Ematoma subdurale
Buongiorno,
desidererei sapere una vostra opinione, un consiglio. Mia mamma di 72 anni attivissima il 21 febbraio è caduta nella notte e dopo circa una settimana, il 28 febbraio l'ho accompagnata in pronto soccorso causa mal di testa dove è stata ricoverata, a seguito di tac si è riscontrato "falda di ematoma subdurale cronico frontale SIN con iniziale shift della linea mediana, indicato intervento chirurgico di evacuazione senza attuali caratteristiche di urgenza.". Il 2 marzo prima dell'operazione la mamma in ospedale ha avuto un episodio di afasia di circa 3 min ed a seguito di TAC invariata rispetto alla precedente si è deciso poi di intervenire ed è stata operta il 5 marzo e dimessa il 9 marzo,
Il 13 marzo a casa ha avuto un altro episodio di afasia di circa 6 min e causa mia preoccupazione per dolore ci siamo recati nuovamente in pronto soccorso e l'esito della TAC è stato il seguente: "esame eseguito con scansioni dirette confrontato con il precedente del 6 marzo (giorno dopo operazione), scarsa rappresentazione dei solchi corticali in sede fronto temporale a destra (fenomeni flogistici?). In esiti di craniotomia SIN per evacuazione di ematoma subdurale persiste falda ipodensa sottotecale sostanzialmente immodificata rispetto al controllo suddetto mentre risulta pressochè riassorbita la quota di pneumoencefalo permanendo unicamente alcune piccole bolle aeree in sede sottotecale a ridosso del foro craniotomico ed in sede frontale antideclive bilateralmente.Le strutture della linea mediana sono sostanzialmente in asse, le cavità ventricolari hanno ampiezza ridotta.".
Mi hanno detto che è normale decorso, io mi sono preoccupato per l'episodio di afasia dopo l'operazione ed anche per dolore persistente, dopo l'operazione ha anche vomitato 2 volte.
A seguito di visita neurologica effettuata ieri 23 marzo dove dicono che va tutto bene e vogliono effettuare una nuova tac il 5 aprile per monitorare come da protocollo io continuo ad essere allarmato perchè conoscendo bene la mamma mi accorgo che parla davvero poco, cammina molto lentamente ed in alcuni momenti sembra un po' assente, preciso però che si ricorda tutto del passato,
Soffre di alta pressione e tiene sotto controllo la glicemia. Ha perso 6 kg dopo operazione (da 66 a 60 kg),
Come farmaci assume tachidol per eventuale dolore (circa 2 al giorno) e 5 gocce di Laroxyl la sera, per la pressione assume cotareg 160mg/12,5mg la mattina e mezza pastiglia di lercadip 20mg mattino e sera.
Gradirei di cuore una vostra opinione o un consiglio.
GRAZIE!
desidererei sapere una vostra opinione, un consiglio. Mia mamma di 72 anni attivissima il 21 febbraio è caduta nella notte e dopo circa una settimana, il 28 febbraio l'ho accompagnata in pronto soccorso causa mal di testa dove è stata ricoverata, a seguito di tac si è riscontrato "falda di ematoma subdurale cronico frontale SIN con iniziale shift della linea mediana, indicato intervento chirurgico di evacuazione senza attuali caratteristiche di urgenza.". Il 2 marzo prima dell'operazione la mamma in ospedale ha avuto un episodio di afasia di circa 3 min ed a seguito di TAC invariata rispetto alla precedente si è deciso poi di intervenire ed è stata operta il 5 marzo e dimessa il 9 marzo,
Il 13 marzo a casa ha avuto un altro episodio di afasia di circa 6 min e causa mia preoccupazione per dolore ci siamo recati nuovamente in pronto soccorso e l'esito della TAC è stato il seguente: "esame eseguito con scansioni dirette confrontato con il precedente del 6 marzo (giorno dopo operazione), scarsa rappresentazione dei solchi corticali in sede fronto temporale a destra (fenomeni flogistici?). In esiti di craniotomia SIN per evacuazione di ematoma subdurale persiste falda ipodensa sottotecale sostanzialmente immodificata rispetto al controllo suddetto mentre risulta pressochè riassorbita la quota di pneumoencefalo permanendo unicamente alcune piccole bolle aeree in sede sottotecale a ridosso del foro craniotomico ed in sede frontale antideclive bilateralmente.Le strutture della linea mediana sono sostanzialmente in asse, le cavità ventricolari hanno ampiezza ridotta.".
Mi hanno detto che è normale decorso, io mi sono preoccupato per l'episodio di afasia dopo l'operazione ed anche per dolore persistente, dopo l'operazione ha anche vomitato 2 volte.
A seguito di visita neurologica effettuata ieri 23 marzo dove dicono che va tutto bene e vogliono effettuare una nuova tac il 5 aprile per monitorare come da protocollo io continuo ad essere allarmato perchè conoscendo bene la mamma mi accorgo che parla davvero poco, cammina molto lentamente ed in alcuni momenti sembra un po' assente, preciso però che si ricorda tutto del passato,
Soffre di alta pressione e tiene sotto controllo la glicemia. Ha perso 6 kg dopo operazione (da 66 a 60 kg),
Come farmaci assume tachidol per eventuale dolore (circa 2 al giorno) e 5 gocce di Laroxyl la sera, per la pressione assume cotareg 160mg/12,5mg la mattina e mezza pastiglia di lercadip 20mg mattino e sera.
Gradirei di cuore una vostra opinione o un consiglio.
GRAZIE!
[#1]
Buongiorno, direi che è una storia clinica molto comune. Il caso è stato gestito molto bene dai colleghi.
Concordo che il monitoraggio TAC sia la metodologia più indicata.
Episodi di afasia e crisi epilettiche rappresentano le complicanze più comuni degli ematomi subduraki cronici.
In bocca al lupo.
Concordo che il monitoraggio TAC sia la metodologia più indicata.
Episodi di afasia e crisi epilettiche rappresentano le complicanze più comuni degli ematomi subduraki cronici.
In bocca al lupo.
Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.8k visite dal 24/03/2018.
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