Aggravamento salute e quindi invalidità?

Buongiorno, tanti anni fa feci visita per invalidità per ptosi renale
spondiloartrosi diffusa con discopatie multiple e mi dettero il 40%.
Due anni fa peci aggravamento per:
insuff mitralica di severa entità (2.3.Nyha), malattia psoriasica con artrite e manifestaz cutanee al cuoio capelluto, tiroidite di H. e sindrome ansios-depres
siva-reattiva e sono arrivata al 75%.

In quel periodo appena diagnosticata l'artrite. non facevo terapie specifiche se non
comuni antidolorifici, aulin tachidol ecc.


Di nuovo c'è che da circa 3 mesi ho iniziato la terapia con clody fl, algix ogni 3 gg e Arava che inizierò lunedì 1 cp al dì, in quanto è peggiorato il mio stato ed ho dolori sempre presenti specie ai polsi schiena e gamba sx, stanchezza.
La reumatologa, che nel frattempo ho cambiato, nelle lastre del 2007 mi ha trovato segni di sacroileite confermata con nuove lastre (e che prima non era stata vista). Cmq questo è quanto: artropatia psoriasica in fibromialgia ad impronta entesitica con segni di sacroielite. Piccola spina calcifica entesopatica al gran trocantere femorale sx(questo dalle ultime RX).
Nel frattempo ho fatto anche intervento al cuore per plastica mitralica ma non è che la cosa sia migliorata ho sempre cardiopalmo extrasist e se faccio 2 passi a passo svelto ho affanno, e lieve insuff aortica. Nel frattempo ho parestesie alle dita anulare emignolo della mano sx e dalla EMG è stato visto un rallentamento della VdC dell'ulnare in particolare gomito e sottogomito (dove ho sempre dolore. Ho psoriasi adesso, oltre che al cuoio capelluto anche sotto le unghie mi si stanno trasformando....e al gomito.
E' peggiorato il mio stato ansioso depressivo perchè temo di tornare sotto i ferri in quanto l'insuff mitralica in 2 anni mi è passata da lieve...all'intervento. Per tutte le cose elencate in ultimo vorrei sapere se posso fare agravamento dell'invalidità o se per caso rischio mi tolgano dei punti a quella che ho, (non è revisionabile se non per aggravamento).
Vi ringrazio per una vostra eventuale risposta.
(ho problemi anche sul lavoro in quanto lavoro in ambulatorio di cardiologia, sono infermiera, e quando col medico eseguo prove da sforzo o eco-stress dove ogni 2 minuti devo prendere la pressione al paziente, e di prove se ne eseguono anche 10 per mattina, tutta la terapia che faccio per alleviare il dolore ai polsi è vana, inoltre l'essere in quel reparto e essendo anch'io cardiopatica mi comporta che sto sempre peggio, non mi cambiano di reparto se non faccio una visita collegiale, cosa devo fare? Grazie)
Inoltre Arava posso prenderlo? prendo già torvast 20 per il colest cardicor aspirinetta..
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Gentile Signora,
inizio a rispondere al Suo ultimo quesito. Arava è un farmaco che trova indicazione nel trattamento dell'artrite reumatoide attiva; le sue principali controindicazioni riguardano l'epatotossicità; non ho notizie di interazioni con beta-bloccanti (Cardicor), ipocolesterolizzanti (Torvast) od antiaggreganti (Aspirinetta); in ogni caso un'ottima ed esauriente monografia su tale farmaco (comprendente le precauzioni e gli effetti indesiderati) la può trovare al seguente link:
http://www.paginesanitarie.com/skfarmaci/monografia%20di%20arava%20fl%2030cpr%20riv%2010mg.htm

Per quanto concerne il Suo quesito riguardante l'invalidità, la prime cose da tener presente, a mio parere, sono:
1. Lei è in attualità di lavoro, e secondo quanto riferisce svolge un attività lavorativa dipendente come infermiera
2.Lei ha ottenuto un riconoscimento nel settore dell'invalidità civile pari al 74%, il che significa che può ottenere i benefici relativi alla Sua condizione per esenzione dal ticket sanitario, protesi ed ausili e congedi dal lavoro per la Sua patologia; non ha benefici economici in quanto, essendo in attualità di lavoro, senz'altro supera la soglia di reddito per l'assegno di invalidità.

