Svenimenti e tachicardia

Gentili dottori, buonasera.
Stamattina mi è successa una cosa che ha avuto luogo anche altre volte. In pratica a me capita spesso di andare a letto tardi (3-4 del mattino) e di svegliarmi di buon'ora (7-8), fermo restando il fatto che dopo il tempo di una colazione essendo molto stanco torno a letto. A volte quando succede, già dal dormiveglia sento il cuore accelerato ed ogni singolo battito molto forte, e non appena mi alzo accuso un tremore in tutto il corpo, dopodiché la sensazione di svenire. A volte resto solo in procinto di svenire ed altre mi vengono a mancare proprio le forze e non riesco neanche a restare in piedi, ma non perdo mai completamente i sensi, quindi ho il tempo di avvertire qualcuno se sono in compagnia, e dopo un lasso di tempo per me considerevole (almeno mezz'ora) mi riprendo, per poi avere per diverse ore una sensazione di stremo.
Premetto che non ho mai avuto problemi di pressione o simili, e che le analisi "di routine" del sangue effettuate l'ultima volta quest'estate non hanno riportato nessun valore alterato.
Mi chiedo se debba quindi effettuare dei controlli, e di che genere, o se sia frutto del fatto che mi addormento tardi, quindi un fatto normale che io abbia questi disturbi al mattino.
Poi mi chiedo se episodi del genere si esauriscono al momento senza conseguenze o se possano riportare danni, che non siano accidentali come battere la testa nel momento in cui si sviene, ma di natura organica.
Premetto anche che, soffrendo d'ansia, durante questi episodi mi spavento molto ma cerco sempre di non perdere il controllo, dunque c'è qualcosa che posso fare in un momento del genere? Un comportamento che posso assumere, o qualcosa che posso mangiare/bere per aiutarmi?
Ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

vedo che non ha ancora ricevuto una risposta dal medico e a questo punto, visti anche i consulti precedenti, Le suggerirei di fare una valutazione dal Suo medico di base e cercare di correggere alcuni comportamenti (es sonno) per meglio affrontare la giornata.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1280-regole-di-igiene-del-sonno.html

Se poi Lei è una persona ansiosa, può vivere la circostanza in modo ancora più amplificato.

Posso chiederLe che cosa fa, studia o lavora?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve dottoressa, grazie per aver risposto. Dopo aver controllato per alcuni giorni non ho guardato più, e leggo solo ora la sua risposta.
Comunque io studio giurisprudenza, sono al quinto anno e a poco più della metà del corso di studi (ho perso un anno e qualche mese per via di un periodo fortemente ansioso con lievi episodi depressivi), e studio anche musica. Lavoro sì, ma poco e saltuariamente... per lo più do lezioni di chitarra con modesta retribuzione, facendo coincidere un po' tutto con le mie passioni perché ho dei genitori abbastanza agiati, quindi non dovendo per forza lavorare, ora come ora cerco di togliere meno tempo possibile allo studio.
Il problema di cui sopra tra l'altro si è ridotto notevolmente grazie, credo, all'aumento del dosaggio dei farmaci che assumo per l'ansia.
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