Cura antidepressiva e dimagrimento

Buongiorno Dottore,

Le volevo sottoporre la mia situazione ed avere un parere.
Da novembre 2013 ho perso il lavoro e l'ho vissuto malissimo per mesi fino a quando ho deciso di andare dal mio neurologo (fine aprile) e mi ha dato la seguente cura: (primi di aprile 2014)
Limbitryl 25mg piu10 1cp a sera
xanax 60 gocce
minias 20 gocce
paroxenina 1 cp al mattino

Le cose non sono migliorate, anzi ho aumentato il dosaggio delle gocce per dormire il più possibile.

Ora seguo una nuova terapia che sembra funzioni molto bene anche se forse un po pesante (fine maggio 2014)
Limbitryl 25mg più 10 mg 1 compressa 3 volte al giorno mattino pomeriggio e sera
Flunox 15mg 1 compressa prima di dormire
Minias 40 gocce prima di dormire
Xanax secondo necessità (3 -4 volte al dì) fino a un massimo di 80 gocce giornaliere
Tavor 1 mg compresse orosolubile se ansia o attacchi di panico

(premetto che xanax e minias già le prendevo senza molto controllo per alleviare la depressione senza un consiglio del medico da gennaio 2014)

La mia domanda è che ho perso appetito a seguito dei farmaci e mi ha comportato un calo del peso da circa 55kg fino a 45,9kg. Può esser dato dalla cura del neurologo o dalla mia depressione? Ciò è successo verso aprile.

Essendo che non mangiando molto (circa da 300 a 700 kcal al giorno) non andavo di corpo. Ho iniziato con dei clisteri ma non risolvevano il problema e quindi sono passata alle dieci erbe (farmaco da banco) che ogni tanto uso per svuotare il colon.

Ammetto di non esser molto dispiaciuta del calo di peso in vista dell'estate ma inizio seriamente a preoccuparmi di questa ripida scesa del peso.
Ho iniziato sotto consiglio del mio neurologo anche un percorso psicoterapeutico che, per esser stata la mia prima seduta, è andata molto bene.

Grazie dell'attenzione
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Non avendo beneficiato, come dice, di alcun miglioramento e riferendo una perdita di peso indesiderata credo che serenamente possa cercare "un secondo parere" (non c'è nulla di male, è usuale chiedere più pareri circa una questione clinica se non si ha alcun giovamento dai primi approcci con il medesimo professionista).
Accade a tutti coloro che esercitano la professione medica.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com