Sintomatologia preoccupante post herpes zooster

Salve, ho 26 anni e sono una ex paziente oncologica.
3 anni fa mi hanno diagnosticato un linfoma e dopo aver provato vari regimi terapeutici a a fine 2018 sono stata ricoverata un mese per trapianto autologo.
Ho terminato le cure di mantenimento a fine 2019.
A giugno 2020 ho avuto herpes zooster nella zona della fronte/cuoio capelluto sopra l'occhio il quale, fortunatamente, non è stato coinvolto.
Dopo aver trattato la fase acuta con aciclovir (che sto tuttora assumendo) l'herpes è guarito solo che a distanza di un mesetto in cui tutto andava più o meno bene ho iniziato a avvertire sintomi come fortissime parestesie, sensazione di addormentamento in tutta la parte del corpo sinistra (quella intaccata dall'herpes), perdita del gusto transitoria e mi sono recata per questo al pronto soccorso in preda al panico.
Ho fatto visita neurologica ed elettromiografia risultate entrambe negative.
ho iniziato ad assumere l'acetilcarnitina e pea.
Da luglio, ho iniziato ad avere peggioramento della vista e mi sono recata dall'oculista dove ho fatto una cura con colliri e fans (diagnosi come nevralgia trigeminale) che mi ha dato miglioramenti solo transitori.
Recata nuovamente dal neurologo e rifatta visita neurologica risultata negativa mi ha comunque prescritto risonanza magnetica senza mdc per stare tranquilla, asserendo il tutto anche a uno stato ansioso molto accentuato.
Dopo una nuova visita oculistica per peggioramento sintomi, ho iniziato a soffrire di calori improvvisi durante la giornata e immotivati e neuropatia urente un pò sparsa sia agli arti inferiori che superiori sia parte destra sia sinistra.
Sono tornata dall'oculista ieri ma lui dice che a livello visivo c'è solo una leggera opacizzazione del vitreo.
A questo punto mi rimane solo la risonanza da fare.
Sono molto preoccupata perchè in famiglia ho avuto ben 2 casi di glioblastoma e la sintomatologia non mi sta permettendo di vivere una vita più o meno normale, ormai
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 354 161
Gentile Paziente,
nel suo racconto anamnestico si rilevano talune incongruenze che non orientano per un definito disturbo neurologico, come d'altro canto attesterebbe la negatività dell'esame neurologico effettuato dai colleghi sui si è rivolta. Il disturbo parestesico che lei riferisce ad ambedue le metà del corpo non può di certo essere giustificato dalla pregressa infezione zosteriana, perché in tali casi si realizza una nevralgia post-herpetica, caratterizzata da dolore urente e terebrante ma circoscritto all'area interessata dall'eruzione herpetica. Per sua tranquillità effettui anche la risonanza dell'encefalo, ma non credo sia da postulare una lesione emisferica per la bilateralità della sintomatologia.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Buonasera, prima di tutto grazie per la tempestiva risposta.
Avrei un interrogativo da porle: può una sintomatologia ansiosa aggravata nei mesi e non trattata (se non con ansiolitici ogni tanto) essere la concausa di tutto ciò? Inoltre io ho fatto una PET total body risultata negativa a fine aprile. Può la PET, come esame, rilevare eventuali lesioni celebrali?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 354 161
L'ansia che tende ad incanalarsi in un sistema somatico, ossia si somatizza, diviene la "grande simulatrice", ma è sempre necessario escludere che dal punto di vista organico non vi sia nulla. Ciò nel caso suo sarebbe già avvenuto, perché sotto il profilo neurologico non si è rilevato nulla di patologico. Comprendo che la sua situazione clinica generale la esponga a temere sempre per ogni piccola manifestazione fisica, ma si fidi del parere rassicurante dei medici che l'hanno valutata. L'indagine di scelta per individuare lesioni encefaliche è comunque la risonanza e non la PET cui si affida il quesito per altre condizioni patologiche del cervello.