Cervicalgia muscolo tensiva e cefalea

Buongiorno gentili dottori,
vi scrivo per richiedere un consulto riguardo ad alcuni disturbi di cui soffro. Mi scuso se lo ripropongo, ma purtroppo la volta scorsa temo di aver sbagliato sezione di riferimento.
Comincio col dire che sono una ragazza di 30 anni, sono alta 148cm per 40kg di peso. Da alcuni anni, purtroppo, soffro di disturbi legati a quella che il mio medico di base ha identificato come cervicalgia muscolo tensiva che talvolta da origine a relativa cefalea.

Il disturbo che accuso più di frequente è tensione diffusa a muscoli del collo e delle spalle (soprattutto in zona trapezio e sternocleidomastoideo), accompagnata da forte indolenzimento. Per alleviare la tensione faccio uso di Volatren gel, di un miorilassante in schiuma (Miotens), ma soprattutto ricorro alla terapia del calore, applicando cerotti caldi o usando un termoforo che avvolga la zona cervicale, aiutandomi con dei massaggi.
Talvolta però, quando la tensione è molto forte, soffro di veri e propri attacchi di cervicale, che durano da poche ora a un giorno intero. In questi casi, la tensione ai muscoli del collo è talmente tanta da scatenare, oltre al dolore cervicale, un violento mal di testa, che si traduce in un dolore molto intenso, localizzato solitamente ad un solo lato del collo e della testa, circoscritto all'arcata sopraccigliare e dietro all'occhio. Questo mal di testa è sempre accompagnato da fotosensibilità, lievi disturbi visivi (vista appannata), giramenti di testa e forte nausea, che raramente si manifesta con episodi di vomito. Questi attacchi compaiono circa una volta al mese e tutti i disturbi scompaiono non appena si allevia la tensione muscolare. In questi casi, per alleviare il dolore, oltre a quanto già detto, assumo anche ibuprofene.

Su consiglio del mio medico ho effettuato una RX della colonna cervicale. Il risultato è stato il seguente:
"Atteggiamento scoliotico sinistro-convesso del tratto cervicale. Non segni di spoldiloartrosi. Accenno ad apofisotrasversomegalia di C7 a destra su base dismorfica. Regolare ampiezza degli spazi discali. Normale ampiezza della fisiologica lordosi."

Mi è stato consigliato, a questo punto, di effettuare una visita fisiatrica per valutare la necessità di fisioterapia, che si terrà fra pochi giorni.
Nel frattempo, quando mi si presentano questi attacchi violenti di mal di testa, c'è qualcos'altro che io possa fare per evitare di stare male o per migliorare la situazione?

Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Paziente,
nella descrizione della sua sintomatologia vi è qualche elemento su cui non sarei proprio d'accordo con la diagnosi che è stata fatta. Di sicuro lei soffre di cervicalgia, ma l'episodio di cefalea a cadenza mensile che ha descritto parrebbe avere il carattere tipico dell'emicrania. Pertanto, le suggerirei di effettuare innanzitutto una Risonanza del tratto
cervicale, per indagare qualche aspetto che si intravvede già alla Rx diretta, e poi consulterei un neurologo la definizione della diagnosi di cefalea. Intanto, se vuole, può avere una panoramica più vasta sul problema della cervicalgia leggendo il mio articolo di cui le allego il link.
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/salute/neurologia/202-cervicalgia.html

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per la celerità con cui mi ha risposto e per i suoi preziosi consigli. Ho inoltre letto con molto interesse l'articolo che mi ha segnalato.

Io, nel frattempo, ho effettuato la visita fisiatrica di cui le parlavo e che avevo fissato tempo fa.
È stata riscontrata una "Contrattura della muscolatura paravertebrale cervico-dorsale, prevalentemente trapezio ed elevatore scapola. Dolore alla palpazione delle spinose cervicali. Rachide cervicale libero su tutti i piani ai gradi estremi con limitazioni in flessione anteriore, estensione e nelle rotazioni e inclinazioni laterali per algia. Negativo il test di irritazione dei nervi occipitali. No deficit radicolari alle manovre di stiramento agli arti superiori. Stenia segmentaria conservata. No deficit vascolo-nervosi periferici in atto."

La fisiatra mi ha consigliato un percorso di fisioterapia mirato alla rieducazione motoria, con esercizi posturali.
A suo parere le mie cefalee potrebbero essere facilmente di origine miotensiva, ma non ha escluso possa trattarsi di emicrania, perché ha detto che molti dei miei sintomi possono corrispondere, proprio come da lei suggerito.
Mi ha detto di contattare il centro cefalee per avere un parere al riguardo.

Dopo questo aggiornamento, la ringrazio ancora sentitamente e le auguro buona serata.
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Utente
Utente
Gentile Dr. Colangelo,
le scrivo a distanza di mesi per aggiornarla sulla mia situazione e per chiederle un parere.
Ho recentemente effettuato una visita dal Neurologo che mi ha diagnosticato un'emicrania (senza aura), proprio come lei aveva ipotizzato. Come ulteriori accertamenti mi sono stati prescritti una RM all'encefalo ed al tronco encefalico e degli esami del sangue per i fattori di coagulazione. Una volta ottenuti i risultati, dovrò effettuare un'ultima visita ad un centro cefalee della mia città. Ho già prenotato tutto.
Per sedare gli attacchi di emicrania, mi è stato prescritto Difmetrè compresse, che ha sortito l'effetto sperato.
Nel frattempo, in attesa del ciclo di fisioterapia riabilitativa e tecarterapia fissato per agosto, ho svolto privatamente delle sedute di fisioterapia.

Il Neurologo ha escluso che la mia contrattura muscolare a collo e spalle possa avere un'attinenza con gli episodi di emicrania di cui soffro, mentre la Fisioterapiasta che mi ha seguito è propensa a credere il contrario e mi ha parlato della sindrome "cervico-cefalica", che può manifestarsi con episodi di cefalea o emicrania.
Avendo avuto due pareri diversi in merito, io ora mi trovo ad essere piuttosto confusa, per questo richiedo gentilmente un suo consulto nella speranza di poter fare chiarezza.

Inoltre, vorrei approfittarne per fugare un ulteriore dubbio. I miei attacchi di emicrania sono accompagnati da fotofobia, fonofobia, nausea, diarrea e persino vomito. Oltre a questo, però, mi è capitato di avere anche tachicardia o di avvertire distintamente il mio battito cardiaco. Fa tutto parte del panorama dei sintomi correlati?

La ringrazio anticipatamente, distinti saluti.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Paziente,
con piacere rispondo alla sua nuova richiesta. Tra cefalea di tipo tensivo (che può originare da dolori muscolari nella regione del collo) ed emicrania esiste una demarcazione netta anche se talvolta possono coesistere, essendo l'emicrania la forma di base, cui si sovrappone quella di tipo tensivo. Non risponde al vero la definizione piuttosto pasticciata data dal fisioterapista. L'emicrania può essere corredata da un corteo di sintomi vegetativi quali lei ha descritto.
Cordialmente
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Utente
Utente
La ringrazio sentitamente per la tempestività con cui mi ha risposto e per aver fatto chiarezza sulle mie perplessità.

Ho un ultima domanda, che purtroppo ho dimenticato di accorpare a quanto scritto sopra.
Io assumo una pillola anticoncezionale estro-progestinica (Arianna) da circa 3 anni. Ovviamente il neurologo che mi ha visitato ne è al corrente e proprio per questo mi ha prescritto gli esami della coagulazione del sangue.
Gli episodi di emicrania si presentano a cadenza pressochè mensile, ma solo in rari casi hanno coinciso con la pausa di sospensione fra un blister e l'altro.
Mi pare di aver capito che talvolta pillola ed emicrania non vanno d'accordo, ma il neurologo per ora non mi ha dato indicazioni al riguardo.
In attesa degli esiti degli esami e della visita che seguirà presso il centro cefalee, posso continuare a prenderla serenamente? E' opportuno che ne parli anche col mio ginecologo?

La ringrazio sentitamente e mi scuso per averla disturbata un'ultima volta.
Le auguro una buona serata ed un buon lavoro, Dottore!
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Intanto, la ringrazio per la cortese recensione e le confermo che, come ha detto lei, non c'è mai stato buon sangue fra pillola anticoncezionale ed emicrania. Anzi, proprio perchè esiste in lei questo disaccordo si conferma che la sua è una emicrania, in quanto la cefalea di tipo tensivo ne risente poco o nulla.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile Dr. Colangelo,
le scrivo a distanza di tempo per aggiornarla sulla mia situazione e sottoporle un dubbio.
Dopo aver eseguito tutti gli accertamenti che mi erano stati prescritti dal neurologo (risonanza magnetica dell'encefalo e del tronco encefalico ed esami del sangue per screening trombofilia, risultati tutti nella norma) ed un'ulteriore visita al centro cefalee, mi è stata confermata la diagnosi di emicrania senza aura.
Il neurologo mi ha prescritto Emirizia 10mg (rizatriptan), inoltre non ha ritenuto necessario sospendere la terapia con pillola anticoncezionale (Arianna), che mi ha detto posso proseguire serenamente.
Vorrei chiederle se esiste un'interazione fra i due farmaci e se Emirizia può, in qualche modo, diminuire l'efficacia contraccettiva della pillola anticoncezionale.

La ringrazia anticipatamente.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Intanto il rizatriptan va assunto solo come farmaco dell'attacco e non costituisce terapia profilattica, cioè da assumere con continuità, per questo non sono disponibili dati sulla possibile interazione.
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Utente
Utente
Assolutamente sì, il rizatriptan mi è stato espressamente raccomandato di assumerlo solo in caso di attacco di emicrania. Fortunatamente ne ho circa uno al mese, se non ogni due.
La ringrazio, Dottore, per la tempestiva ed esaustiva risposta. E ne approfitto anche per ringraziarla per tutti i consigli che mi ha fornito durante questo percorso verso la diagnosi che ho infine ottenuto. Offrite davvero un grande servizio, qui.
Le auguro una buona giornata.
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