il mio medico curante mi ha prescritto il Lexotan. Prendendone 15 gocce prima di andare a dormire il problema sembrava scomparso, dormivo otto ore filate senza sentire alcun rumore, in quanto ci tengo a sottolineare come il mio sonno, da pesantissimo che è sempre stato, è diventato leggerissimo, a livello che anche chiudendo porte e finestre qualsiasi rumore mi sveglia e non riesco più ad addormentarmi. Faccio l'esame e passo dieci giorni di totale relax, quindi imputando il mio disturbo all'ansia, inizio a scalare le dosi, ma senza riuscirvi, dal momento che già con dieci gocce il mio sonno era leggero e tendevo a svegliarmi verso le cinque di mattina con la tachicardia, senza riuscire a prendere di nuovo sonno. Continuo con dieci gocce ma noto che il mio sonno è sempre più disturbato e mi sveglio la mattina completamente assente, rimanendo stanca tutto il giorno, quindi riaumento la dose a quindici, ma senza ottenere i risultati sperati, finché dopo l'ultima nottata insonne il mio medico mi ha segnato lo Stilnox. Sono davvero disperata, perché ho letto che il trattamento non può superare le quattro settimane, e io senza questi farmaci non riesco più a dormire, ed ho paura di avere crisi di astinenza ed esserne diventata dipendente. Chiedo un consulto per capire a chi rivolgermi, come curare questo mio disturbo, qualsiasi informazione che mi possa aiutare ad uscire da questo tunnel infernale.
Mi scuso per la lunghezza, in attesa di una risposta,
Cordiali saluti.
[#1]
Buongiorno a Lei,
caso complesso ed articolato.
Il primo screening diagnostico è:
-consultare un neurologo che sia esperto in medicina del sonno (chi le scrive è membro della Associazione Italiana di Medicina del Sonno);
-a seguire la prima visita verosimilmente sarà indicato e necessario un esame neurofisiologico quale un "EEG- Polisonnografia con ipnogramma".
Questo, utitamente alla visita, fornirà molti dati circa la architettura del suo sonno evidenziando quali e dove questo è anomalo o deficitario.
Ciò consentirà di programmare un trattamento mirato.
Se crede mi contatti "a breve"...
Cordialmente.
caso complesso ed articolato.
Il primo screening diagnostico è:
-consultare un neurologo che sia esperto in medicina del sonno (chi le scrive è membro della Associazione Italiana di Medicina del Sonno);
-a seguire la prima visita verosimilmente sarà indicato e necessario un esame neurofisiologico quale un "EEG- Polisonnografia con ipnogramma".
Questo, utitamente alla visita, fornirà molti dati circa la architettura del suo sonno evidenziando quali e dove questo è anomalo o deficitario.
Ciò consentirà di programmare un trattamento mirato.
Se crede mi contatti "a breve"...
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta. Sicuramente eseguirò al più presto lo screening da lei consigliato, ma ciò che più mi preme è capire quali siano le motivazioni che stanno alla base del mio disturbo. Davvero tutto questo scompenso deriva unicamente da uno d'ansia e dallo stress per lo studio? Ripeto, per me l'insonnia è una cosa davvero assurda, perché non ho avuto mai problemi a dormire, anche se ho sempre studiato tantissimo, spesso anche fino a tarda sera, appena mi stendevo crollavo letteralmente, mentre adesso senza l'aiuto dei sonniferi non riesco a prendere sonno, e inoltre mi sveglio sempre alle cinque di mattina, senza riuscire a riaddormentarmi, sia con il Lexotan che con lo Stilnox. In più la mattina mi sveglio con una sensazione di cuore in gola e sudo freddo, sintomi che riesco a contrastare soltanto alzandomi e iniziando a studiare e frequentare lezione come se non fosse successo niente, anche se può capire la difficoltà che ho, con quattro cinque ore di sonno a notte, a rimanere lucida e concentrata. Dalle scarse conoscenze che ho dell'ambito medico sembrerebbe un'alterazione dei ritmi circadiani sonno-veglia, ma non so più cosa pensare.
[#3]
"...ciò che più mi preme è capire quali siano le motivazioni che stanno alla base del mio disturbo...";
lo screening diagnostico clinico e strumentale serve proprio a fornirle le risposte corrette.
Si rivolga solo a professionisti "esperti certificati". Altrimenti rischia di perdere tempo e denaro inutilmente.
Un criterio è essere membro della Associazione Italiana di Medicina del Sonno, con sede centrale a Bologna.
lo screening diagnostico clinico e strumentale serve proprio a fornirle le risposte corrette.
Si rivolga solo a professionisti "esperti certificati". Altrimenti rischia di perdere tempo e denaro inutilmente.
Un criterio è essere membro della Associazione Italiana di Medicina del Sonno, con sede centrale a Bologna.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 05/10/2018.
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Approfondimento su Insonnia
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