Un'eventuale istanza di aggravamento dell'invalidità civile, anche ottenendo una percentuale maggiore, non Le apporterebbe ulteriori benefici, fino a quando sarà in grado di deambulare autonomamente e di svolgere pure autonomamente gli atti quotidiani della vita.

Ove le mansioni che attualmente svolge, considerate le patolgie da cui è affetta, siano gravose e possano nuocere ulteriormente al Suo stato di salute, Lei può richiedere visita medica al "medico competente" della Sua Azienda, il quale valuterà la compatibilità fra il Suo stato di salute e le mansioni, eventualmente formulando un giudizio di "idoneità con limitazioni e/o prescrizioni". In ogni caso, anche in caso di giudizio di "non idoneità" (eventualmente appellabile all'organo di vigilanza), Lei otterrebbe lo spostamento a mansioni equivalenti o, se ciò non è possibile, a mansioni inferiori, però conservando la retribuzione del Suo profilo (D.Lgs 81/08).

Solo in caso di impossibilità, da parte Sua, a proseguire l'attività lavorativa, può essere utile la "visita medica collegiale" presso l'ASL finalizzata al conseguimento del pensionamento anticipato (Legge 335/95) per inabilità permanente ed assoluta.

Distinti saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore per la sua risposta esauriente e veloce.
Il medico della mia Asl, dal quale ho dovuto fare la visita per avere l'ok per il rientro al lavoro dopo il periodo di convalescenza dall'intervento, mi ha risposto che l'infiammazione ai polsi è una cosa passeggera (dopo aver letto la lettera della Reumatologa che mi rilascia ad ogni visita ed in cui c'è scritto artropatia cronica...ecc ecc..) per cui posso tornare a lavorare in quell'ambulatorio. Ed infatti la cura che stavo facendo in quel momento è risultata vana perchè mi sono ripresi i dolori, oltre vabbè allo stato psicologico...
Mi fecero già una visita collegiale (il Medico della mia Asl dice che può esonerare solo dai turni, per cui per altri "esoneri" c'è da fare la visita collegiale)qualche anno fa, prima che avessi problemi di artrite e di cuore e diceva:
idonea alle mansioni con esclusione delle attività che comportano movimentazione manuale dei carichi anche di lieve entità stazioni erette del rachide e sollecitazioni eccessive del rachide su tutti i segmenti.
In quell'ambulatorio non è mai stata rispettata in particolare adesso, dopo il mio rientro dall'intervento, anche perchè per le prove da sforzo bisogna stare in piedi
e fermi vicino al paziente come lei sa. Ed infatti al mio rientro al lavoro una mattina, alla 7a prova da sforzo mi sono sentita male tanto che la Dott.ssa mi ha fatta sdraiare, avevo dolore ai polsi schiena e petto, mi hanno fatto ecg e ripreso a lavorare. Vorrei chiedere alla Commissione che mi esaminerà che senso ha che io rifaccia una collegiale dal momento che ne ho già una che parla chiaro, e dal momento che non viene rispettata?
Al momento mi sento ancora di lavorare, mi mancano 7 anni per andare in pensione e vorrei lavorare il più possibile se mi riesce, poi caso mai potrò vedere l'altro discorso dell'inabilità al lavoro.
Grazie se ancora mi risponderà e per il link che mi ha dato.
[#3]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Gentile Signora,
relativamente all'ulteriore quesito che Lei giustamente si pone, può leggere quanto riportato nel seguente link:
http://www.asl.milano.it/user/Default.aspx?SEZ=2&PAG=24&NOT=151

Inoltre, per far sì che vengano rispettate le prescrizioni che Le sono state fatte, può rivolgersi al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (che deve essere individuato presso ogni Azienda sanitaria) ed, in subordine, all'Organo di Vigilanza (Servizio Prevenzione e Salute negli Ambienti di Lavoro) che dovrebbe essere operante presso la ASL, od in ultima analisi ad un Patronato di Sua fiducia.

Ancora Distinti Saluti.
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per le sue utili e chiare risposte.
Distinti saluti
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