Referto elettroencefalogramma

Buongiorno. Ho 29 anni e sono una donna. Successivamente ad un episodio avvenuto in agosto di parestesia ad una gamba e ad un braccio (probabilmente legati ad un problema di postura) mi sono recata dal neurologo per accertamenti. Infatti nel 2001, successivamente all'ingerimento di una torta alla mariwana (gioventu...), fui presa da crisi di panico e mi recai al pronto soccorso per accertamenti (volevo essere sicura che nella torta non fossero presenti altre sostanze). In quell'occasione fui sottoposta a diversi esami, tra cui un elettroencefalogramma. L'elettroencefalogramma presentava qualche piccola anomalia, ma il medico disse che per una ragazza della mia età quel tipo di anomalie erano nella norma. Se non ricordo male, il referto parlava di onde quadre, mi scuso se non ho sottomano l'esatto referto. Comunque, portato il referto al neurologo in occasione della recente visita, e dopo aver raccontato di alcuni cali di attenzione improvvisi a cui sono soggetta, questo mi ha consigliato, solo per sicurezza, di fare un altro elettroencefalogramma, stavolta in privazione ipnica, per escludere ogni possibile sospetto di lievi episodi di epilessia. In attesa della valutazione del mio medico del referto, Le chiedo se mi può spiegare che significa il referto che ora le riporto, anche alla luce del mio racconto
'Tracciato eseguito dopo privazione ipnica.
In veglia attività posteriore alfa a 10 c/s bilaterale, reagente.
Presenza di qualche bouffees theta sulle regioni fronto-temporali dell'emisfero sn. Brevi episodi di assopimendo non fanno comparire altri grafoelementi patologici.
La S.L.I. provoca un trascinamento bilaterale.
CONCLUSIONI: Il tracciato mostra lievi anomalie aspecifiche talora con aspetto puntuto sulle regioni fronto-temporali dell'emisfero sn.'

Grazie per l'attenzione
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75k 2.3k 20
Gentile Utente,

mi pare che le lievi alterazioni riscontrate non siano da associare a problemi epilettici data l'assenza di sintomi specifici, infatti il calo di attenzione di cui parla non sembrerebbe un sintomo specifico, a meno che io non riesca a cogliere il giusto significato essendo un consulto a distanza. Ripeto, on line mi sembra che le due cose non siano associabili ma è soltanto un'ipotesi intuitiva. Il Suo neurologo ovviamente resta l'interlocutore di riferimento.
Mi faccia sapere.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro