Disfagia orofaringea, dispnea, reflusso, cervicalgia, ansia

Buongiorno gentili dottori, vi espongo la mia storia ed il problema che mi affligge da circa 1 anno, chiedendovi scusa in anticipo per la lunghezza del post.
Ho 35 anni, sono un soggetto fumatore e dopo un forte periodo di stress dovuto al lavoro ed a problemi familiari ho iniziato ad accusare problemi di deglutizione, con una difficoltà ad iniziare l'atto deglutitorio, per una sensazione di soffocamento. Di li a poco sono iniziati anche problemi respiratori, con sensazione di fame d'aria. A seguito di quest'ultimo sintomo, spaventato sono subito corso al pronto soccorso dove analisi del sangue e ossimetria sono risultati nella norma. Successivamente sono passato da un otorinolaringoiatra/foniatra che con rinolaringoscopia ha escluso problemi organici, notando solo una faringite cronica dovuta probabilmente a reflusso gastroesofageo. Sentito anche il mio medico di base effettuo una ecografia tiroidea da cui si evince un leggerissimo ingrossamento della ghiandola ed un piccolo nodulo di 6 mm che però, anche a seguito di nuove analisi del sangue mirate, non desta alcuna preoccupazione e non viene considerato responsabile dei miei sintomi. A seguito di altri consulti privati otorinolarigoiatrici (in totale ho consultato 4 specialisti otor.) il risultato è stato sempre lo stesso, probabile reflusso alto (senza segni endoscopici) e faringite cronica. Dopo diversi cicli di farmaci (Bentelan 1 mg, Golaftin, Aerosol terapia, ecc...) con modesti risultati, inizio un ciclo di 5 giorni di antibiotico, il Ceftriaxone in fiale. Grazie a quest'ultimo ottengo un netto miglioramento della sintomatologia tutta, miglioramento che però svanisce trascorsa una decina di giorni dall'ultima iniezione. Prima di iniziarne un nuovo ciclo mi viene consigliato di effettuare un tampone faringeo che però da risultato negativo. Mi decido, così, di andare dal gastroenterologo che, preso atto della mia sintomatologia, decide di effettuarmi una gastroscopia con diagnosi di esofagite da reflusso gastroesofageo non erosiva (NERD). Mi prescrive una cura a base di pantoprazolo per 2 mesi ed altri farmaci (Nauvol gocce e Gerd off), da riprendere al bisogno.
Inutile aggiungere che anche tale terapia non ha sortito l'effetto sperato. In ultima istanza ho provato a smettere di fumare (fumo circa 1 pacchetto di sigarette al giorno), riuscendoci per 3 mesi circa, nella speranza che tutto dipendesse da questo. Nulla da fare.
A questo punto vi chiedo, gentilmente, se a parer vostro tutta la mia sintomatologia, in particolare disfagia orofaringea e dispnea ad oggi ancora ben presenti, sia imputabile al solo reflusso, alla faringite cronica, ad un sopraggiunto o preesistente disturbo d' ansia o a qualche problema neurologico (avvertendo, ultimamente anche senso di difficoltà/stanchezza/contrazione nella masticazione...miastenia?).
Nel ringraziarvi anticipatamente per la risposta, sperando di essere nella sezione giusta, vi faccio i complimenti per il servizio offerto e vi porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Avendo Lei molto correttamente proceduto con una ricerca di cause organiche cui potrebbe essere imputabile il sintomo soggettivo di disfagia ed avendo avuto risultati diagnostici che anche ex adiuvantibus (ossia a seguito di terapia specifica) sono negativi non resta che ipotizzarne una psicogenesi. A corroborare il sospetto di malattia da conversione somatica si aggiunge il sintomo dispnea che ben difficilmente può essere correlabile alla malattia da reflusso. Consulti un Neurologo che Le suggerirà la via migliore per aggredire il problema.
Cordialità

