Esaurimento nervoso cura con trittico

Gentili dottori, sono una donna di 62 anni, cardiopatica.
Vi scrivo per un problema che persiste da un mese.
In questo periodo di quarantena non riesco ad addormentarmi e per tutta la notte ho sensazioni di panico e ansia.
Tutto è iniziato con la paura del contagio da coronavirus, paura che per giorni ho portato dentro e che poi è esplosa con un grande malessere.
I sintomi si manifestano specialmente la sera, iniziano con una forte dolore che attanaglia lo stomaco come una morsa, e poi continuano con un forte senso di paura, molta sudorazione, panico, nervi tesi, batticuore e da giorni non dormo, rimango sveglia fino al mattino.
Il giorno dopo ho grande spossatezza e cedimento di nervi.
Il medico di base mi ha prescritto per i dolori allo stomaco una cura di obispax 40mg pranzo e cena; per l'ansia invece, il neurologo, ipotizzando un esaurimento nervoso dovuto ad una grossa condizione d'ansia, per telefono, mi ha consigliato 20 gocce di trittico la sera, che sto prendendo da 10 giorni.
Il trittico ha avuto effetto solo la prima notte calmandomi un po' l'ansia ma ancora non riesco a dormire.
Volevo chiedervi se la cura con il trittico è la più indicata per la mia situazione, tenendo conto che ancora, la notte ho grande panico e non riesco a dormire.
inoltre volevo chiedervi se durante la giornata è meglio stare completamente a riposo, oppure nei limiti della quarantena imposta, uscire e distarsi un po'.
Vi ringrazio.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Signora,

il trittico potrebbe anche essere indicato perché viene utilizzato anche negli stati ansiosi, tuttavia il dosaggio è basso e andrebbe somministrato anche due volte al giorno.
Consideri che l’effetto terapeutico si manifesta mediamente dopo tre settimane di terapia ma quello sedativo dovrebbe essere evidente prima.
Le consiglio di contattare telefonicamente il neurologo e riferire ciò che ha detto in questo consulto.
Il riposo è importante ma uscire per fare la spesa può interrompere la monotonia della giornata e distrarla un po’.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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