Microdiscectomia l5 s1 indicata in presenza di denervazione acuta?
Buongiorno,
Scrivo per richiedere la vostra opinione in merito a una ernia discale L5 S1 destra, con coinvolgimento radicolare S1 confermato clinicamente ed elettromiograficamente.
L’evento è avvenuto a seguito di un sollevamento traumatico il 10 marzo 2025.
Il dolore radicolare è progressivamente migliorato, ma permangono segni oggettivi:
Forza ridotta alla flessione plantare (4/5) a destra
Assenza del riflesso achilleo destro
EMG: denervazione acuta grado 3 4/8 della radice S1 destra, senza segni cronici
Ho effettuato due infiltrazioni lombari, l’ultima delle quali in data 8 maggio con cortisone depot sotto guida TC.
Il dolore è attualmente sotto controllo, ma permane intolleranza alla posizione seduta prolungata.
Riporto qui il referto MRI (aprile 2025)
"Condrosi e spondilosi iniziale in direzione foraminale a destra.
Piccola ernia discale paramediana che si estende fino a poco oltre il forame a destra, con lieve dislocazione caudale paramediana destra.
Conseguente dislocazione dorsale e compressione a breve tratto della radice nervosa S1 destra all’ingresso del recesso laterale.
Le alterazioni ossee e discogene causano un lieve restringimento del neuroforame destro.
Nessun segno di spondilolisi o di olistesi. "
Al momento mi è stata proposta una microdiscectomia L5 S1, ma desidero un confronto indipendente per valutare:
1. Se, alla luce dell’EMG e del referto, sia raccomandabile procedere con l’intervento a breve termine
2. Se vi siano realisticamente margini per un recupero completo con terapia conservativa, pur in presenza di denervazione acuta
3. Quanto la tempistica (ora >12 settimane dall’esordio) incida sulla prognosi neurologica a lungo termine
Grazie.
Scrivo per richiedere la vostra opinione in merito a una ernia discale L5 S1 destra, con coinvolgimento radicolare S1 confermato clinicamente ed elettromiograficamente.
L’evento è avvenuto a seguito di un sollevamento traumatico il 10 marzo 2025.
Il dolore radicolare è progressivamente migliorato, ma permangono segni oggettivi:
Forza ridotta alla flessione plantare (4/5) a destra
Assenza del riflesso achilleo destro
EMG: denervazione acuta grado 3 4/8 della radice S1 destra, senza segni cronici
Ho effettuato due infiltrazioni lombari, l’ultima delle quali in data 8 maggio con cortisone depot sotto guida TC.
Il dolore è attualmente sotto controllo, ma permane intolleranza alla posizione seduta prolungata.
Riporto qui il referto MRI (aprile 2025)
"Condrosi e spondilosi iniziale in direzione foraminale a destra.
Piccola ernia discale paramediana che si estende fino a poco oltre il forame a destra, con lieve dislocazione caudale paramediana destra.
Conseguente dislocazione dorsale e compressione a breve tratto della radice nervosa S1 destra all’ingresso del recesso laterale.
Le alterazioni ossee e discogene causano un lieve restringimento del neuroforame destro.
Nessun segno di spondilolisi o di olistesi. "
Al momento mi è stata proposta una microdiscectomia L5 S1, ma desidero un confronto indipendente per valutare:
1. Se, alla luce dell’EMG e del referto, sia raccomandabile procedere con l’intervento a breve termine
2. Se vi siano realisticamente margini per un recupero completo con terapia conservativa, pur in presenza di denervazione acuta
3. Quanto la tempistica (ora >12 settimane dall’esordio) incida sulla prognosi neurologica a lungo termine
Grazie.
La mia sensazione, sia pur a distanza, è che l'indicazione all'intervento vi sia (quasi sicuramente con tecnica mininvasiva, ma, in mancanza, almeno con tecnica micro- chirurgica).Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 245 visite dal 23/06/2025.
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