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr Colangelo, innanzitutto grazie mille per la sua preziosissima risposta.
Dunque Lei ritiene che i miei sintomi siano di origine psichica o neurologica? E in questo ultimo caso di cosa potrebbe trattarsi? Le chiedo scusa per l'insistenza ma dopo tanto tempo vorrei giungere a capo della faccenda ed intraprendere finalmente la strada giusta. A corollario di quanto esposto aggiungo che negli ultimi giorni avverto anche, ben presente, un senso di tensione e stanchezza mandibolare e linguale che talvolta mi rende complicata anche la stessa masticazione, con una ormai conseguente "ansia" da pasti che mi sta davvero facendo impazzire.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, la sensazione di nodo alla gola, più o meno doloroso o fastidioso, può essere dovuto a varie cause.
Può però essere collegato anche ad una disfunzione della muscolatura della masticazione, della deglutizione e del collo, collegata con la motilità faringea, muscolatura che a sua volta è in relazione anche con la postura della lingua e della mandibola , e quindi legata all’occlusione dentaria che il paziente presenta: l’intero sistema prende il nome di “Sistema Stomatognatico”.
Se si tenta, a titolo di esempio esasperato, di deglutire con la bocca spalancata, la cosa risulta difficile e , alla lunga, fastidiosa e a volte anche dolorosa.
Anche la Faringite Cronica troai spesso un determinante elemento patogenetico in una struttura sfavorevole, che in questa patologia può essere costituita da uno schema respiratorio orale primario, a sua volta sostenuto da sfavorevole occlusione dentaria, conformazione della bocca , postura mandibolare.
In presenza di una Respirazione Orale Primaria (ROP), una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nelle cavità paranasali, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro e le difese presenti nelle mucose rinosinusali.
Il respiratore orale, bambino o adulto, spesso la notte ha un respiro rumoroso, russa , e può presentare episodi di apnea , cioè di arresto del respiro per alcuni secondi.
Lo schema respiratorio orale costituisce un elemento favorente non solo delle Faringiti, forse più legate a questo meccanismo "discendente" piuttosto che a quello ascendente dovuto al reflusso.
Tutto ciò è spesso legato ad una sfavorevole conformazione della bocca e delle arcate dentarie, e ad una alterata postura della mandibola. I sintomi riferiti "stanchezza mandibolare e linguale che talvolta mi rende complicata anche la stessa masticazione" rinforzerebbero il mio sospetto.
Può trovare qualche notizia in più sul ruolo della bocca nella patologia respiratoria aprendo questo link:

http://www.studiober.com/patologie/patologie-respiratorie/
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Infine, relativamente alla componente ansiosa, se da un lato lo stato psicologico che il paziente presenta gioca un ruolo importante, va considerato dall’altro che la psiche è elemento importante e presente anche nelle disfunzioni del sistema stomatognatico.
Pertanto , poichè i consulti e i trattamenti del caso non si rivelano efficaci, le suggerirei di consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi respiratori e della deglutizione.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1934-il-nodo-alla-gola-il-bolo-isterico-e-sempre-isterico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-il-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-al-russare-e-all-apnea.html
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr Bernkopf, La ringrazio infinitamente sia dell'interessamento che della preziosissima risposta.
Provvederò dunque sia ad una visita neurologica che ad un consulto presso un dentista gnatologo.
Tuttavia mi preme sottolineare il fatto che, almeno durante la giornata, la mia respirazione avviene normalmente per via nasale. Devo però aggiungere che, in passato, ho avuto qualche episodio di apnea notturna (per fortuna rarissimi e di breve durata).
Aggiungo ancora, infine, che da diverso tempo, per via probabilmente di una postura scorretta dovuta anche al mio lavoro (sto seduto dietro ad una scrivania e davanti ad un pc per la maggior parte della giornata) soffro di cervicalgia, con episodi più o meno intensi di vertigini e senso di sbandamento.
Potrebbe esserci una correlazione con la mia sintomatologia?
Vi rinnovo ancora i miei ringraziamenti per l'interessamento e per i preziosi consigli.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Si, potrebbe esserci: le allego alcuni articoli su questi argomenti.
Tenga presente che il paziente si accorge di una minima parte degli episodi di apnea nei quali incorre in una notte di sonno.
Queste ultime cose che scrive mi rinforzano nel mio sospetto: é possibile che lei abbia 5-6 malattie, ma é più facile che abbia una situazione sfavorevole sottostante, che le predispone tutte.
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
[#6]
dopo
Utente
Utente
Spett.le Dr Bernkopf, ancora grazie.
Mi permetto di porle un'ultima domanda e poi, giuro, non approfitterò più della sua enorme gentilezza.
Mi ha parlato di "5-6 malattie" che potrei avere; a cosa si riferisce di preciso? Dovrei preoccuparmi ed indagare oltre? Laddove venisse confermato il problema dentistico-gnatologico di cui mi parla, esisterebbe una terapia adeguata in grado di aiutarmi nella guarigione?
Mi scuso per l'insistenza ma cerco di capire bene e fare tesoro dei Vs consigli per giungere una volta per tutte alla soluzione dei miei odiosi problemi.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, lei ha parlato di disfagia, dispnea, vertigini, cervicalgia, reflusso gastro esofageo, apnea nel sonno.
Possono essere patologie a se stanti , ma possono essere anche quadri clinici di confine, sostenuti da una malocclusione dentaria con malposizione mandibolare e compensazioni posturali, secondo i razionali che avrà colto nei link che le ho inviato.
Se così fosse,(ovviamente via rete lo si può sospettare, ma il tutto va confermato con un esame clinico diretto) la soluzione è possibile con adeguato trattamento gnatologico.
Cordiali saluti ed auguri
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr Bernkopf, nel ringraziarla nuovamente per tutte le sue delucidazioni ed i preziosissimi consigli, le confermo che provvederò appena possibile, oltre che ad una visita neurologica come suggeritomi dal Dr Colangelo, ad una visita presso uno specialista gnatologo. Se vorrà la terrò informato.
Cordiali saluti.
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