Pubalgia e rimedi

Salve,

da anni ho una serie di problemi legati alla pubalgia che inizia a 17 anni, quando durante ogni allenamento avvertivo dei fastidi alla parte dell'inguine.
Non ci ho dato molta importanza e continuavo ad allenarmi.

Dopo ogni allenamento avevo dolori, ma nel giro di 1-2 giorni andavano via e io riprendevo ad allenarmi.

Purtroppo non mi sono fermato e ho continuato ad allenarmi finché sono arrivato al punto che non potevo più neanche fare le scale.

Ho avuto uno stop di 6 mesi, dove sono passato da ortopedico, fisioterapia, osteopata, laser e ultrasuono terapia e recupero in piscina.

Nel mentre ho scoperto di avere una serie di problematiche, che probabilmente hanno fatto scaturire l'infortunio, tra cui mal occlusione dentale, discopatia lombare, e una lieve asimmetria corporea.

Dopo tutta questa trafila stavo bene e mi hanno fatto dei plantari personalizzati per "riequilibrarmi" e non aver problemi.
Sono gradualmente tornato a giocare a calcio senza problemi per 6 mesi.
Ma i dolori sono tornati.
Questa volta mi sono fermato quasi subito.
Alternavo riposo esercizi di potenziamento e streching, sentivo di star bene, ma appena facevo 1-2 allenamenti i dolori ritornavano.
Ho continuato così per 2 mesi finché ho capito che in quel momento non potevo tornare ad allenarmi.

Perciò ho ripreso con la trafila di terapie...

Dopo 6 mesi ho ripreso a giocare gradualmente e i dolori non c'erano più.
Poi è arrivato il covid e tra impegni vari non ho giocato per più di 2 anni.

1 anno fa ho ripreso a giocare molto gradualmente, con nuovi plantari personalizzati perché gli altri erano fatti vecchi e i dolori sono tornati nel giro di poche settimane.
Ma questa volta sono riuscito a gestirmi e a giocare ugualmente (anche se non mi sentivo quasi mai al 100% delle mie capacità).
Mi sono gestito così bene da non dovermi fermare praticamente mai (se non a volte per pochi giorni).

Adesso abbiamo ripreso la preparazione con allenamenti abbastanza intensi.
Faccio con frequenza esercizi di potenziamento e streching alla parte interessata, un buon riscaldamento prima, ma ogni volta il dolore è lì, ma non così forte da dovermi fermare.
Un giorno correndo mi sono sentito così tanto dolore che mi sono fermato, ma cambiando il plantare personalizzato con uno della Scholl per sportivi, il dolore è diminuito e sono riuscito ad andare avanti.
Però adesso, dopo due settimane, il dolore è aumentato e ho deciso di prendermi qualche giorno di riposo.

Farò delle sedute dall'osteopata perché ogni volta che sono andato mi ha sempre aiutato.
Mi hanno consigliato di rifarmi nuovamente i plantare e anche un bite notturno per i denti.

Mi scuso se mi sono dilungato, ma voglio che sia ben chiara la situazione.

Quello che chiedo sono consigli su come gestire meglio questa situazione e se ha senso fare un bite e nuovamente dei plantari personalizzati sapendo che in passato mi hanno aiutato solo inizialmente e poi mi hanno dato più problemi?

Grazie in anticipo per il vostro aiuto.
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Dr. Paolo Luatti Medico dello sport, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico termale 54 1
Buonasera, la. Pubalgia è una brutta bestia e spesso può costringere ad appendere Le scarpette al chiodo. Riprovare tutto il percorso da capo,,bite,osteopata ,plantari,stretching, magari durante i periodi di sovraccarico programmare sedute osteopatia preventive e di agopuntura.

Dr. Paolo Luatti