Demenza senile o verosimile patogenesi mista
Buonasera, Le espongo la mia situazione: a mio padre di anni 73 è stata fatta la seguente diagnosi: demenza a patogenesi mista deficit della capacità di concentrazione, della memoria di rievocazione dell'orientamento temporale e della memoria di fissazione. Compromissione dell'orientamento spaziale dell'aprassia costruttiva e ideatrice.Abbiamo effettuato una TAC senza MDC che ha dato il seguente risultato: quadro di dilatazione degli spazi sub-aracnoidei e del sistema ventricolare compatibile con atrofia celebrale cortico-sottocorticale. Non evidenzia di espanso in sede sotto o sopra-tentoriale. Strutture della linea mediana in asse. Attualmente sta seguando la seguente terapia: Mattina: 1 compressa Akineton 4 mg, 1/2 compressa di olanzapina 10 mg, 7 gocce di Talofen, 5 gocce diazapam; ore 16:00 7 gocce di Talofen; ore 18:00 5 gocce di diazepam; ore 21:30 15 gocce di Talofen; ore 22:30 1 compressa e mezza di Dizyprexa da 1 mg. Vorrei chiederle un suo parere in merito, se secondo lei mio padre ha un inizio di alzheimer e se somministrandogli degli integratori per la memoria si può ottenere anche un leggero miglioramento, visto che non riconosce neanche i familiari. La Ringrazio.
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Dr. Antonio Ferraloro
Neurologo
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Gentile Utente,
lo stato cognitivo di Suo padre sembrerebbe fortemente compromesso, almeno da quello che leggo.
Anche in terapia non è stato nemmeno prescritto un farmaco di quelli antidemenza in quanto ritengo che siano stati considerati ininfluenti sul decorso clinico della malattia, infatti questi farmaci vengono prescritti soltanto quando ancora alcune capacità sono conservate. Per lo stesso motivo sarebbero inutili anche eventuali integratori. Consideri pure che al momento non esistono farmaci efficaci che agiscano positivamente sulla memoria.
Suo padre in precedenza era molto agitato? Le dico questo considerando il cocktail di farmaci prescritti.
E' in cura presso un centro specializzato in demenze?
Cordiali saluti
lo stato cognitivo di Suo padre sembrerebbe fortemente compromesso, almeno da quello che leggo.
Anche in terapia non è stato nemmeno prescritto un farmaco di quelli antidemenza in quanto ritengo che siano stati considerati ininfluenti sul decorso clinico della malattia, infatti questi farmaci vengono prescritti soltanto quando ancora alcune capacità sono conservate. Per lo stesso motivo sarebbero inutili anche eventuali integratori. Consideri pure che al momento non esistono farmaci efficaci che agiscano positivamente sulla memoria.
Suo padre in precedenza era molto agitato? Le dico questo considerando il cocktail di farmaci prescritti.
E' in cura presso un centro specializzato in demenze?
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
dopo
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio per la sua risposta. Rispondendo alle sue domande posso dirle che in passato ha dato segni di agitazione, attualmente è abbastanza tranquillo, è stato in cura presso un centro di psichiatria ed in seguito presso un centro U.V.A. Attualmente viene seguito dal suo medico di base che ha ritenuto opportuno continuare con la terapia prescrittagli dai medici dei due centri. Ringraziadola nuovamente, Le porgo cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 20/06/2013.
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