Completamente paralizzato nel sonno

Salve, da qualche anno mi capitano dei spiacevoli episodi quando dormo il pomeriggio dopo pranzo:

Mi addormento sul divano e cado in un sonno pesante, profondo ma come se fossi cosiciente ma...totalmente paralizzato!
È una cosa che mi crea disagi a livello psicologico e quasi terrore ad addormentarmi.
Ho letto su internet che si chiama paralisi del sonno, ma è una cosa pericolosa?
Si può morire?


Ho il costante terrore di rimanere soffocato poichè spesso mi trovo (non volendo) a pancia sotto e con la faccia compressa sul cuscino (non vi nascondo che a volte mi sono trovato in questa posizione paralizzato, bloccato in un terribile incubo nella mia psiche, e l'unica cosa che ho potuto fare per "svegliarmi" è stato quasi abbandonarmi alla morte soffocato per poi svegliarmi di soprassalto in pieno terrore!).


Col tempo ho imparato a gestire un pò queste cose, ma ho paura di morire nel sonno.

Capitano principalmente di pomeriggio dopo pranzo, dormo su un divano (non comodissimo eh...) su cui ho la testa un pò rialzata su un bracciolo di ferro e nella stanza c'è molta luce e la tv.
Può essere la posizione a indurmi le paralisi (forse compressione del sistema nervoso?) o la luce che infastidisce il cervello che "vuole dormire" ma è distratto dalla luce?


La mia priorità è capire se c'è realmente la possibilità che ci rimanga soffocato una volta di queste.
Il sonno è cosi pesante che ignoro totalmente le svegli sul cellulare, e se anche apro gli occhi per pochi secondi, ricado nel coma completo...
Ho provato a parlarne a casa tempo fà, mi hanno solo preso per pazzo con un bel sorriso sulla faccia, dando la colpa "alla playstation", quindi non ne parlerò mai più...
Aiutatemi...
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

la paralisi del sonno è una condizione del tutto benigna, ("non si muore") anche se chi ne soffre ha una sensazione terrifica. La causa è sconosciuta.
Se vuole approfondire il problema si rivolga ad un Centro di medicina del sonno.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro